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The Proceedings of the International Conference on “Historical-Cultural Theory: studies and research” are published in this volume. The event, supported by a grant from the Sapienza, University of Rome, took place at the Rectorat, Aula Organi Collegiali, on February the 25th, 2020, on organization by G. Benvenuto and M.S. Veggetti. The invited speakers are among the most representative scholars and interpreters of Vygotskian thought at the national and international level. They are representative of different prestigious universities: Moscow State University for Psychology and Education; University of Sevilla, Spain; La Habana, Cuba; University of Florence, Italy; Sapienza, University of...
The volume presents the interventions of the speakers and the posters of the professors of Sapienza University of Rome as evidence of the results achieved in international cooperation with a special emphasis on capacity building actions in the main geographical areas identified as: Africa, Mena countries and Latin America and Asia. The materials were presented at the University Conference “Sapienza in International Development: Strategies, Projects, Initiatives” held in Rome, at the Aula Magna of Sapienza University of Rome, on 11 December 2018 and organized with the collaboration of the Roma Sapienza Foundation. The volume also presents in its introductory part a moment of reflection on the geographical areas of cooperation of greatest interest and strategic for Sapienza.
Strumento di controllo esercitato da un potere politico o religioso, la censura agisce in modo diretto e indiretto. Può influire sulla creazione artistica e letteraria e condizionare la genesi delle opere, prendendo in alcuni casi la forma dell’autocensura o di altre strategie adottate per reagire alle restrizioni delle autorità prescrittive. La censura può influenzare il modo in cui un’epoca accoglie, rappresenta e interpreta la produzione artistica precedente e contemporanea, contribuendo a orientarne la ricezione e a forgiare, nel lungo termine, un canone. Può, infine, essere la manifestazione di un determinato contesto politico e intellettuale, che incide sulla fruizione dell’opera, condizionando o impedendo la sua circolazione. Sulla base di tali declinazioni della censura, il volume è suddiviso in tre sezioni: L’autore e la censura, L’editore e la censura, L’opera e la censura.
«L’operazione d’uno scrittore è tanto più importante quanto più lo scaffale ideale in cui vorrebbe situarsi è uno scaffale anche improbabile, con libri che non si è abituati a mettere l’uno a fianco dell’altro e il cui accostamento può produrre scosse elettriche, corti circuiti», così scriveva Italo Calvino ne Lo scaffale ipotetico, saggio del 1967 pubblicato su “Rinascita” in seguito a un’inchiesta aperta da Gian Carlo Ferretti sul tema: Per chi si scrive? Sulla scorta del pensiero calviniano, il volume si propone di indagare l’iter di costituzione degli scaffali d’autore nei quali confluiscono saperi diversi. Scienza, medicina, filosofia, storia, musica e arte compongono, infatti, un patrimonio culturale vasto con cui da sempre i letterati si sono confrontati e con il quale, continuamente, si trovano a dialogare.
I saggi di questo volume affrontano il nodo cruciale del rapporto tra morale e letteratura dall’inizio del Settecento alla prima metà dell’Ottocento. Privilegiando l’analisi semantica della parola «virtù» e della sua costellazione lessicale, gli studi si concentrano su importanti autori del panorama italiano ed europeo (Crescimbeni, Gravina, Muratori, Ramsay, Rousseau, Alfieri, Leopardi e Manzoni), attivi nell’arco temporale che dalla “crisi della coscienza europea” arriva fino al tournant des Lumières e alle prime fasi della nuova società capitalista. A partire dal dialogo con la grande tradizione morale, emerge un nucleo di questioni ricorrenti, variamente declinate: il ruolo della letteratura nel dibattito morale, la relazione individuo-società, il complesso legame tra virtù e amor proprio, la sventura della virtù nella modernità.
L’opera di Violette Leduc, una delle più perturbanti del XX secolo – una letteratura dell’abiezione, della marginalità, ma soprattutto della diversità –, è ancora relativamente poco conosciuta al grande pubblico, nonostante la recente riproposizione dei suoi romanzi principali e l’attualità della sua vicenda biografica, trasposta anche per il cinema da Martin Provost (Violette, 2013). Interstestualità nell’opera di Violette Leduc si concentra soprattutto sull’intreccio tra costruzione del testo e aspetto biografico, mettendo a fuoco il carattere intertestuale dell’opera di Leduc attraverso il confronto critico-letterario con le tre figure più importanti del...
L’asse tra Unione Sovietica e Partito Comunista Italiano durante il Secondo Conflitto Mondiale e l’immediato dopoguerra. Dalla svolta di Salerno al dramma dei prigioneri italiani in Unione Sovietica fino alla questione di Trieste. Una delle pagine più controverse del Novecento in una ricostruzione inedita. Che ruolo ebbe Mosca nell’armistizio italiano dell’8 settembre 1943? Fu Stalin a decidere il cambio di rotta imposto da Togliatti al Pci con la svolta di Salerno dell’aprile del 1944? I documenti russi e italiani dimostrano che fu il governo guidato da Badoglio a suggerire ai sovietici questa linea d’azione. Stalin incoraggiò l’iniziativa ma non nutriva mire strategiche par...
Questo volume narra una storia dolorosa e finora poco conosciuta: l'esodo della popolazione di Pola, conseguente alla cessione di gran parte della penisola istriana dopo il Trattato di pace del 10 febbraio 1947. È la vicenda tormentata di una città che al termine del secondo conflitto mondiale dovette essere ceduta alla Jugoslavia, Paese che aveva vinto la guerra mentre l'Italia l'aveva perduta. E cominciò la fuga degli esuli. Tra il gennaio e il marzo 1947, 27.256 persone abbandonarono la città con quasi 150mila metri cubi di masserizie, arredi di uffici e negozi, attrezzi di botteghe artigianali e industrie. Più del doppio di profughi avevano già lasciato l'Istria, Fiume e la Dalmazi...
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