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In the 1960s, a group of Italian scholars undertook underground dowsing and geological research, particularly in the area between the Pre-Alps and the Po Valley (Italy), with the aid of an electronic instrument developed by Eng. Alessandro Porro. The working group led by Eng. Porro also included a geologist, Prof. Floriano Villa, and a journalist of the "Corriere della Sera", Mario Miniaci. The results of the research, noted in the form of a 'Diary' by Mario Miniaci, were astonishing: there were vestiges of an intelligent and technologically advanced species which had lived on Earth during the Eocene epoch, millions of years before the appearance of the human race. The Diary, together with m...
Questo libro nasce da una telefonata, un incontro personale e un manoscritto. La telefonata avviene tra Paolo Rumor, discendente dell'omonima famiglia protagonista di molte vicende della Democrazia Cristiana, e Giorgio Galli, il massimo esperto italiano dei rapporti tra esoterismo e politica. Oggetto della telefonata e del successivo incontro tra i due è un manoscritto per molti versi sconcertante. Si tratta di un ampio segmento delle "Memorie riservate" di Giacomo Rumor, padre di Paolo ed esponente di punta della DC del dopoguerra. Al centro del memoriale vi è la collaborazione tra Rumor senior (fiduciario di monsignor Montini, futuro papa Paolo VI) e Maurice Schumann, insigne statista francese all'epoca del Trattato di Roma (1957), cioè del primo concreto passo verso l'Unione Europea. Dalle pieghe di questa sinergia emergono confidenze inquietanti: dietro al lavoro diplomatico che porta al Trattato sembrano nascondersi alcune centrali occulte, portatrici di una loro idea di Europa, con sensibili interferenze non solo della Cia e del Vaticano, ma anche di misteriosi, antichissimi circoli esoterici... Il tutto in una nuova edizione arricchita e ampliata.
“Il dado e la mappa di vetro” (seconda edizione ©2012-2020) - Quando l’anziano Sir Blick fa riavviare la macchina Enigma per decifrare un messaggio che il protagonista di questo romanzo gli recapita personalmente, portandoglielo tra le austere mura del Bletchley Park Museum, pensa trattarsi di una delle solite comunicazioni che i sottomarini U-Boot scambiavano con i comandi nazisti durante la seconda guerra mondiale. Non è così: quelle parole portano molto più lontano, là dove è stato nascosto il destino del mondo. Il cerchio si chiude. Mentre riaffiorano eventi antichissimi, in una sorta di ping-pong tra l’America Latina, l’Europa e l’Asia, si intrecciano vicende del tutto impermeabili ai fatti e ai secoli trascorsi e che anzi acquistano proprio per questo un significato importante: tutto è rimasto così nascosto e indecifrato fino a oggi, perché solo adesso chi vuole può capire… Lasciati abbracciare dall'avventura, dall'amicizia e dall'amore. “Il dado e la mappa di vetro” è il biglietto per un viaggio emozionante e se deciderai di intraprenderlo ti porterà in uno dei più bei “posti” del mondo: la tua anima romantica.
Questo libro si propone di riportare alla luce l’antica scienza astrogeodetica che guidava gli antichi nella scelta dei siti sacri, ma anche delle divinità e dei culti da praticare in una certa epoca e in certi luoghi particolari. Nella prima parte vediamo in che modo tramite il loro azimut di levata e tramonto in un certo luogo e i relativi angoli orari le stelle formano (nelle varie fasi del loro ciclo precessionale) alcune figure geometriche che possono essere riconosciute nel cielo, e che hanno sempre come base il triangolo. Tutto questo apre anche nuove prospettive di studio per l’Archeoastronomia. Nella seconda parte, proseguendo nello studio di questa astrogeodesia, vediamo come ...
Socrates, Plato’s master, taught his disciple the very art of Maieutics, which Plato later knew how to use to best effect in his philosophical dialogues. Few people nowadays tend to remember that maieutiké in ancient Greek literally means “midwifery”. Indeed, this method, in Socrates’ intentions, was intended to embody an action similar to that of the midwife. That’s why he did not pretend to teach anything, let alone put truths into people’s minds. He meant, if anything, to lead people to bring forth truths out of their minds. He did not launch redemptive programs and did not pretend to drag along hordes of followers, for he was aware that Knowledge can only emerge from deep wi...
Nel Settembre del 2015, in Arabia Saudita, nei sotterranei della Grande Moschea della Mecca, una squadra di archeologi ha fatto una clamorosa scoperta alla quale è seguita un’impressionante strage di pellegrini, causata da un’energia misteriosa e inesplicabile. Da quel momento, una catena di eventi straordinari ha interessato il nostro mondo, la politica internazionale, la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa russa. Eventi passati sotto silenzio sui media mainstream e sistematicamente censurati sulle principali piattaforme internet e sui social media. Eventi che, partendo dalla penisola arabica, hanno coinvolto la Russia e l’Antartide, comportando l’intervento della Marina Militare della Federazione Russa, della Chiesa Ortodossa e del Vaticano, per mettere in sicurezza nel continente antartico uno dei più straordinari “oggetti di potere” che la storia abbia mai conosciuto. Un “oggetto” molto probabilmente non proveniente dal nostro mondo, ma che del nostro mondo, qualora fosse caduto in mani sbagliate, avrebbe senz’altro potuto provocare la distruzione. Una storia vera, giudicata troppo pericolosa per essere raccontata.
In September 2015, in Saudi Arabia, in the basement of the Great Mosque of Mecca, a team of archaeologists made a sensational discovery which was followed by an impressive massacre of pilgrims, caused by a mysterious and inexplicable energy. Since that moment, a chain of extraordinary events has affected our world, international politics, the Catholic Church and the Russian Orthodox Church. Events passed under silence in the mainstream media and systematically censored on the main internet platforms and social media. Events which, starting from the Arabian Peninsula, involved Russia and Antarctica, involving the intervention of the Navy of the Russian Federation, the Orthodox Church and the Vatican, to secure in the Antarctic continent one of the most extraordinary "objects of power" that history has ever known. An "object" most likely not coming from our world, but which, if it had fallen into the wrong hands, could certainly have caused the destruction of our planet. A true story, deemed too dangerous to be told.
Abu Al-Abbas Abdallah Ibn Harun Al-Rashid, meglio noto come Al Ma’mun, settimo Califfo della dinastia Abbaside, viene ricordato per essere stato il primo uomo, dopo millenni, ad entrare nella Grande Piramide di Giza, ma fu soprattutto un grandissimo filosofo, uno scienziato, un mecenate delle arti e della cultura e, segretamente, un iniziato di alto grado alla Tradizione eleusino-pitagorica. Il suo operare in favore della Conoscenza dette vita e impulso a un vero e proprio Rinascimento arabo, coincidente con quella che è passata alla storia come l’Epoca d’Oro Islamica, un’era di grande splendore che ebbe tragicamente termine nel 1258, con la conquista mongola di Baghdad, e che non s...
The question of Plato, as the primary and universally known and recognized profane source regarding the mention of Atlantis, its history, its description and its tragic end, necessarily deserves some reflections, considerations and insights, since, in the vast bibliography concerning this argument, the Athenian philosopher is always and punctually called into question, both by supporters of the past existence of the lost continent, and by skeptics, detractors and deniers of its existence. But Plato was certainly not the first ancient author to mention Atlantis. Many others did it before him, although their works have been lost. In ancient Greece and in all the civilizations of the Mediterranean and the Near East no cultured person doubted the real historical existence of the mythical lost continent. Likewise, the memory of a terrible catastrophe that changed the face of our planet, annihilating all previous forms of civilization, has remained imprinted in the collective memory, in the myths and legends of all peoples. The historian and essayist Nicola Bizzi, with this new work, sheds new light on one of the greatest secrets of our past.