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With the wicked humor and imagination that made readers fall in love with his novel I Am God, Giacomo Sartori brings us a madcap story of family dysfunction, (dis)ability, intelligent robots, bees, and a family of misfit savants living outside the bounds. In the singular world of the young, deaf narrator of Bug, there are just a handful of people who try to understand him when he gets into trouble at school. His father, a data analyst for Nutella whose real job is to pinpoint terrorists, is clueless about humans in real life. His brilliant brother, called IQ in public and Robin Hood in the hackersphere, has his back but is ever busier training his robot. His grandfather, a retired anarchist-...
This book questions Italian “white innocence” and examines the specificity of Italian racial discourse through the analysis of different kinds of texts and representations. Intersectionality – a theoretical and methodological approach focusing on the multidimensional discrimination that individuals and groups experience based on their race, color, gender, and other axes of oppression – has only recently been embraced as an effective methodology in Italy, whose national identity is structured around the “chromatic norm” of whiteness. The categories of race and color have been almost absent in post-war public debate as well as in scholarly discourse. Feminist movements and theoreti...
Diabolically funny and subversively philosophical, Italian novelist Giacomo Sartori’s I Am God is the diary of the Almighty’s existential crisis that erupts when he falls in love with a human. I am God. Have been forever, will be forever. Forever, mind you, with the razor-sharp glint of a diamond, and without any counterpart in the languages of men. So begins God’s diary of the existential crisis that ensues when, inexplicably, he falls in love with a human. And not just any human, but a geneticist and fanatical atheist who’s certain she can improve upon the magnificent creation she doesn’t even give him the credit for. It’s frustrating, for a god. God has infinitely bigger thing...
Nulla quanto la letteratura sembra in grado di aiutarci a dare forma al presente. Nulla quanto un racconto è capace di restituire un po’ d’ordine al caos apparente. Nasce da qui l’idea di raccogliere in un unico volume, a cura di Marino Sinibaldi e Federico Bona, i testi narrativi che alcune delle migliori voci del nostro paese hanno scritto per la rivista “Sotto il Vulcano” nei suoi quasi tre anni di vita. Sono storie che annodano fili di cui spesso abbiamo perso i capi, racconti che a volte nascono da una lunga riflessione, a volte dall’intuizione di un attimo, perché “viene un momento,” scrive Marino Sinibaldi nella sua prefazione, “in cui alla letteratura si prova a c...
Dublino, 1982. C'è un bambino che fissa la finestra del palazzo davanti a quello dei suoi nonni: osserva un uomo che viene portato via in manette dalla Garda, senza dire nulla. Quell'uomo si chiama Malcolm Macarthur, un raffinato frequentatore della società intellettuale cittadina, amante dei papillon in seta, delle giacche in lino e delle buone letture. Macarthur è però soprattutto il responsabile di un duplice omicidio, la cui violenza e insensatezza hanno riempito le pagine dei giornali per mesi, trasformandolo nel ricercato più famoso d'Irlanda: un caso che ha rappresentato un trauma collettivo e uno spartiacque, coniando un nuovo vocabolario e un nuovo immaginario criminale. Trent'...
Un grande narratore, in ventinove lezioni semplici, godibili quasi come un racconto, analizza i segreti della scrittura, per affondare le mani nelle storie e nelle parole. Tanto per scriverle meglio quanto per imparare a leggerle. «Da quando ho cominciato a scrivere, circa una venticinquina d’anni fa, mi sono sentito ripetere da un sacco di Cassandre diverse, e sempre nuove, sempre rinnovate, di generazione in generazione, di tutte le età, delle più varie formazioni culturali, “il romanzo è morto”, “basta di scrivere romanzi”, “non si possono più scrivere romanzi” ecc. , alimentando il mio senso di colpa poiché cercavo di scriverli, io, i romanzi, ostinatamente. Ecco, ho scritto questo mio manualetto di scrittura letteraria ragionando su tale senso di colpa (e per estensione sul senso di colpa dello scrivere storie e della scrittura tout court), che oltre a colpire me ha riguardato molti scrittori che come me si sono avvicinati al romanzo dopo gli anni Sessanta». Andrea Carraro
La rivoluzione digitale distrugge più posti di lavoro di quanti ne crei. Ci rallegriamo di scoprire che sul Web tutto è «gratis» e «open», o sta per diventarlo, ma nel frattempo l'economia dell'informazione concentra sempre più potere e ricchezza nelle mani di pochi. Mentre celebriamo le virtù democratiche di Internet, consegniamo il futuro ai colossi che controllano i server centrali e traggono immensi profitti dai dati che ricavano osservando le nostre vite. Sono i Server Sirena che, ammaliandoci con il richiamo del «free», ci imprigionano in una stagnazione economica perenne, con ricorrenti crisi finanziarie e disuguaglianze sempre più gravi. Com'è possibile che le straordinar...
Il demone di Maxwell è un mistero, la cui soluzione è accessibile solo rompendo le pareti della logica, ma è anche un visionario romanzo-mondo che racconta il potere della scrittura di costruire ponti tra le persone. Il protagonista di questa storia, Thomas Quinn, è uno scrittore fallito, figlio di un affermato romanziere con il quale ha avuto per tutta la vita un rapporto di rancore e distanza. I suoi libri non hanno mai trovato fortuna e a lui è rimasta solo l'invidia per Andrew Black, il protetto del padre, che anni prima aveva esordito con un'opera sconvolgente divenuta subito un best seller, per poi scomparire misteriosamente nel nulla. Ora, a distanza di tempo, il defunto padre e ...
Se c'è oggi un'esperienza condivisa è un senso di impotenza, di mancata presa sugli eventi, di inibizione alla prassi. Non si dubita più se la realtà esista o se sia costruita. La dominante è pratica: la realtà esiste e io ne avverto il peso, solo non riesco a farci nulla, col dubbio se non sia io a non esistere davvero, a non esistere in modo significativo. Che io ci sia o non ci sia è ininfluente. Altri agiscono, altri decidono. In un esperimento descritto da Henri Laborit ci sono tre gabbie e tre topi. Alle povere bestie vengono somministrate scosse elettriche. Il primo topo ha la possibilità di uscire dalla gabbia. Il secondo non può, ma gli è stato affiancato un suo simile su ...
Piemontese di nascita, lombardo di adozione, Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni, non è “solo” l’autore di un’opera vastissima e variegata, capace di rivoluzionare i parametri della letteratura rivolta ai più piccoli fino a restare impressa nell’immaginario collettivo di intere generazioni. Ma se libri come Favole al telefono o Grammatica della fantasia sono entrate a far parte del patrimonio culturale internazionale, lo scrittore Gianni Rodari fu pur sempre anche studente seminariale, maestro elementare, militante comunista, partigiano e giornalista e, oltre che pedagogo e poeta, anche marito e padre. In questa biografia, autentico viaggio nella vita di Gianni Rodari, Lorenzo Iervolino, con l’ausilio delle dichiarazioni di Rodari e le testimonianze di prima mano dei suoi amici e colleghi, compone un racconto corale e appassionante della straordinaria esistenza di un maestro ribelle. Un intellettuale che, piuttosto che scrittore di libri, amava definirsi un fabbricante di giocattoli.