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Questo volume presenta il versante italiano di una ricerca internazionale sulla metropoli, Pratiche di vita e produzione del senso fra Roma e San Paolo, diretta da Isabella Pezzini (Sapienza Università di Roma) e Ana Claudia Mei Alves de Oliveira (Pontificia Universidade Católica de São Paulo, Brazil) dedicata a due città in apparenza fra loro diversissime. In realtà, ad accumunarle non vi è solo il processo di globalizzazione che innesca dinamiche molto simili in tutte le città del mondo, ma anzitutto lo sguardo a partire dal quale esse vengono attraversate. L’approccio semiotico privilegia qui i temi dell’identità, dell’immaginario urbano, del consumo, e si concentra inoltre sullo spazio metropolitano come terreno in cui emergono conflitti così come nuove forme di creatività e espressione artistica.
One of the first attempts ever to present in a systematic way a non-western semiotic system. This book looks at Japanese esoteric Buddhism and is based around original texts, informed by explicit and rigorous semiotic categories. It is a unique introduction to important aspects of the thought and rituals of the Japanese Shingon tradition. Semiotic concerns are deeply ingrained in the Buddhist intellectual and religious discourse, beginning with the idea that the world is not what it appears to be, which calls for a more accurate understanding of the self and reality. This in turn results in sustained discussions on the status of language and representations, and on the possibility and methods to know reality beyond delusion; such peculiar knowledge is explicitly defined as enlightenment. Thus, for Buddhism, semiotics is directly relevant to salvation; this is a key point that is often ignored even by Buddhologists. This book discusses in depth the main elements of Buddhist semiotics as based primarily on original Japanese pre-modern sources. It is a crucial publication in the fields of semiotics and religious studies.
In questo volume, che nasce come esito del XLV convegno dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici svoltosi presso l’Università di Cassino nei giorni 6-8 ottobre 2017, è interessante notare come una occasione di riflessione sul metodo semiotico sia diventata più il luogo di una messa in discussione della disciplina che di precisazioni sull’operare della disciplina. Qui non si trova ad esempio più traccia delle antiche diatribe fra “generativi” e “interpretativi”, non si discute di quadrati o passeggiate inferenziali; la semiotica da questo punto di vista sembra aver trovato un equilibrio, optando per un sincretismo di scuole che non posso che apprezzare, nel nome di una maggiore efficacia euristica.
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History and Classics of Modern Semiotics -- Sign and Meaning -- Semiotics, Code, and the Semiotic Field -- Language and Language-Based Codes -- From Structuralism to Text Semiotics: Schools and Major Figures -- Text Semiotics: The Field -- Nonverbal Communication -- Aesthetics and Visual Communication.
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