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The first scholarly discussion on the band, Pearl Jam and Philosophy examines both the songs (music and lyrics) and the activities (live performances, political commitments) of one of the most celebrated and charismatic rock bands of the last 30 years. The book investigates the philosophical aspects of their music at various levels: existential, spiritual, ethical, political, metaphysical and aesthetic. This philosophical interpretation is also dependent on the application of textual and poetic analysis: the interdisciplinary volume puts philosophical aspects of the band's lyrics in close dialogue with 19th- and 20th-century European and American poetry. Through this widespread philosophical examination, the book further looks into the band's immense popularity and commercial success, their deeply loyal fanbase and genuine sense of community surrounding their music, and the pivotal place the band holds within popular music and contemporary culture.
This is a critical edition of Nikola Vitov Gučetić’s (1549–1610) Commentary on the First Book of Aristotle’s ‘Rhetoric’, with an introductory study and supplementary materials. The purpose of the edition is to provide a clear Latin text for scholars and students of the humanities, especially researchers in Renaissance rhetoric and philosophy. The book will be of particular interest to scholars of the history and culture of Dubrovnik. Gučetić’s Commentary gives a precious glimpse into the transformative character of Aristotle’s Rhetoric in the Renaissance, demonstrating the profound influence this ancient text had not only on leading Humanist scholars and renowned Renaissance philosophers, but also on lesser-known thinkers who depended on the art of persuasion in their political and judicial careers.
Global Popular Music: A Research and Information Guide offers an essential annotated bibliography of scholarship on popular music around the world in a two-volume set. Featuring a broad range of subjects, people, cultures, and geographic areas, and spanning musical genres such as traditional, folk, jazz, rock, reggae, samba, rai, punk, hip-hop, and many more, this guide highlights different approaches and discussions within global popular music research. This research guide is comprehensive in scope, providing a vital resource for scholars and students approaching the vast amount of publications on popular music studies and popular music traditions around the world. Thorough cross-referencin...
Les articles réunis dans ce volume issu du colloque international Le Silence / l’Autrement-dit / le Trop-dit (série Langage(s), Discours et Traduction), organisé à l’Université de Bucarest en juillet 2019, vont montrer que le silence littéraire est un phénomène complexe impliquant les trois composantes que définit Cyril Le Meur : avant tout, ce silence est prédétermination (dans la mesure où les causes de certains phénomènes sont tues ou restent sous-jacentes, n’étant pas exprimées), ensuite, il est codétermination (car on n’est pas seulement soi-même, on est ce que les autres pensent de nous, ce que les autres font de nous ; le social traverse nos pensées et l’h...
Il libro raccoglie quattro studi su opere considerate generalmente “minori” della letteratura italiana dell’Ottocento (a eccezione delle Avventure di Pinocchio, recentemente “canonizzato” anche all’interno dei programmi dei concorsi per l’insegnamento di Lettere). Il filo conduttore è l’analisi del rapporto individuo-potere attraverso una lettura ravvicinata di alcuni testi che si possono considerare esemplari a proposito di tre fasi ben precise della storia italiana e della storia letteraria dell’Ottocento: i primi moti risorgimentali (Il manoscritto di un prigioniero di Carlo Bini); la costruzione dell’Italia postunitaria (Le avventure di Pinocchio di Collodi, Cuore e altri testi deamicisiani); la “questione sociale” di fine-secolo, legata agli effetti della politica crispina e ai movimenti di stampo socialista, anarchico e femminista (La folla di Paolo Valera, Gli Ammonitori di Giovanni Cena). Dal punto di vista metodologico si è cercato di analizzare i testi in una chiave il più possibile aperta e interdisciplinare ma con una certa predilezione per la lezione ermeneutica di Michel Foucault.
Leonardo Sciascia (1921–1989) è uno scrittore che ha segnato profondamente la coscienza intellettuale italiana. Nelle sue opere egli ha compiuto una lucida analisi della società e della cultura nazionale a partire dalla Sicilia, dall’indagine storica sul suo passato e dall’osservazione attenta del suo presente. Il presente volume raccoglie contributi che prendono in esame diversi aspetti dell’opera di un intellettuale complesso e tormentato, eppure ancora vivo e vitale. Oggetto di studio sono, tra l’altro, l’intertestualità e il rapporto con la tradizione letteraria europea, la vena satirica e la ricezione internazionale. Il volume è arricchito dalla novella inedita di un autore contemporaneo, il cui testo rende omaggio al mondo narrativo di Sciascia.
Teniamo a precisare che la maggior parte dei testi inclusi nella presente opera provengono liberamente da Internet e sono reperibili su Wikipedia. Allora sorge spontanea la domanda: perché acquistarla? La risposta è semplice. Si tratta di un certosino lavoro di organico assemblamento che completa l'opera in modo da renderla unica e non ripetibile nella sua struttura. In breve, un lavoro che, pur proveniente dal lavoro di altri, si trasforma in un unicum, assumendo una sua veste logica che è quella di descrivere il film A.… come assassino. In questo modo si avrà la possibilità di avere in un’unica opera più argomenti che costringerebbero il lettore a saltare da una pagina all’altr...
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Nelle opere di Sciascia sono rintracciabili alcuni temi durevoli che emergono come pensieri dominanti e nodi critici intorno ai quali si è arrovellata la riflessione dello scrittore: l’Inquisizione storica e i totalitarismi che ne rappresentano le moderne varianti; l’eresia come scelta radicale, sia essa religiosa, sociale, politica; lo scetticismo inteso come propensione al dubbio, all’antidogmatismo e all’inchiesta. È su questi paradigmi che si focalizza il presente volume, in un percorso che si dipana nel corso dei decenni e che, a partire da alcuni testi degli anni sessanta (Morte dell’inquisitore, Il Consiglio d’Egitto), giunge fino agli estremi approdi della scrittura sciasciana (La strega e il capitano, Porte aperte, Il cavaliere e la morte).