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VIVIAMO IN UN'EPOCA CHE RICHIEDE UN NUOVO COSTRUTTO DI FAMIGLIA, UNA NUOVA PEDAGOGIA DELLA RELAZIONE FAMILIARE, UNA BEN DIVERSA CONCEZIONE DELLA DONNA E DELL'UOMO, DEL PADRE E DELLA MADRE, DEL FIGLIO. L'ETA' PRESENTE SI FONDA SULL'EFFIMERO, SULLA DISIDENTIFICAZIONE TANTO FISICA QUANTO SPIRITUALE, CULTURALE ED ANTROPOLOGICA, MENTRE LA SOCIETA' NON CONCEPISCE PIU' CHE UNA EMOTIVITA' DISORDINATA, CAOTICA, SENZA ALCUNA VALENZA FORMATIVA. EDUCARE ALLA EMOZIONE, CAPIRE IL VALORE ORIENTATIVO DELLE EMOZIONI E RESTITUIRE ALLA FAMIGLIA IL SUO RUOLO EDUCATIVO PRIMARIO RIPRISTINANDONE I CONFINI INTERNI ED I GIUSTI RUOLI DI OGNI MEMBRO. LE CRISI ADOLESCENZIALI AUMENTANO IL DISAGIO MENTRE SI CIANCIA DI GENITORE 1 E GENITORE 2. TERMOMETRO DI UNA SITUAZIONE GIUNTA AL PAROSSISMO E' L'AUMENTO DEGLI ABUSI E MALTRATTAMENTI INTRAMOENIA, FINO AL CULMINE RAPPRESENTATO DALLA SINDROME DI MEDEA. ABBIAMO CREDUTO DI FORNIRE INDICAZIONI PER UN MODELLO EDUCATIVO ALLA GENITORIALITA' E NON SOLO.
Chi adesso raggiunge la nostra splendida isola è colpito dalla bellezza di tale paesaggio, ma credo che pochi si chiedano chi sono i galluresi e come vivevano prima che Monti di Mola diventasse Costa Smeralda. Si analizza la storia della Gallura dal 1600 al 1900, con particolare attenzione alla vita quotidiana, con usi e costumi e del cambiamento antropologico e pedagogico avvenuto in questi secoli. La Gallura si differenzia dal resto dell’isola per lingua e varietà di popolazione che si è insediata in questa terra, desolata e disabitata per secoli. È un percorso per non dimenticare, ricco di racconti delle donne “MASSARE” che hanno vissuto in prima persona la cultura degli stazzi ed il mondo effimero della Costa Smeralda con i suoi pregi e i suoi difetti.
Il testo espone, nella prima parte, sintetiche annotazioni sulla pedagogia in generale, dal punto di vista storico e sotto il profilo educativo - sociale. Il tema conduttore è una visione integrale della pedagogia che si relaziona sistemicamente con le neuroscienze e le altre scienze umane. Si tratta di una pedagogia che intende farsi largo come strumento e campo di educazione e formazione continua, in una società che muta continuamente ed in cui si dissolvono con estrema rapidità valori sociali, individuali, gruppali, ambientali, cultuali e culturali ritenuti, fino a non moltissimo tempo fa, inalienabili.
Il volume raccoglie gli atti del convegno internazionale Research on Educational Neuroscience, School, Sports & Society, tenutosi in modalità virtuale il 30 e 31 marzo 2021. Questa prima edizione, la cui regia è stata condotta egregiamente dal collega Peluso Cassese presso l’Università Telematica Unicusano di Roma, ha riscosso un enorme successo, non solo per la grande partecipazione registrata di studiosi del contesto di ricerca internazionale, ma anche per la qualità dei lavori scientifici presentati, prodotti che hanno evidenziato una forte convergenza d’interesse verso le neuroscienze educative da parte dei differenti ambiti di studio. Il convegno ha creato ed aperto un fertile spazio di dibattito e confronto, il cui obiettivo è stato quello di mettere a fuoco l’attuale scenario nazionale ed internazionale evidenziandone, tanto lo stato dell’arte quanto l’evoluzione, alla luce degli studi e delle ricerche avviati ormai da oltre trent’anni.
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Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.