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This book examines the scholarly genre of 'geographia sacra' in early modern Europe, tracing its contours, the outlooks and concerns of its practitioners, as well as the intersections of religion and geography in an age that saw dramatic revolutions in both fields.
Under the Tuscan Sun meets Diary of a Bookseller in this charming memoir by an Italian poet recounting her experience opening a bookshop in a village in Tuscany. Alba Donati was used to her hectic life working as a book publicist in Italy—a life that made her happy and allowed her to meet prominent international authors—but she was ready to make a change. One day she decided to return to Lucignana, the small village in the Tuscan hills where she was born. There she opened a tiny but enchanting bookshop in a lovely little cottage on a hill, surrounded by gardens filled with roses and peonies. With fewer than 200 year-round residents, Alba’s shop seemed unlikely to succeed, but it soon s...
A travelogue revealing the hidden stories of Naples. In recent years Naples has become, for better or worse, the new destination in Italy. While many of its more unusual features are on display for all to see, the stories behind them remain largely hidden. In Marius Kociejowski’s portrait of this baffling city, the serpent can be many things: Vesuvius, the mafia-like Camorra, the outlying Phlegrean Fields (which, geologically speaking, constitute the second most dangerous area on the planet). It is all these things that have, at one time or another, put paid to the higher aspirations of Neapolitans themselves. Naples is simultaneously the city of light, sometimes blindingly so, and the city of darkness, although often the stuff of cliché. The boundary that separates death from life is porous in the extreme: the dead inhabit the world of the living and vice versa. The Serpent Coiled in Naples is a travelogue, a meditation on mortality, and much else besides.
Roma, aprile 1987. Milo è un uomo che ha perso tutto per colpa di altri, devotissimo alla morte – che invoca ogni giorno, ma che non ha il coraggio di infliggersi – e costretto a vivere per strada. Federico Caffè è il Professore, figura ammantata di interrogativi destinati a non ricevere mai risposta. Il primo è un personaggio (forse) d’invenzione, il secondo un uomo realmente esistito, tra i protagonisti del dibattito politico ed economico degli anni ottanta e convinto sostenitore della necessità di assicurare alti livelli di occupazione e di protezione sociale ai ceti più deboli. La sua improvvisa scomparsa è un mistero rimasto tuttora irrisolto, il suo incontro con Milo è un...
Charles S. Peirce (1839–1914) is widely recognized as America’s greatest philosopher, the originator of pragmatism, and one of the founders of modern mathematical logic. He was also a pioneer in the field of "semiotics," the general theory of signs, and many have regarded him as the father of the contemporary form of the discipline. The volume is a specialized selection of unpublished writings spanning almost twenty years (1894–1913) that are essential to understand Peirce’s views about signs, their classification, and the relations between semiotics and logical inquiry. It comprises twenty-two selections, a historico-critical introduction, and an apparatus of editorial annotations. The selections are prepared following the methods of scholarly editing of philosophical texts. The book will be of interest to graduate students and researchers working in areas such as Peirce studies, the history of American philosophy and pragmatism, logic and history of logic, the history of analytic philosophy, philosophy of language, semiotics, and language sciences.
"Fiori dal cemento" nasce da un’idea della Rete Fille@donna CGIL nazionale e regionale Campania al fine di dar voce, per la prima volta, al lavoro delle donne del settore delle costruzioni attraverso uno sguardo nuovo ed inedito rispetto alle consuete trattazioni sindacali di genere. Affidato alla narrazione di quattro scrittrici particolarmente sensibili al tema della difesa dei diritti delle donne, il libro raccoglie le storie, i percorsi di vita e di lavoro di una impiegata dell’edilizia, una restauratrice e due operaie del legno e attraverso loro si pone quale testimone di una realtà non circoscritta alle singole esperienze, ma più ampia. Una realtà che aspira a farsi conoscere e ...
Cos’e’ un incipit? Un incipit è un inizio. L’inizio. Di una storia, di un viaggio. L’incipit è una partenza per un luogo, l’origine di un itinerario prestabilito o sconosciuto. Il luogo, o il momento, in cui si intraprende qualcosa di nuovo. Un incipit è la formula iniziale con cui si comincia una narrazione, una formula da cui dipenderà il grado di attenzione del lettore. In queste prime battute, infatti, un narratore pone le regole dell’universo narrativo che sta creando. L’incipit come origine di un percorso, dunque. Come gesto che dà inizio a un universo parallelo, un universo che risponde a regole diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati. Ecco allora una raccolta di circa 1600 incipit tra i quali trovare quello che ci ha più emozionato, quello che vorremmo aver scritto, quello che vorremmo usare per comunicare qualcosa al mondo. Una raccolta di incipit da vivere, con cui giocare – da soli o in compagnia – a trovare corrispondenze, rimandi, assonanze. Un libro per tutti gli amanti della lettura.
Anni di piombo.” Con questa espressione un po’ spettrale si è creduto di poter riassumere un intero decennio della nostra storia, quello che va dalla strage di Piazza Fontana del dicembre 1969 al “riflusso” degli anni ottanta. Eppure sotto quella coltre di piombo restano ancora seppellite le tracce e le storie di troppi protagonisti, in primo luogo i militanti vittime di una violenza che li ha travolti insieme ai movimenti e alle idee a cui avevano deciso di dedicare la propria vita. È un passato sul quale in Italia non si riesce a costruire una memoria pubblica condivisa. Giovanni De Luna, in questa ricostruzione appassionata e coinvolgente, esplora le “ragioni” degli anni set...
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastan...