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Music, Place, and Identity in Italian Urban Soundscapes circa 1550-1860 presents new perspectives on the role music played in the physical, cultural, and civic spaces of Italian cities from the sixteenth to the nineteenth century. Across thirteen chapters, contributors explore the complex connections between sound and space within these urban contexts, demonstrating how music and sound were intimately connected to changing social and political practices. The volume offers a critical redefinition of the core concept of soundscape, considering musical practices through the lenses of territory, space, representation, and identity, in five parts: Soundscape, Phonosphere, and Urban History Urban Soundscapes across Time Urban Soundscapes and Acoustic Communities Urban Soundscapes in Literary Sources Reconstructing Urban Soundscapes in the Digital Era Music, Place, and Identity in Italian Urban Soundscapes circa 1550-1860 reframes our understanding of Italian music history beyond models of patronage, investigating how sounds and musics have contributed to the construction of human identities and communities.
The first monographic publication focused on the Florentine UFO group (1968-1978), that conducts a historical analysis of its work, reveals its close relationship with the contemporary artistic, literary and architectural avant-garde and, finally, investigates its legacy for the contemporary project. The contemporary context is defined by a unique conjuncture. On one hand, we witness the revival of the Radical Architecture that from the avant-garde experiments of the origins recovers creative processes and iconographic fragments while nullifying the original ideological and political values. On the other hand, we see social protests in defense of fundamental rights of democracy, as in 1968. ...
Questo libro presenta i risultati di un percorso di ricerca collettivo – svolto sotto la guida di Giancarlo Motta e Antonia Pizzigoni prima presso il Politecnico di Milano e poi presso il Politecnico di Torino – che riguarda i rapporti tra progetto di architettura e cartografia. Il libro, che si compone di saggi teorici e di una selezione delle ricerche svolte in un arco di tempo che va dal 1974 al 2014, propone un nuovo genere di dispositivo progettuale: le carte orientate al progetto di architettura. La proposta, che mira ad inserirsi nel dibattito sul ruolo degli elementi geografici nel disegno degli insediamenti, si appoggia sulla natura costruttiva della carta e sulla capacità dell...
Questo libro si colloca nella tradizione del manuale: fornisce strumenti per trasformare i luoghi dellŐidentit di una data comunit in luoghi in cui si possano specchiare le culture del mondo intero. La prima sezione, Strumenti, presenta le tecniche di studio e di promozione dei paesaggi culturali che diversi saperi mettono a disposizione: dalla stesura di carte tematiche al censimento e alla catalogazione dei beni presenti nei paesaggi culturali, dalla realizzazione di eco-musei e mappe di comunit allŐutilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione per lo studio e la valorizzazione dei paesaggi culturali, fino ad arrivare ai modi per promuoverne il riconoscimento sia dal punto di vista del marketing territoriale sia sul piano politico-istituzionale delle candidature a entrare a far parte di liste di eccellenza. La seconda sezione, Architettura come strumento, descrive pratiche e conoscenze necessarie per la gestione e il progetto dei paesaggi costruiti, con riferimento alla valorizzazione del patrimonio architettonico diffuso, al controllo del ruolo delle infrastrutture nella percezione del paesaggio, alla realizzazione di parchi tematici e alla comunicazione visiva.
Che libro è questo? Non è precisamente un libro di testo, non è un manuale, non è alla fine neanche un libro di teoria. Probabilmente è molto di più. Questo è un libro che, adoperando strumentalmente uno sguardo pedagogico (i Laboratori di Teoria del Progetto nei quali insegniamo al Politecnico di Torino, ma anche molte altre esperienze didattiche al di fuori della nostra scuola) e collocandosi dentro un contesto di indagine scientifica (il dottorato di ricerca), cerca di mettere insieme la pratica dell'insegnamento e la teoria del progetto, magari a partire dall'esperienza del fare, vero e proprio baricentro di tutto il volume. Teoria, metodo ed esercizio entrano insieme, con una buona dose di ovvietà e di evidenza, nella riflessione sull'insegnamento, quella che qui chiamiamo, con un poco di compiacimento, la pedagogia della progettazione architettonica. Ne costituiscono i tre cardini essenziali. In fondo, per trasmettere una disciplina (che, come l'architettura, ha in sé sostanza di sapere e anche sostanza di pratica), dobbiamo costruirne o ri-costruirne una teoria, definirne un metodo, addestrare e addestrarci al suo esercizio.
Il Canale Cavour, prima opera infrastrutturale dell'Italia post-unitaria, permette ancora oggi l'irrigazione della pianura risicola dal Piemonte orientale fino alla Lomellina portando le acque del Po sino al Ticino. La ricerca qui pubblicata indaga il Canale a partire da un obiettivo generale: quello di individuare nuovi strumenti e metodi nei progetti di trasformazione territoriale incentrati sul ruolo insediativo delle ciclostrade associate alle infrastrutture storiche. La possibilità di sviluppare lungo il grande sistema idraulico e architettonico del Canale una via a bassa velocità tra Torino e Milano, costituisce lo sfondo di uno studio che ha come temi principali: il rapporto tra l'a...
Mimar.ist 48. Sayısı