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The studies in this book focus on Italian twentieth-century architecture, in particular design and construction techniques. The descriptions of the worksites and building processes provide a much better and clearer picture of the different modernist styles that existed in Italy; they also reveal the ‘thin red line' that characterised an univocal construction method: mixed masonry enriched (and not replaced) by reinforced concrete – a technique well suited to small artisanal worksites. This was a mild version of modern construction, in line with the role construction played in slowing down an industrialisation process which in Italy was, in itself, slow. Each chapter illustrates a specifi...
Focusing on both ritual and mass-visual representations of history in 1920s and 1930s Italy, The Historic Imaginary unveils how Italian Fascism sought to institutionalize a modernist culture of history. The study takes a new historicist and microhistorical approach to cultural-intellectual history, integrating theoretical tools of analysis acquired from visual-cultural studies, art history, linguistics, and reception theory in a sophisticated examination of visual modes of historical representation - from commemorations to monuments to exhibitions and mass-media - spanning the entire period of the Italian-fascist regime. Claudio Fogu argues that the fascist historic imaginary was intellectua...
Nell'ambito dell'architettura italiana del Novecento le indagini raccolte in questo libro riguardano in particolare le pratiche del progetto e della costruzione. Nelle vicende esecutive e nelle storie di cantiere, mentre riemergono più nitide le diverse identità dei vari modernismi italiani, si scopre anche il filo continuo di un modo di costruire univoco: un'opera muraria mista, arricchita (e non sostituita) dal cemento armato, che rimane adeguata al piccolo cantiere artigianale. Una versione moderata di costruzione moderna, in linea con il ruolo frenante dell'edilizia nella già lenta industrializzazione italiana. Nella sequenza degli episodi, strettamente attinenti alla storia della cos...
Progettare il contemporaneo in un paesaggio secolarizzato, in un centro storico, in presenza di monumenti o spazi antichi, significa inevitabilmente scontrarsi con un mondo che spesso attribuisce al progetto architettonico o alla proposizione paesaggistica o urbana, non tanto il ruolo di garanti della continuità e dell'evoluzione di una città o di un territorio che si rinnovino su se stessi ma piuttosto quello di elementi dissolutori di un patrimonio archeologico sepolto e conservato sottoterra o di un bene culturale. Ad un tale atteggiamento consegue la rinuncia al paesaggio come luogo delle modificazioni e dello svolgersi degli eventi e la sua cristallizzazione entro un susseguirsi di ep...
Oggetto trasversale di indagini storiche, critiche, tecniche e metodologiche, l'archivio di architettura e di design nell'era della digitalizzazione è il tema di questo volume, che raccoglie analisi, riflessioni e la proposta di un prototipo sperimentale di digitalizzazione. I saggi di questo volume partono dall'idea condivisa che l'archivio non può essere considerato come il campo di concentramento di una memoria privata della sua vocazione a interloquire con il tempo presente. L'archivio animato offre un possibile antidoto a questa malattia, aprendo a una dimensione interattiva della conoscenza che implica l'utente come attore della sua crescita. The transversal object of historical, cri...
Between 1917 to 1975 Germany, Italy, Portugal, the Soviet Union, and Spain shifted from liberal parliamentary democracies to authoritarian and totalitarian dictatorships, seeking total control, mass consensus, and the constitution of a 'new man/woman' as the foundation of a modern collective social identity. As they did so these regimes uniformly adopted what we would call a modernist aesthetic – huge-scale experiments in modernism were funded and supported by fascist and totalitarian dictators. Famous examples include Mussolini's New Rome at EUR, or the Stalinist apartment blocks built in urban Russia. Focusing largely on Mussolini's Italy, Francesca Billiani argues that modernity was int...