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Andare nello spazio oggi non è più una novità e, anzi, secondo molti presto sarà un’attività quasi di routine, destinata non solo a piloti, scienziati e specialisti, ma anche a facoltosi turisti. Ma negli anni ‘60 la situazione era ben diversa, e non fu per niente facile passare dalle prime capsule sperimentali alle navette spaziali. Tra tutte le persone che finora hanno avuto il privilegio di volare oltre i vincoli terrestri, una delle più interessanti è senza dubbio l’astronauta statunitense John W. Young, entrato a far parte della NASA nel 1962. Da quei primi anni avventurosi, in cui lanciarsi nello spazio a bordo delle capsule Gemini era un grande rischio, per quanto calcola...
Molti – ancora – salgono a bordo di un aereo con apprensione, la mente occupata da ciò che potrebbe accadere di pericoloso durante il volo: un guasto meccanico, un malore dei piloti, un evento atmosferico proibitivo. Inoltre, soprattutto prima dei noti fatti dell’11 settembre 2001, poteva capitare con allarmante frequenza che un velivolo di linea fosse anche oggetto di attenzioni non volute da parte di un’ampia tipologia di gruppi terroristici o personaggi che per ideali malriposti, sete di vendetta, richieste di denaro o per disperati gesti di protesta, decidevano di dare una svolta imprevista al volo, trasformandolo in un incubo ad occhi aperti per passeggeri ed equipaggio. Dirott...
Ivan Anzellotti, giovane pilota di linea ma con tanti anni di esperienza di volo sulle spalle, ripropone in una veste rivisitata e corretta il suo primo libro, nel quale con fare spigliato e ironico racconta i suoi anni in Alitalia sino alla crisi del 2008 e il suo successivo trasferimento in una compagnia aerea in Qatar. Una lettura avvincente che apre gli occhi a chi crede che questo lavoro sia solo una sfilata di grandi alberghi e una vita piena di privilegi, ma che svela come invece esiga compromessi talvolta insostenibili e battaglie per vedere riconosciuta la propria professionalità. Così, tra proteste a Fiumicino e avventure tra le dune del deserto, corsi di formazione con colleghi libici e sauditi e incontri che fanno battere il cuore, Ivan ci fa conoscere una realtà molto più impegnativa e complessa di ciò che appare. Un racconto autentico e spesso sarcastico, nel quale però non manca mai la passione dell’autore per il suo lavoro e il suo profondo rispetto per chi ancora si impegna per non rinunciare alla sicurezza e per dare al fattore umano in aviazione la giusta importanza.
Un viaggio attraverso tre nazioni, quattro compagnie aeree e la voglia di andare avanti in una professione, quella del pilota civile, che negli ultimi anni si è trasformata in un business troppo rivolto al “profitto ad ogni costo”, guidata da dirigenti senza scrupoli e senza passione. Con stile ironico, l’autore racconta la sua esperienza negli anni immediatamente precedenti la crisi del Covid-19, continuando la storia del suo primo libro conclusasi con la partenza dal Qatar. In questo nuovo volume Ivan Anzellotti ci porta in Portogallo, Taiwan e infine Hong Kong narrando le sue mille avventure vissute in Oriente e Nord America e svelando retroscena poco conosciuti di una professione emozionante, ma che recentemente può imporre sacrifici notevoli non solo ai piloti, ma anche alle loro famiglie. La storia è infatti arricchita dalla testimonianza diretta di Maya, moglie dell’autore, che esprime in prima persona le sue riflessioni sulle scelte che hanno determinato i primi otto anni di vita insieme, dopo il loro matrimonio segreto in Qatar.
Nominated as Best Military History Book 2013 in the prestigious journal Air Power History, published by the US Air Force Historical Foundation The events in Jet Age Man took place during the early Cold War, an era that will go down as a period when civilization teetered on the edge of the abyss. To some, nuclear deterrence appeared as utter madness, and was in fact commonly referred to as M.A.D. The concept of Mutually Assured Destruction provoked protests and marches, and the architect of M.A.D, General Curtis LeMay, became a symbol of madness himself. Raised during those turbulent times, most contemporary historians conclude that we were lucky to have survived. What they fail recognize is ...
The process of constructing concepts underpins our capacity to encode information in an efficient and competent manner and also, ultimately, our ability to think in terms of abstract ideas such as justice, love and happiness. But what are the mechanisms which correspond to psychological categorization processes? This book unites many prominent approaches in modelling categorization. Each chapter focuses on a particular formal approach to categorization, presented by the proponent(s) or advocate(s) of that approach, and the authors consider the relation of this approach to other models and the ultimate objectives in their research programmes. The volume evaluates progress that has been made in the field and potential future developments. This is an essential companion to any scientist interested in the formal description of categorization and, more generally, in formal approaches to cognition. It will be the definitive guide to formal approaches in categorization research for years to come.
Since the discovery of the first examples of 2-oxoglutarate-dependent oxygenase-catalysed reactions in the 1960s, a remarkably broad diversity of alternate reactions and substrates has been revealed, and extensive advances have been achieved in our understanding of the structures and catalytic mechanisms. These enzymes are important agrochemical targets and are being pursued as therapeutic targets for a wide range of diseases including cancer and anemia. This book provides a central source of information that summarizes the key features of the essential group of 2-oxoglutarate-dependent dioxygenases and related enzymes. Given the numerous recent advances and biomedical interest in the field,...