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A quali Giochi si giocherà nel prossimo futuro? E quando l’atleta finirà per cedere il ruolo da protagonista allo spettatore? Il piano del Cio per il lancio dei prossimi Giochi di E-Sports (videogames) apre scenari sul rapporto tra reale e virtuale, frutto di un processo di mutazione genetica iniziato dagli anni Settanta. Alla vigilia di Parigi 2024, “Giochi mutanti” ripercorre l’evoluzione della specie olimpica attraverso le prime volte di nuovi sport, i cambiamenti nella gestione politico-economica dell’evento e storie esemplari di discipline sui generis figlie dei tempi. Dalla corsa con i calessi all’apparizione della motonautica, dall’esordio di sport poi diventati ultra popolari ai voli in aliante, dall’esordio del bowling alle sfide di poesia, questo viaggio nel pianeta a cinque cerchi verso un futuro spesso già passato, segue l’andamento che ha portato al superamento del paradigma olimpico, nella sua versione decoubertiana. Ed è sempre più evidente come sia la fruibilità dello spettatore il vero artefice del successo.
Tokyo, il Giappone, l'Olimpiade più difficile, voluta, osteggiata, controversa, desiderata. Eccola, la sacra fiamma di Olympia, che torna per le strade di Tokyo dopo la suggestiva ed emozionante edizione del 1964. E quel bagliore prova a rischiarare un mondo trascinato dalla pandemia in uno degli abissi più profondi. Un'oscurità che ha inghiottito il senso stesso dei Giochi, di questi Giochi nipponici. E allora "Tokyo Story" è principalmente un atto d'amore: nei confronti dello sport, di quei cinque cerchi olimpici, di un Paese che è un cuore pulsante dello sport mondiale, e della sua capitale, luogo emblematico e catalizzatore della passione sportiva di ognuno di noi, come scoprirete sfogliando questo libro. "Per lasciare, passo dopo passo, un'altra orma nella Storia.
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Il primo fu Nino Bibbia, italiano di Svizzera, buttandosi a testa in giù sulla pista di skeleton di St. Moritz nel 1948; le ultime tre, a PyeongChang, nel 2018, sono state Arianna Fontana, Michela Moioli e Sofia Goggia. Sono quaranta le storie d’oro azzurre delle Olimpiadi del ghiaccio e della neve. Zeno Colò, Franco Nones, Eugenio Monti, Gustav Thöni, Piero Gros, Paola Magoni, Deborah Compagnoni, Alberto Tomba, Armin Zöggeler, Giuliano Razzoli fino ai grandi del fondo, Stefania Belmondo, Manuela e Giorgio Di Centa. Tante le vicende, i segreti, gli episodi inediti che questo libro narra e ripercorre, dando nuova voce ai campioni azzurri degli sport invernali, dando vita a “un grande viaggio attraverso la storia dei Giochi” (Giovanni Bruno) e “nella memoria degli sport della neve e del ghiaccio” (Flavio Roda). “Nelle icone leggendarie del ghiaccio azzurro riconosciamo i valori più autentici dello sport e della vita: professionisti esemplari e persone semplici”. (Andrea Gios) “L’esperienza olimpica ti rimane sotto la pelle per tutta la vita. Da atleta è magica, da tecnico unica”. (Marco Albarello)
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