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Eleven conversations taken from as many issues of Fata Morgana. Eleven conversations which synthesize the project behind the journal which was born in spring 2006. At the time it was decided against having an editorial comment because of the conviction that if the journal was going to succeed it would speak for itself. However, the time has come to say a few words. A journal is first and foremost a collective gesture whose outline creates a field. The gesture made by Fata Morgana, which at the beginning was only an intuition and then it slowly developed, is the same one that makes cinema a place and an opportunity to think about contemporaneity. It is not simply about what happens around us;...
Questo volume propone una storia culturale del divismo femminile attraverso il tema della maternità, sottolineando come i discorsi sul materno vengano articolati nelle pratiche sociali e industriali, legate al divismo e alla celebrità, all’interno della produzione cinematografica italiana tra gli anni Cinquanta e Settanta. Attraverso specifici casi di studio, il saggio si interroga in particolare sulla relazione tra la costruzione dell’immagine divistica femminile, i contesti storici di produzione e ricezione e le articolazioni discorsive legate all’intimità, alla sessualità e alla vita familiare. La disamina pone inoltre l’attenzione sul modo in cui la celebrity culture disciplina, regola e negozia i vari tabù del materno come esperienza e istituzione.
24 conversazioni apparse su Fata Morgana con grandi figure della contemporaneità, studiosi e artisti che parlano del cinema facendone un luogo del pensiero e una forma di vita. Un viaggio in cui il cinema e l’immagine, più di ogni altra forma d’arte, si riscoprono indissolubilmente legati alla complessità del nostro presente. Per la prima volta riunite e tradotte in inglese in un’unica pubblicazione, queste conversazioni offrono al lettore una costellazione unica di autori e temi per pensare il cinema a partire dal nostro presente e viceversa. 24 conversations originally published by Fata Morgana with important scholars and artists who have intended cinema as a place of thought and ...
This book provides a review of the bioregionalist theory in the field of spatial planning and design as a suitable approach to cope with the growing concerns about the negative effects of metropolization processes and the need for a sustainable transition. The book starts out with a section on rethinking places for community life, and discusses the reframing of regional governance and development as well as social justice in spatial planning. It introduces the concept of the urban bioregion, a pivotal concept that underpins balanced polycentric spatial patterns and supports self-reliant and fair local development. The second part of the book focuses on planning, and particularly on the issues that arise from the ‘circular’ recovery of the relation between city and agro-ecosystems for integrated planning and resilience of settlements and discusses topics such as foodshed planning, biophilic urbanism and the integration of rural development and spatial planning. This volume sets out the reference framework for Volume II which deals with more specific and operational issues related to spatial policies and settlement design.
Nel contemporaneo il visuale si delinea sempre più come un orizzonte in continua espansione, anche grazie al costante proliferare di nuovi device e avanzate tecniche di imaging. Comprendere come si articola il processo di costruzione culturale della visione – sia in riferimento alle tecnologie impiegate, sia in merito alla ricezione e all’interpretazione delle immagini prodotte – è divenuto così un obiettivo di ricerca cruciale nel campo delle teorie visuali. Il presente studio si muove in questa direzione, adottando uno sguardo inedito e dedicando attenzione a quei processi di reificazione dell’immaginario medico-scientifico che sostituiscono le tradizionali forme della visione ottica con nuove forme di visualizzazione postottica del corpo. La struttura del volume consta di un’introduzione generale e di quattro capitoli dedicati ad altrettante configurazioni di medical imaging somatico ottenibili in bande di spettro elettromagnetico (e acustico) estranee alla luce visibile.
Il numero 31 di “Fata Morgana” è dedicato a uno dei temi più discussi nell’attuale dibattito sulle immagini e il cinema, quello della Coscienza. Sempre più studiosi contemporanei utilizzano infatti il cinema come metafora privilegiata per spiegare il fenomeno della coscienza, e sempre più saperi, come le neuroscienze e il cognitivismo, la filosofia analitica e fenomenologica, trovano nel cinema un oggetto esemplare per mettere a fuoco i nodi più cruciali dell’attualità e del pensiero contemporaneo. Questo numero di “Fata Morgana” entra con forza in tale dibattito attraverso, per esempio, la conversazione d’apertura con uno dei maggiori studiosi a livello mondiale in quest...
Featuring essays by top scholars and interviews with acclaimed directors, this book examines Italian women's authorship in film and their visions of reality. The contributors use feminist film criticism in the analysis of their works and give direct voices to the artists who are constantly excluded by the conventional Italian film criticism.
Il libro propone uno studio legato al cinema e alla cultura cinematografica comunista promossa attraverso le pubblicazioni del Partito Comunista Italiano nel periodo tra il 1945 e il 1960. Partendo da indagini storiche, sociologiche e culturologiche sulla stampa comunista, la ricerca è realizzata attraverso lo spoglio delle principali riviste comuniste del Secondo dopoguerra e della relativa documentazione d’archivio, in modo da valutare la pervasività della cultura cinematografica nella stampa non specializzata. I capitoli che compongono la ricerca sono dedicati all’analisi di specifici aspetti: la nascita e lo sviluppo del cinema nella stampa comunista; la presenza del cinema nelle rubriche di corrispondenza con i lettori; la funzione dei critici comunisti nei più ampi processi di legittimazione culturale del cinema; il ruolo di scouting della stampa comunista nel proporre modelli divistici popolari; la funzione degli apparati iconografici e del gossip riportati nelle copertine e nei contenuti interni ai fascicoli.
Due regine del narcotraffico s’incontrano in un’asfittica prigione cilena, fra loro scoppia un amore. Paolo Di Lauro, spietato boss della camorra, vaga per il mondo in cerca della giovane ragazza che gli ha spezzato il cuore. Matteo Messina Denaro spende gli ultimi scampoli della sua latitanza barcamenandosi fra i ricordi e fra i letti delle sue tante amanti. Un feroce killer della ’ndrangheta fa coming out e va a convivere con il suo compagno, scatenando le ire del clan. Cos’è il sesso per le organizzazioni mafiose? Opportunità di controllo, sopraffazione, stigma o vanto, esaltazione o vergogna. Con questo nuovo, accecante caleidoscopio di storie, facce, racconti inconfessati, Rob...