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Every third year, the members of the International Association for Neo-Latin Studies (IANLS) assemble for a week-long conference. Over the years, this event has evolved into the largest single conference in the field of Neo-Latin studies. The papers presented at these conferences offer, then, a general overview of the current status of Neo-Latin research; its current trends, popular topics, and methodologies. In 2022, the members of IANLS gathered for a conference in Leuven where 50 years ago the first of these congresses took place.This volume presents the conference’s papers which were submitted after the event and which have undergone a peer-review process. The papers deal with a broad range of fields, including literature, history, philology, and religious studies.
Il volume che, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Accademia della Crusca realizza in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (XXIV edizione), esce in coincidenza con la Frankfurter Buchmesse (Fiera del Libro di Francoforte), 16-20 ottobre 2024, in cui l’Italia è il Paese ospite d’onore, per la seconda volta dopo il precedente del 1988. L’italiano e il libro: il mondo fra le righe sottolinea fin dal titolo che il libro arriva a rappresentare il mondo e che, attraverso il libro, la lingua italiana si apre al mondo. La partecipazione italiana alla Fiera di Francoforte è segnata dal motto «Radici nel futuro»...
Il Manuale di stilistica ha l’obiettivo di fornire gli strumenti essenziali per lo studio formale dei testi letterari, necessario per una comprensione generale delle opere letterarie, in cui forma e contenuto non sono elementi indipendenti, ma costituiscono un’entità inscindibile. Nella prima parte si tracciano alcune coordinate generali: il concetto di stile, il rapporto tra lingua e stile, le procedure della retorica e della stilistica moderna. Nella seconda ci si occupa dei tre macrogeneri fondamentali: la poesia, la prosa e il teatro, offrendo le informazioni di base sulle caratteristiche dei principali tipi testuali e su alcuni loro aspetti tecnici, e tratteggiando alcune tendenze stilistiche fondamentali. Nella terza parte, infine, i concetti illustrati in precedenza sono messi alla prova nell’analisi di dieci esempi di grande letteratura, rappresentativi di diversi periodi e generi.
Medieval medicine is a field of study still largely unexplored, due mainly to the absence of modern editions of texts. One of these texts is the Thesaurus pauperum, a collection of recipes prepared with natural (and easily accessible) ingredients, conceived as a manual for self-medication. The extraordinary success of this work is proved by its large number of Latin witnesses and by the abundant vernacular translations. The book presents for the first time the critical edition of the Thesaurus pauperum in ancient Pisan vernacular: the text is transmitted by six manuscripts, and dates back to the 14th century. This critical edition is completed with the linguistic analysis of the text and with a glossary of botanical and medical terms. A general introduction put this work in context, offering a survey of medieval medicine and dealing specifically with the different Italian translations of the Thesaurus pauperum. This book provides an useful contribution to the study of history of medicine and to the study of Italian linguistics, thanks to the description of ancient Pisan vernacular and to the lexicological analysis.
The concepts of "plurilinguism" and "multilingualism" are normally used in studies dealing with current linguistic realities observed in communities of speakers. This volume collects eleven essays which apply these categories to historical settings, spanning a period from the Middle Ages until the late Renaissance. It demonstrates that contacts between languages have, for centuries, characterized and shaped the linguistic realities of Europe.
Die Beiträge des vorliegenden Bandes beschäftigen sich mit dem Begriff der (Un-)Sichtbarkeit aus den Blickwinkeln von Sprach-, Literatur- und Kulturwissenschaft im Bereich der Romania und beleuchten historische, gesellschaftliche, sprachliche und literarische Aspekte. (Un-)Sichtbarkeit ist hierbei als graduelles und potentiell dynamisches Phänomen zu verstehen, das Entwicklungen und äußeren Einflüssen unterliegen kann und somit ein breites Spektrum für unterschiedliche Betrachtungsweisen und Analyseansätze eröffnet. Damit leistet der Band einen Beitrag dazu, das Forschungsfeld zu strukturieren, Bezüge zu aktuellen Diskussionen herzustellen und gleichzeitig die Vielfalt des Konzepts der (Un-)Sichtbarkeit aufzuzeigen. Thematisch reicht die Spannweite von Betrachtungen zur visuellen Dimension von Raum, (Un-)Sichtbarkeit von Prozessen und Entwicklungen, literarisch-medialen Verfahren der (Un-)Sichtbarmachung und Zensur bis hin zur (Un-)Sichtbarkeit von sozialen Gruppen und sprachlichen Akteuren sowie von individuellen Identitäten und kollektiven Diskursen.
Sindaca, architetta, avvocata: c’è chi ritiene intollerabile una declinazione al femminile di alcune professioni. E dietro a queste reazioni c’è un mondo di parole, un mondo fatto di storia e di usi che riflette quel che pensiamo, come ci costruiamo. Attraverso le innumerevoli esperienze avute sui social, personali e dell’Accademia della Crusca, l’autrice smonta, pezzo per pezzo, tutte le convinzioni linguistiche della comunità italiana, rintracciandone l’inclinazione irrimediabilmente maschilista. Questo libro mostra in che modo una rideterminazione del femminile si possa pensare a partire dalle sue parole e da un uso consapevole di esse, vero primo passo per una pratica femminista. Tutto con l’ironia che solo una social-linguista può avere. Con inclusa una riflessione aggiornata sull’utilizzo dello schwa, il carattere ‘neutro’ sperimentato per il genere non binario e in luogo del maschile sovraesteso.
Era il 1987 quando Alma Sabatini, su sollecitazione della Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra donna e uomo, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, pubblicava Le raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana. A distanza di oltre trent’anni da quella pubblicazione, il tema ha mantenuto intatta la sua attualità diventando la chiave di volta per la lettura e l’interpretazione delle tematiche e delle politiche di genere. Partendo da questo contesto, gli Atenei di Firenze e di Udine hanno proposto una riflessione sul rapporto tra genere e linguaggio, riportando il tema al centro del dibattito scientifico, ma scevro da quegli aspetti mediatici di cui appare spesso intriso nell’opinione pubblica e che, a volte, finiscono per minarne il vero valore.