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Il Sesto Rapporto Auditel Censis si rivela, una volta di più, strumento prezioso per chi ha il compito di guidare il Paese e per il mercato. Emergono molti dati positivi sulla modernizzazione in atto, ma anche la necessità di implementare l’accesso alla banda larga previsto dal PNRR. Altrimenti si creerà una situazione di squilibrio e di svantaggio per milioni di famiglie italiane.
Studio, lavoro, sport, entertainment, relazioni, acquisti, rapporti con le banche e con la pubblica amministrazione: non c’è settore della vita sociale che non sia entrato a pieno titolo nel digitale, trasformando la vita degli italiani. Che corrono verso la modernità. Lo raccontano i numeri: 120 milioni di schermi (sono ben 5 per famiglia!), di cui 48 milioni di smartphone e 43 milioni di televisori; 93 milioni e 200.000 dispositivi connessi ad internet all’interno delle abitazioni; e ben 16 milioni e 700.000 sono Connected TV, vale a dire Smart TV o TV con dispositivi esterni connessi, in crescita del 210,9% rispetto al 2017: in valore assoluto significa oltre 11 milioni di apparecchi televisivi connessi in più negli ultimi cinque anni. Ed è proprio il televisore, spesso, la porta d’accesso al digitale.
La ricerca illustra che il vino si conferma come un prodotto strategico per l’economia italiana, con un sensibile incremento dei suoi consumatori tra i giovani, che scelgono comunque di bere in maniera responsabile e vedono nell’italianità il principale criterio di scelta, perché percepito come garanzia di qualità.
Il Rapporto Ital Communications-Censis sulle Agenzie di comunicazione in Italia monitora, per il terzo anno consecutivo, quanto accaduto all’interno del mondo della comunicazione, offrendo agli addetti ai lavori il punto di vista degli italiani sulle principali fenomenologie in atto e sugli aspetti su cui occorre lavorare per generare comunicazione affidabile e di qualità.
Il Secondo Rapporto Lottomatica-Censis riprende parte dei temi più rilevanti emersi nel Primo Rapporto realizzato nel 2021 e confermano la relazione irriducibilmente inversa tra gioco legale e gioco illegale sia le dinamiche emerse in pandemia, quando il blocco del settore legale ha spianato la strada al decollo di quello illegale, sia il common sense degli italiani.
Il Rapporto evidenzia come l’incremento degli attacchi informatici, insieme con l’ampliamento dello spettro del cyber risk, influenzi le condotte di vita degli italiani. È allora opportuno promuovere una maggiore consapevolezza collettiva sul tema della Cybersecurity, che includa quei gruppi che per condizione sociale, culturale o anagrafica, oltre a essere più a rischio di digital divide, rappresentano le componenti più deboli dell’ecosistema digitale. Si consolida, così, una cyber resilience nazionale, a garanzia di benessere sociale e libertà.
Lo studio evidenzia come il mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro generi disoccupazione, precariato, povertà e posizioni scoperte, penalizzando soprattutto i giovani che sempre di più scelgono di andare all’estero. Allo stesso tempo, le imprese dichiarano di avere difficoltà a rispondere ai loro fabbisogni occupazionali. L’obiettivo prioritario del nostro Paese deve essere, quindi, quello di trattenere in Italia forza di lavoro e di far coincidere la domanda con l’offerta.
Il Rapporto vuole essere uno strumento al servizio dei decisori politici, degli esperti e dell’opinione pubblica attraverso il quale si analizzano con cadenza annuale le fenomenologie che scaturiscono dal mondo della comunicazione e dell’informazione e si individuano le piste su cui occorre lavorare per generare comunicazione affidabile e di qualità.
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