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Selected cases and materials are likely to evoke the interest of students. The book contains factual situations that are likely to spark emotional responses--and students must then filter through the requirements of the law and its underlying rationales. Authors have given preference to recent cases and have taken account of the development of new crimes such as identity theft, carjacking, and home invasion. The new edition includes relevant significant discussions of substantive criminal law issues by the U.S. Supreme Court. Selected material reflects the criminal law's impact on women, as reflected in the "battered person" aspect of self-defense and contents of the crime of rape or sexual assault.
Il libro tiene conto di come il pensiero di Hannah Arendt si inserisca a pieno titolo nell’attuale dibattito sull’idea di democrazia e sulle sue derive totalitarie. Gli autori hanno affrontato alcuni temi cruciali del pensiero arendtiano, come la sua visione della storia, intesa come evento, contingenza e imprevedibilità, e la sua concezione della politica, con la quale Arendt segnala il rischio di una riduzione del politico all’economico. Da questo punto di vista è stato necessario ricostruire i suoi rapporti con il pensiero di Karl Marx, riferimento imprescindibile sempre presente nelle tesi arendtiane, benché critiche e con il tema centrale del lavoro. Il percorso analitico prosegue nel confronto con alcune autrici come Cavarero e Butler, che permettono di approfondire alcuni argomenti quali la democrazia, la corporeità, la soggettività. Infine, il confronto costante con il pensiero di Michel Foucault per mettere in luce gli aspetti più spinosi che oggi riguardano l’idea stessa di potere e politica.
Le opere di Vincent Van Gogh esercitano da sempre un intenso impatto emotivo sull’osservatore, ma dietro le immagini si celano spesso contenuti latenti che hanno origine nel mondo interiore dell’artista. È questo il caso di due capolavori nelle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Il Giardiniere e L’Arlesiana, realizzati a poca distanza di mesi l’uno dall’altro nel periodo in cui l’artista era rinchiuso nell’istituto per malati mentali di Saint-Rémy. L’anno passato nel manicomio fu per il pittore un periodo di solitudine e di profonda malinconia: tra crisi psichiche, pensieri di morte, speranze di rinascita e desiderio di superare il tempo contingente mediante la pittura. L’interpretazione iconografica, stilistica, metaforica dei due dipinti riflette i diversi momenti di questo percorso interiore, rivelando significati inediti. Il libro ripercorre la formazione religiosa e culturale dell’artista, il suo rapporto conflittuale con l’amico Paul Gauguin, l’elaborazione di un personale concetto di ritratto moderno, nonché la ricerca costante di una dimensione sacra dell’arte e dell’esistenza.
Il libro, già pubblicato in molte lingue (francese, inglese, romeno e turco), propone la scoperta dell’eccellenza educativa in Finlandia attraverso un viaggio iniziatico. L’autrice è andata familiarizzandosi con il modello educativo finlandese, incentrato sulla gioia di apprendere, la co-partecipazione, l’educazione inclusiva e l’autonomia del processo pedagogico. Queste lezioni sull’educazione ispirano insegnanti e genitori, uomini politici e società per contribuire al lavoro nobile di educare e trasmettere, formare e trasformare.
Il lavoro poetico di Giovanna Velardi insiste sulla danza contemporanea in collaborazione non solo con ballerini, ma anche con attori e performer, elevando il gesto a struttura corporea inedita e carnale dispositivo di resa scenica. Il volume presenta il manifesto dell’artista dal titolo Il cuore articolare: una modalità di lavoro applicata al corpo attraverso studi di danza, biomeccanica, anatomia e teatro. L’analisi è supportata da riflessioni di natura filosofico-teatrologica e dal confronto con i maggiori rappresentanti delle teorie performative del Novecento, per giungere così a delineare l’evoluzione e le tappe di una metodologia che si rifà ai maestri della scena contemporanea e al loro confluire nel dialetto corporeo di Velardi. Dopo un attento esame della danza, da intendersi nel suo primigenio significato corale, si passa all’analisi del concetto di “cuore articolare” e alle sue declinazioni teoriche e pratiche (quest’ultime scritte dalla stessa danzatrice e coreografa). Arricchisce il saggio un apparato di testimonianze sul metodo Velardi.
“Immaginiamo che nel 2060 qualcuno voglia conoscere qualcosa a proposito del mondo di oggi. L’enorme quantità di informazioni che nel presente nasce in forma digitale o viene registrata partendo da supporti analogici e resa disponibile in rete rappresenta una preziosa testimonianza della nostra epoca. Ma fra cinquant’anni, cosa resterà di tutto questo materiale digitale tanto ingente quanto evanescente, considerando anche la rapida obsolescenza delle tecnologie?” Così si poteva leggere sulla pagina web del Politecnico di Torino nel 2010. Questo libro non è una raccolta di racconti di fantascienza; la vera sfida di questi scritti meta-scientifici è stimolare i giovani ricercatori di oggi, frequentatori di un corso di Antropologia della tecnica, ad allargare gli orizzonti politecnici e a proiettare in avanti, verso i ricercatori del futuro, le proprie competenze specialistiche, azzardando ipotesi e immaginandone conseguenze.