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Connecting fundamental, theoretical, and empirical subjects with the most current scholarship on value, money, profit and capital today, this book makes sense of our increasingly interconnected global economy, highlighting key issues and proposing real-world solutions from the most knowledgeable researchers in the field.
Il Gruppo del Buon Giorno costituisce sin dal 1996 il primo momento di incontro della giornata all’interno della Struttura Residenziale Psichiatrica Samadi. Nel corso degli anni ha assunto una forma specifica che lo caratterizza: coloro che prendono la parola non vengono né commentati, né giudicati, né interrotti, ma esprimono il loro pensiero e lo mettono a disposizione degli altri. Questo fa sì che persone che non si conoscono, anche in situazioni di sofferenza acuta, possano confrontarsi tra loro su temi inerenti alle difficoltà che vivono, sperimentando un nuovo modo di stare in relazione. Da qui è nato lo stimolo e l’interesse in diversi esponenti di alcuni approcci terapeutici, il cui apporto all’interno di questo lavoro ha favorito una comprensione più ricca delle complesse dinamiche del Gruppo, fornendo un importante contributo alla pratica clinica, oltre che una visione più chiara della sua efficacia.
These profound and inspiring reflections on the Gospel of John will open to preachers, religious, and parish groups interested in Scripture, the treasures that the Fourth Gospel contains for the life of the world. Brendan Byrne draws on the insights in Life Abounding, his academic commentary on the Fourth Gospel, to enrich the understanding of non-scholars in Come to the Light. Discussion questions provided at the end of each talk serve as a starting point for the reader’s personal contemplation.
Behemoth è il mostro citato da Giobbe nell’Antico Testamento che resiste al Dio ordinatore del cosmo e che dovrebbe apparire prima della fine del mondo per seminare il terrore. È a questa potente metafora che Franz Neumann ricorre per descrivere il nazismo, incarnazione del non-Stato per eccellenza, del caos, dell’anarchia, dell’illegalità. Con la pubblicazione di questo saggio rivoluzionario nel 1942, Neumann, ebreo tedesco in esilio, è tra i primi a esaminare le istituzioni politiche del Terzo Reich in rapporto ai processi di organizzazione della vita economica. Dall’analisi delle istituzioni, della burocrazia e dell’industria pubblica e privata emerge il quadro di uno Stato la cui funzione fu, tra le altre, quella di sopprimere le libertà politiche e di spogliare i lavoratori di qualsiasi diritto, organizzandone il consenso intorno al razzismo imperialista.
Alla fine degli anni ’70, la crisi del marxismo e della prospettiva comunista è dichiarata. In questa raccolta del 1984, Emilio Agazzi la affronta proponendo un programma di ricostruzione della teoria marxista in grado di superare le sue precedenti formulazioni, ortodosse o critiche, sovietiche od occidentali. Benché questa proposta sia rimasta incompiuta, le sue linee fondamentali possono ancor oggi essere utilmente meditate. Agazzi intende ricostruire la teoria marxiana da un punto di vista sistematico, ispirato ai tentativi di Lukács e della Scuola di Francoforte, ma più decisamente incentrato sullo statuto della forma del valore in quanto matrice delle strutture ad un tempo oggettive ed apparenti della società capitalista. Attraverso un’analisi dell’oggettività feticizzata della forma valore, il progetto di Agazzi intende articolare la conoscenza dei rapporti capitalistici alla critica dell’ideologia, arrestandosi sulla soglia che apre ai problemi della politica e alle possibilità di superamento delle strutture del capitale.
In his reflections on decolonization and post-development, Gustavo Esteva forged a unique synthesis of critical theory and political economy. This book presents more than half a century of "reflection in action" in the form of essays, books, and interventions in national and international forums and newspaper articles—most published here for the very first time. It showcases Esteva’s evolving thought on economic theory, social change, revolutionary subjectivity, transition, development, the challenges of a new era and personal and communal autonomy, all associated with the challenges and advances in the construction of a new society. Through this translation, Esteva’s writings engage w...
La “critica del valore”, fondata nel 1987 da Robert Kurz e dalla rivista tedesca “Krisis”, ha ormai trovato – senza supporto accademico o mediatico – una larga diffusione sul piano internazionale nell’ambito delle critiche radicali del capitalismo. Partendo dalla critica marxiana del valore, della merce, del lavoro astratto, del denaro e del feticismo, ma senza iscriversi in nessuna forma di “marxismo”, essa propone una lettura globale del capitalismo contemporaneo – tanto del mercato che dello Stato – che va molto al di là di una semplice critica del neoliberismo e della speculazione finanziaria. Non annuncia una redistribuzione del lavoro e del denaro, ma il loro superamento. Questo libro, uscito in francese nel 2004 e tradotto in sei lingue, presenta al pubblico italiano, in un linguaggio accessibile, la critica del valore nei suoi vari aspetti, dalle basi teoriche alle analisi dell’attualità politica ed economica, passando per la storia del capitalismo e per l’antropologia culturale.