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This issue of Socrates has been divided into three sections. The first section is Language & Literature- Persian. The paper authored by Nazia Jafri critically analyses the novel Gunah-e-Muqaddas. This novel represents the Political and social situation in Iran during the Pahlavi. The second section of this issue is Philosophy. The Paper authored by Olivera Z. Mijuskovic, critically analyses Aristotle's concept of the State. The word policy comes from the ancient Greek word "polis" and from it created another word "politeia" which refers to a lifestyle and "a general thing of all citizens". "Bios politikos" or practical life was related to life in community with other people. The definition o...
Rivista online di Filosofia Georges Bataille. L’impossibile
Der gegenwärtige Buchmarkt Italiens ist mit einem einzigen Diskurs, nämlich dem postmodernistischen, nicht mehr zu erfassen. Erneut manifestieren sich Tendenzen realistischer Literatur, das heißt ›ernster‹ Literatur mit dem Anspruch, eine aktuelle extratextuelle Welt im Rückgriff auf tatsächliche Geschehnisse oder in einer wahrscheinlichen Ausformung möglicher Begebenheiten zur Darstellung zu bringen und Kritik zu üben. Realistische Literatur bleibt jedoch Literatur und damit Kunst, die metaphorisch, symbolistisch oder selbstbezüglich sein darf, um Darstellungsweisen zu optimieren, einen Erkenntnisfortschritt zu erzielen oder poetologische Grundlagen zu formulieren. Die verschied...
“Il paradosso della politica è la sua assenza di fondamento proprio” Jacques Rancière La filosofia politica da sempre ha costituito un campo di ricerca articolato e problematico: la realtà di cui essa si occupa incarna una parte caleidoscopica dell’esperienza dell’uomo. Questo testo si impegna a mettere a fuoco, in particolare, le fondamentali evoluzioni e oscillazioni della filosofia politica attraverso il xx secolo sino ai giorni nostri. Una sorta di “lungo addio” a particolari elementi, come la relazione con la Storia, lo status epistemologico rispetto ai suoi temi, il rapporto con la Ragione, il ruolo degli intellettuali. Il percorso di lettura proposto evoca tappe teoriche fondamentali: da Rawls a Habermas, da Weber a Schmitt, da Arendt a Derrida, da Strauss a Nozick, da Taylor a Rancière, da Foucault a Žižek, come pure contesti storico-sociali di riferimento. Si delinea così un possibile laboratorio di riflessioni, in cui poter sperimentare confronti e ipotesi di ricerca su questioni e concetti cruciali per la comprensione politica dell’epoca che attraversiamo. E abbiamo una grande necessità di conoscerla meglio, per governarla.
"This book casts the poet and filmmaker Pier Paolo Pasolini in a fresh light: his life and work in relation to the visual and performance arts of his time in both Europe and the US. Lavishly illustrated with both documentary and fine art images, it shows how essentially conservative Pasolini was politically and aesthetically despite his reputation as an avant-garde writer and filmmaker. But it also shows how truly advanced Pasolini was when it comes to interdisciplinary art, making him enormously relevant today"--
Tutti pensiamo di sapere che cos’è la canzone italiana. Ne parliamo con gli amici guardando Sanremo, la ascoltiamo su Spotify o su vinile, la cantiamo sotto la doccia, la amiamo, la odiamo, o entrambe le cose insieme. Ma che cosa rende “italiana” una canzone? Quali sono le tematiche, le melodie che la rendono tale? Felicità, siamo tutti d’accordo, suona come una tipica “canzone italiana”. E allora Via con me di Paolo Conte, coeva eppure lontana miglia e miglia dal successo sanremese di Al Bano e Romina, non lo è? O forse lo è meno, con quello swing americano e quella voce roca? Da fine conoscitore della storia musicale, Jacopo Tomatis parte dalla canzone napoletana per percor...
La musica è un’amica delle nostre giornate fin dall’infanzia: Renato Zero, Alberto Fortis, Mariella Nava e la pianista Cristiana Pegoraro hanno saputo condurre l’autrice ad apprezzare la musica. Un grande amore adolescenziale per Renato Zero e poi, crescendo, anche l’interesse appassionato per Alberto Fortis, il confronto entusiasta e produttivo con Mariella Nava, l'hanno condotta nell’età matura alla musica dell’anima di Cristiana Pegoraro. Il libro, nel mostrare il percorso dell'autrice verso la musica in compagnia di diversi autori, ri-cerca il significato della passione per i suoi cantanti preferiti e si sofferma su quattro intermezzi filosofici fondamentali per la nostra v...
“Il diritto di pensare e di esprimersi liberamente non è trasferibile. Né può essere soppresso dal potere politico [...] Qualsiasi Stato che non riconosce la libertà di pensiero e di espressione è destinato all’instabilità.” Queste parole non sono state scritte da un blogger, cinese, turco o saudita alla fine del 2016, ma nel 1670 da Baruch Spinoza. Sono concetti di una modernità e di un’attualità sconcertante, seppur tre secoli e mezzo ci distanziano dalla loro esposizione. Baruch Spinoza scriveva appena vent’anni dopo la pace di Westfalia, che pose fine a una delle più vergognose e sanguinose guerre che squassarono per trent’anni l’intero continente europeo. Questo pamphlet, da leggere in poco più di un’ora, raccoglie i brani più significativi del capolavoro di Baruch, il Trattato teologico-politico; un sistema di pensiero che è stato il primo ad aver scardinato le consolanti certezze della religione cristiana e a influenzare tutto il successivo pensiero in Occidente. L’opera e la vita di Spinoza sono ancora oggi un esempio e un’esperienza per un mondo che sembra aver gettato al vento l’eredità di Westfalia.
L’eccesso e la sregolatezza del nostro appetito superano tutto ciò che cerchiamo di inventare per saziarlo... Perché mangiare un vegano? Perché potrebbe essere l’azione più significativa, verso un cambiamento radicale delle nostre pratiche quotidiane, a difesa della biodiversità e del suo equilibrio seriamente minacciati dalla nostra stessa esistenza in quanto specie “dominante”. Ovviamente si tratta di una fagocitazione simbolica, ovvero la ricomprensione della prospettiva vegana in un’ottica più ampia. Questo libello è, potremmo dire, un viaggio, per visioni vivide, nella storia del rapporto dell’uomo con le altre forme dell’ente vivo, ma anche un’occasione per ripensare al ruolo che noi tutti ricopriamo in qualità di leader, o più spesso tiranni, della comunità biologica.