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This book presents high-quality original contributions on the fashion supply chain. A wide spectrum of application domains are covered, processing of big data coming from digital and social media channels, fashion new product development, fashion design, fashion marketing and communication strategy, business models and entrepreneurship, e-commerce and omni-channel management, corporate social responsibility, new materials for fashion product, wearable technologies. The contents are based on presentations delivered at IT4Fashion 2016, the 6th International Conference in Business Models and ICT Technologies for the Fashion Supply Chain, which was held in Florence, Italy, in April 2016. This conference series represents a targeted response to the growing need for research that reports and debates supply chain business models and technologies applied to the fashion industry, with the aim of increasing knowledge in the area of product lifecycle management and supply chain management in that industry.
This book highlights cutting-edge research in the field of network science, offering scientists, researchers, students and practitioners a unique update on the latest advances in theory and a multitude of applications. It presents the peer-reviewed proceedings of the VI International Conference on Complex Networks and their Applications (COMPLEX NETWORKS 2017), which took place in Lyon on November 29 – December 1, 2017. The carefully selected papers cover a wide range of theoretical topics such as network models and measures; community structure, network dynamics; diffusion, epidemics and spreading processes; resilience and control as well as all the main network applications, including social and political networks; networks in finance and economics; biological and ecological networks and technological networks.
Publisher description
È possibile tradurre in linguaggio di parola un’opera d’arte? L’immagine vuole-dire? Se tra il visivo e il verbale vi è un rapporto fatto di scarti e di eccedenze, quale posizione devono allora assumere la storia e la critica d’arte di fronte all’irriducibilità del dato sensibile? A partire dall’esperienza estetica, il libro ripercorre alcune delle più importanti riflessioni sul verbale per poi misurarsi con la volontà di trovare un’equivalenza linguistica per l’immagine. Nel confronto tra visibilità e dicibilità, il volume indaga la relazione tra il linguaggio e il visibile artistico, ed è in questo itinerario che si incontrano Cesare Brandi, Roberto Longhi e Jacques Derrida, ma anche Martin Heidegger, Aby Warburg, Georges Didi-Huberman, Hans Belting, Hubert Damisch ed Erwin Panofsky. L’immagine si mostra resistente alla lingua, e il critico, cosciente del limite, non può che lavorare nello sforzo del suo fallimento.
The Encyclopedia of Italian Literary Studies is a two-volume reference book containing some 600 entries on all aspects of Italian literary culture. It includes analytical essays on authors and works, from the most important figures of Italian literature to little known authors and works that are influential to the field. The Encyclopedia is distinguished by substantial articles on critics, themes, genres, schools, historical surveys, and other topics related to the overall subject of Italian literary studies. The Encyclopedia also includes writers and subjects of contemporary interest, such as those relating to journalism, film, media, children's literature, food and vernacular literatures. Entries consist of an essay on the topic and a bibliographic portion listing works for further reading, and, in the case of entries on individuals, a brief biographical paragraph and list of works by the person. It will be useful to people without specialized knowledge of Italian literature as well as to scholars.
Die Buchreihe Mimesis präsentiert unter ihrem neuen Untertitel Romanische Literaturen der Welt ein innovatives und integrales Verständnis der Romania wie der Romanistik aus literaturwissenschaftlicher und kulturtheoretischer Perspektive. Sie trägt der Tatsache Rechnung, dass die faszinierende Entwicklung der romanischen Literaturen und Kulturen in Europa wie außerhalb Europas neue weltweite Dynamiken in Gang gesetzt hat, welche die großen Traditionen der Romania fortschreiben und auf neue Horizonte hin öffnen. In Mimesis kommt ein transareales, die europäische und die außereuropäische Welt romanischer Literaturen und Kulturen zusammendenkendes Verständnis der Romanistik zur Geltung, das über nationale wie disziplinäre Grenzziehungen hinweg die oft übersehenen Wechselwirkungen zwischen unterschiedlichen Traditions- und Entwicklungslinien in Europa und den Amerikas, in Afrika und Asien entfaltet. Im Archipel der Romanistik zeigt Mimesis auf, wie die dargestellte Wirklichkeit in den romanischen Literaturen der Welt die Tür zu einem vielsprachigen Kosmos verschiedenartiger Logiken öffnet.
La coscienza estetica sposta l’osservatore dall’essere al pensare e dall’assistere al partecipare. L’arte si fa potenziale luogo di addestramento alla sensibilità, all’introspezione, all’intelligenza della visione, alla valorizzazione della bellezza nel mondo. Lo sguardo estetico è in costante fluttuazione tra l’illusione di concretezza dell’esistente e l’astrazione, dove l’intuizione creativa trasmette quell’indecifrabile termine di mezzo fra il “qui e ora” e l’inconoscibile “altrove”. Ne deriva che l’esperienza generata da un sentire filosofico è la circostanza in cui la vertigine del sublime trascina chi osserva verso l’alto e permette di riscattare ...
L’obiettivo di questo lavoro è quello di creare uno spazio “mentale” condiviso per coloro che, da diverse angolazioni e con differenti livelli di consapevolezza, praticano forme di resistenza creativa al neo-liberismo e all’immaginario tecno-capitalista. Il volume rappresenta un esercizio etico di posizionamento rispetto ad alcuni temi controversi del presente – quali la gestione della pandemia, le guerre in corso, la transizione ecologica e le rivendicazioni di genere – che, sotto effetto dei mass media e dei populismi contemporanei, hanno prodotto polarizzazioni sterili e controproducenti. L’autore ci invita dunque a ripensare il ruolo dell’intellettuale e del pensiero critico, offrendoci un esempio di parresia (il diritto-dovere di dire la verità, inteso come esercizio filosofico) che sfida simultaneamente gli estremismi e i tatticismi “moderati”, entrambi inservibili per un risveglio collettivo e individuale all’altezza della crisi in corso.
Il volume analizza il lungo processo culturale, sociale e politico – attivo dal 1882 al 1924 e ritradotto in atti legislativi – che vide l’imposizione di progressivi veti all’ingresso degli immigrati nel territorio americano. Tale processo si servì dello stereotipo dell’immigrato – nella cui figura venne identificato il pericolo sociale della povertà, della marginalità, dell’analfabetismo, della debolezza mentale, della solitudine, della diversità religiosa e dell’aggressività – per fomentare il timore della sostituzione del ceppo statunitense originario da parte di altre “razze”. Agli americani venne insomma prospettato un futuro sempre più incerto, in cui le mas...