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This open access book addresses the pressing need for sustainability in urban development and the use of technology, with cities to serve as the main stage for strategies that seek to meet the targets and the cross-sector priorities indicated in the EU’s Next Generation program, all in pursuit of a solid recovery on the part of the European economy, along lines of ecological transition, digitalization, competitiveness, training, and inclusion to overcome social, territorial, and gender differences. The international study encounter is meant to promote visions shared by architectural technology and other disciplines, which, though they may appear to differ, are closely interconnected, with the aim of achieving an open, interdisciplinary integration capable of proposing concrete projects regarding topics held to be of strategic importance to the future of the built environment. These are identified to draw up evolving scenarios of architecture and cities suited to reflection, at various levels, on innovative models of process and product.
Consuming over 40% of total primary energy, the built environment is in the centre of worldwide strategies and measures towards a more sustainable future. To provide resilient solutions, a simple optimisation of individual technologies will not be sufficient. In contrast, whole system thinking reveals and exploits connections between parts. Each system interacts with others on different scales (materials, components, buildings, cities) and domains (ecology, economy and social). Whole-system designers optimize the performance of such systems by understanding interconnections and identifying synergies. The more complete the design integration, the better the result. In this book, the reader will find the proceedings of the 2016 Sustainable Built Environment (SBE) Regional Conference in Zurich. Papers have been written by academics and practitioners from all continents to bring forth the latest understanding on systems thinking in the built environment.
La città informale si nasconde alle spalle delle città formale, come il suo lato B [B-Side], ma la sostiene e come per la cultura musicale, parafrasando le parole di George Plasketes, ne rappresenta la corrente sotterranea e periferica, parte distintiva della nostra esperienza culturale e collettiva arricchendo di profondità e di sfumature la percezione della scena main-stream. L’intervento su piccole aree marginali, dismesse, sottoutilizzate, non progettate, caratterizzate da dinamiche di gestione informali, che spesso si sottraggono alla percezione consapevole della cittadinanza, è la sfida del III millennio. La simulazione processuale, oltre che progettuale, operata attraverso l’esperienza multidisciplinare del Workshop di Laurea, è stata orientata sulla domanda di progetto prima che sul progetto con l’obiettivo di elaborare delle proposte di riuso, riqualificazione o rigenerazione dello spazio urbano, sulla base di un nuovo modello d’uso e di gestione dello spazio, proponendo un innovato programma di attività a partire dalla conoscenza approfondita dei luoghi.
Il volume affronta il tema della rigenerazione dei grandi quartieri di Edilizia Economica e Popolare realizzati negli anni ‘70-’90 nei sobborghi delle maggiori città europee, e propone un disciplinare tecnico per il recupero del piano di Zona Quartaccio in Roma, che accompagna il progettista nell’approfondimento di soluzioni sociali, tecnologiche e ambientali che contribuiscano a definire un nuovo modello di abitare e l’immagine di una periferia finalmente integrata e complementare alla città. This volume addresses the issue of the regeneration of large affordable housing districts built in the 1970s and 1990s in the suburbs of major European cities and proposes a technical specification for the renewal of the Quartaccio Zone Plan in Rome. This tool aims to accompany designers in the deepening of social, technological and environmental solutions that help define a new model of Housing and the image of a suburb that finally integrates and complements the city.
Il primo numero di under construction è dedicato al tema new togetherness e raccoglie i contributi dei dottorandi e degli studiosi a partire da questa parola importante in modo nuovo, dopo la forzata separazione imposta dal lockdown per la pandemia da Covid 19. L'architettura e le nuove forme di vicinanza sono l'oggetto della nostra attenzione nell'epoca ormai definita della post-pandemia. Le riflessioni che vedono la città, lo spazio collettivo e quello domestico, assumere una nuova importanza sono moltissime e variegate. I saggi dei dottorandi, dottori e docenti si attestano su alcuni filoni interpretativi che si intravedono in filigrana e che raccontano nell'insieme i molteplici riflessi dell'uso di questo termine per l'architettura e la città. Cosa cambia e cosa rimane nell'architettura e nella città, con la rivoluzione che i due lockdown e i due anni di Pandemia hanno prodotto nella vita delle persone? Quali riflessi ha avuto sullo spazio e sull'abitare la sospensione della vita comunitaria?
Questo testo indaga il ruolo che la cultura tecnologica occupa, o dovrebbe occupare, nella formazione universitaria, nella ricerca scientifica, nella progettazione e realizzazione dell'architettura. Il percorso intrapreso si pone l'obiettivo di esplorare, in riferimento al settore produttivo edilizio e alla soglia di una riforma didattica, quali contenuti attengono all'insegnamento della Tecnologia dell'architettura e quali sbocchi professionali offrono; cosa significa fare ricerca in un ambito dal nome tanto abusato (la ricerca tecnologica) e chi ne sono gli attori; quali orientamenti si possono prospettare per una riorganizzazione del settore al fine di innalzare il livello di qualità del...
Ci sono luoghi che attraversiamo quotidianamente nelle nostre città e che nella fretta di una meta da raggiungere manchiamo di cogliere. Roma è piena di queste occasioni di bellezza: dai palazzi rinascimentali, attraverso la grande stagione del Barocco, alle architetture avveniristiche di questo secolo, tra chiese, fontane, piazze e musei, luoghi celebri e sorprese da scoprire. Vittorio Sgarbi compie una ricognizione totale delle bellezze architettoniche di Roma, suggerisce al lettore una serie di itinerari d’autore per orientarsi tra queste meraviglie e compone un’opera straordinaria per la quantità di edifici e autori citati. Con oltre 650 schede di autori e 1500 opere segnalate, questo libro è una guida alle architetture della capitale e uno strumento prezioso di conoscenza della storia artistica della città, che guarda al suo passato ma anche ai nuovi progetti in corso di realizzazione. A turisti e abitanti di Roma non resta altro che alzare gli occhi e, fosse anche solo per pochi secondi, fermarsi a godere con consapevolezza le mirabilia della città eterna.