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This book presents an interdisciplinary exploration of digital sovereignty in China, which are addressed mainly from political, legal and historical point of views. The text leverages a large number of native Chinese experts among the authors at a time when literature on China’s involvement in internet governance is more widespread in the so-called “West”. Numerous Chinese-language documents have been analysed in the making of this title and furthermore, literature conceptualising digital sovereignty is still limited to journal articles, making this one of the earliest collective attempts at defining this concept in the form of a book. Such characteristics position this text as an innovative academic resource for students, researchers and practitioners in international relations (IR), law, history, media studies and philosophy.
Il presente volume raccoglie i risultati di un lungo percorso di ricerca effettuato dall’Autore su un vasto materiale archivistico consultato negli Archivi di Stato di Taranto, Lecce, Napoli e Parigi. Attraverso la disamina di tale copiosa documentazione Stefano Vinci ha indagato dall’interno il sistema amministrativo e finanziario vigente nei comuni di Terra d’Otranto tra XVIII e XIX secolo, ponendo particolare attenzione ai mutamenti determinati dalle riforme francesi ed agli effetti che queste ebbero a livello periferico. Nello specifico vengono esaminati, a cavallo tra due secoli, i problemi connessi all’organizzazione dei corpi municipali, all’evoluzione del parlamento cittadino, alle ingerenze ed usurpazioni del baronaggio ed alle conseguenti liti intentate presso la capitale del Regno, allo stato delle finanze ed agli spazi di autonomia degli organismi periferici rispetto a quelli centrali.