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La condizione delle detenute madri è una delle questioni più delicate e controverse degli ultimi anni che ha visto l’azione propulsiva del legislatore scontrarsi con le difficoltà del diritto vivente. La reclusione delle detenute con i propri figli conduce all’inevitabile paradosso di dover scegliere tra diritti fondamentali, tra pena della madre e libertà del minore. Vittime indiscusse sono i bambini che, oltre a subire la perdita degli affetti esterni, sono “prigionieri senza colpa” e costretti a vivere l’infanzia in condizioni diverse rispetto ai coetanei, perché privati di stimoli esterni. Un bilanciamento d’interessi delicato quanto complesso che viene esaminato in chiave critica analizzando la normativa italiana e le prospettive europee. L’obiettivo è la riflessione, la ricerca incessante di soluzioni per dare voce a un tema che appare periferico ma che cela in sé l’importanza di uno sguardo attento al futuro ed un progressivo riconoscimento di diritti “emersi” che scommetta sull’educazione come una forma di speranza per l’umanità.
Questo volume si inserisce in una linea di riflessione che, nella sua fisionomia generale, va ricondotta all'ampio dibattito, nazionale ed internazionale, sui temi connessi alle trasformazioni dell'identità della biblioteca e della biblioteca pubblica in particolare, secondo una prospettiva che è anche quella della "lunga durata", prendendo in esame questioni che hanno a che fare con la dimensione spaziale di questa problematica identità, o che comunque dal concetto di spazio, nella sua indefinita dimensione teorica, estetica, metaforica, traggono origine. A questo asse centrale del libro si collegano ulteriori temi, dalla discussione della evoluzione in senso 'sociale' della biblioteconomia alla riflessione storico-architettonica sul concetto di 'canone', dalla ipotesi di "arricchire" lo spazio percettivo della biblioteca fino al tema, di grande interesse, della selezione, raccolta ed analisi dei dati digitali. Dati che, in quanto tracce, rendono disponibili informazioni sulle azioni e sulle attività riferibili al modo con cui le persone "leggono" la forma dell'ambiente bibliotecario e del suo complesso ecosistema informativo.