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Interprete di pensieri e modalità esistenziali non omologate, il cinema queer contemporaneo riparte dal desiderio e rielabora le tematiche LGBTQI+ con modalità linguistiche e discorsive inedite, innovando estetiche e sensibilità e inaugurando una cornice all’interno della quale liberarsi delle etichette. In occasione dei dieci anni dalla nascita del Sicilia Queer filmfest, il volume curato da Andrea Inzerillo mappa per la prima volta in una ricerca di ampio respiro il cinema queer europeo dal 2000 al 2020, proponendosi come un racconto originale e prezioso di un segmento importante della cinematografia del nuovo millennio.
Che cosa è accaduto da un punto di vista culturale e sociale in questo 2022? Che cosa abbiamo letto? Che cosa abbiamo visto? Quali sono i temi, le opere e le questioni che il nostro presente ci ha posto? E quali i “nomi propri” di cui è ricorso l’anniversario che rimangono ancora bussole importanti per leggere l’oggi? A tali domande vuole rispondere quest’opera, suddivisa in due volumi (Le visioni e I discorsi), che raccoglie quanto di più significativo la rivista "Fata Morgana Web" ha pubblicato quest’anno, integrandolo con due ampi testi d’apertura scritti da Roberto De Gaetano e Felice Cimatti, sulle parole chiave (prassi e verità) che hanno segnato il presente. Il primo...
Questo saggio tradotto per la prima volta in italiano, è uno tra i pochi lavori che Bourdieu dedica espressamente al fenomeno giuridico. In esso l’Autore prova come il sociologo riesca a svelare gli effetti principali della divisione del lavoro giuridico e della logica specifica del campo giuridico coincidenti con la naturalizzazione dell’arbitrario, con il potere di dissimulare la propria stessa istituzione. Ciò mostra come ogni esito giuridico sia il prodotto di una lotta simbolica tra professionisti, interessati a far aderire i profani alla loro ideologia e a convincerli della neutralità e dell’autonomia del diritto.
In un articolo del 1999 Nathalie Heinich proponeva di considerare l’arte contemporanea come un “genere” dell’arte, con precise specificità e distinto tanto dall’arte moderna quanto dall’arte classica. Quando quindici anni dopo torna sulla questione, la querelle sull’arte contemporanea non si è ancora spenta; anzi, è rinfocolata dall’esplosione dei prezzi e dalla spettacolarizzazione delle proposte artistiche accolte in seno alle istituzioni più rinomate. Più che un genere artistico – azzarda l’autrice – l’arte contemporanea ha inaugurato addirittura un nuovo paradigma. Secondo l’accezione che l’epistemologo Thomas Kuhn ha dato a questo termine, ogni nuovo par...
Eleven conversations taken from as many issues of Fata Morgana. Eleven conversations which synthesize the project behind the journal which was born in spring 2006. At the time it was decided against having an editorial comment because of the conviction that if the journal was going to succeed it would speak for itself. However, the time has come to say a few words. A journal is first and foremost a collective gesture whose outline creates a field. The gesture made by Fata Morgana, which at the beginning was only an intuition and then it slowly developed, is the same one that makes cinema a place and an opportunity to think about contemporaneity. It is not simply about what happens around us;...
Featuring essays by top scholars and interviews with acclaimed directors, this book examines Italian women's authorship in film and their visions of reality. The contributors use feminist film criticism in the analysis of their works and give direct voices to the artists who are constantly excluded by the conventional Italian film criticism.
Questo volume propone una storia culturale del divismo femminile attraverso il tema della maternità, sottolineando come i discorsi sul materno vengano articolati nelle pratiche sociali e industriali, legate al divismo e alla celebrità, all’interno della produzione cinematografica italiana tra gli anni Cinquanta e Settanta. Attraverso specifici casi di studio, il saggio si interroga in particolare sulla relazione tra la costruzione dell’immagine divistica femminile, i contesti storici di produzione e ricezione e le articolazioni discorsive legate all’intimità, alla sessualità e alla vita familiare. La disamina pone inoltre l’attenzione sul modo in cui la celebrity culture disciplina, regola e negozia i vari tabù del materno come esperienza e istituzione.
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