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Parallelismi e relazioni fra la Sicilia normanna e sveva e la Terrasanta di Henri Bresc Due nobildonne siciliane vissute tra fine Ottocento e prima metà del Novecento di Annamaria Grasso Sofonisba Anguissola ritrattista dei Medici e dei Savoia di Alfio Nicotra Intervista a Denis Ferraris di Rosalba Galvagno “Viva la Repubblica”. La transizione istituzionale nelle relazioni dei “prefetti del Regno” di Giancarlo Poidomani Il regio storiografo Vito Maria Amico e Statella, abate cassinese in Catania di Paolo Militello Giuseppe Amadore, tra restauro e modernità architettonica di Lucia Russo “Finisca come finisca, purchè finisca” di Mariella Bonasera La cinquecentesca chiesa di Mari...
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Il libro si propone di cogliere il volto sparito della città, ricostruendolo con una successione di immagini d’epoca che offrono, ove possibile, una visione panoramica a tutto tondo. Grazie al lavoro di Armando Villani (Catania sparita) nella certosina ricerca di foto significative, di cui parecchie inedite, è stato possibile “assemblare” le immagini secondo un criterio che ha permesso a Elio Miccichè di dare vita al passato, sul filo della memoria recuperata attraverso le carte d’archivio.
Questo non è l'ennesimo repertorio etimologico-linguistico sull'origine dei Rossi, dei Messina o dei Parodi, ma un libro che ragiona di una storia lunga mille anni e si addentra con curiosità nella giungla dei cognomi italiani. Sergio Luzzatto, "Il Sole 24 Ore" Un'indagine appassionata lungo i secoli alla ricerca della nascita e dell'affermazione della funzione sociale del cognome. Francesca Bolino, "la Repubblica" Nel corso del tempo gli Italiani si sono chiamati fra loro in tanti modi, e quello che noi chiamiamo cognome si è sviluppato molto lentamente, come risultato dell'interazione di vari fattori: la coscienza di sé degli individui e delle famiglie (a cominciare da quelle nobili), la necessità di distinguersi e riconoscersi all'interno delle comunità di appartenenza, la spinta proveniente dalla Chiesa e dagli Stati verso la regolamentazione dell'identità onomastica di ognuno... È una storia non del tutto finita e che non finirà mai. Tutti hanno un cognome: oggi è un fatto così scontato che lo si potrebbe quasi considerare naturale. In realtà si tratta dell'esito di una lunga storia.
Il momento in cui due sguardi si incrociano. Due corpi si sfiorano. E una voce, quell’unica voce tra mille, ci colpisce e vogliamo trattenerla in noi. Due mondi, per un istante, si fondono in uno. Separati non saranno mai più gli stessi: la magia li ha trasformati. La vita è opportunità d’incontro. A volte però, nel sonno, ci sfuggono le sue ricchezze. Paola de Vera d’Aragona ci fa vivere al suo fianco i 31 incontri che hanno segnato la sua esistenza. 31 ritratti. 31 enigmi. 31 possibilità di trasformazione. Una nuova, appassionante finestra su noi stessi, per osservare meglio le potenzialità della vita. Sebbene non venga esplicitato alcun nome, potremo scorgere i volti di celebri personaggi quali il Generale De Gaulle, Madre Teresa di Calcutta e Rudolf Nureyev. Altri invece rimangono enigmi, ma sì sa: gli enigmi nascono per essere risolti, magari dalla curiosità di un lettore attento. “Se un istante è stato, sarà per sempre. Se un’occasione è perduta, sarà smarrita per sempre”.