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Environment, Social Justice, and the Media in the Age of Anthropocene addresses three imminent challenges to human society in the age of the Anthropocene. The first challenge involves the survival of the species; the second the breakdown of social justice; and the third the inability of the media to provide global audiences with an adequate orientation about these issues. The notion of the Anthropocene as a geological age shaped by human intervention implies a new understanding of the human context that influences the physical and biological sciences. Human existence continues to be affected by the physical and biological reality from which it evolved but, in turn, it affects that reality as well. This work addresses this paradox by bringing together the contributions of researchers from very different disciplines in conversation about the complex relationships between the physical/biological world and the human world to offer different perspectives and solutions in establishing social and environmental justice in the age of the Anthropocene.
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Migliaia di crani allineati sopra interminabili file d’ossa nei misteriosi sotterranei di Napoli: sono i sans papiers dell’aldilà, morti senza lutto e senza conforto, proprio come le vittime della pandemia. La pietà popolare li identifica con le anime che soffrono in purgatorio. E continuerebbero a soffrire per l’eternità se non fosse per i devoti che li adottano, accogliendo nel loro pantheon familiare questi spiriti in pena. Il “culto delle capuzzelle” è un rituale che non smette ancora di stupire, conservando intatto il fascino della trascendenza e della sospensione fra realtà e alterità; un dialogo tra vivi e morti che accende da sempre la fantasia di scrittori e artisti, affascinati da queste soglie dell’ombra aperte a chi è capace di ascoltarne le voci. In Anime, le antiche e nuove mappe del culto diventano terreno di ricerca per un pensiero che vuole scoprire, attraverso la pietà per i morti, le dinamiche di proiezione e identificazione che investono gli individui della società contemporanea. Ciò nella convinzione che un patrimonio affidato alla tradizione orale vada sottratto all’oblio.
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