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Il volume intende prefigurare le possibili declinazioni di una “leadership intelligente” nel non profit tradizionale, alla luce delle dinamiche evolutive cui quest’ultimo è stato recentemente sottoposto e sulla scorta degli attuali – reiterati – tentativi di professionalizzazione del volontariato. In tale ottica, il volume coglie prioritariamente le caratteristiche identificative della leadership vs il “management”, ripercorrendo la letteratura esistente ed approcciando il tema all’interno del dibattito sul terzo settore.
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La dicotomia tra sapere e sapienza, presente fin dai primordi nella speculazione, ritorna prepotentemente alla ribalta nell’attuale contesto, assumendo spesso una connotazione fortemente interdisciplinare. I contributi accolti nel volume rappresentano, nella loro eterogeneità (che spazia dall’ambito filosofico a quello giuridico, a quello sociologico e a quello del linguaggio espressivo) un momento di riflessione odierna sulla dicotomia sopra indicata, in cui l’approccio sincronico si alterna a quello diacronico e in cui alla prospettiva analitico-ricognitiva si accompagna quella ermenuetico-interpretativa.
Il volume analizza il ruolo svolto dalle politiche programmatiche di Welfare. Per l’Autore superamento dei limiti e delle contraddizioni implicite nelle concezioni tradizionali è possibile attraverso la realizzazione di una “svolta ontologica”, che porti a considerare la condizione anziana come sinergica ad un vero e proprio “sistema di valori” fino ad arrivare a considerarla essa stessa come “valore”. La dimensione dell’anziano viene così caratterizzata dal recupero e dalla valorizzazione degli elementi, sia di scenario che di contesto solidale con l’emergere ed il porsi prepotentemente alla ribalta di uno “specifico senile di secondo livello”.
Nel 1940, Martin Heidegger tenne un celebre ciclo di lezioni che, destinate a sfociare nel monumentale studio su Nietzsche, vennero pubblicate con l’evocativo titolo di Der europäische Nihilismus, Il nichilismo europeo. Sulla scorta di un Nietzsche riletto in chiave ontologica, Heidegger individuava nel nichilismo l’ombra segreta dell’avventura storica dell’Europa Né Heidegger, né Nietzsche, forse, avrebbero potuto immaginare che il nichilismo europeo si istituzionalizzasse e assumesse la forma di quella civilissima barbarie che si presenta oggi con il nome seducente di Unione Europea.
Il volume, dopo aver indicato in sintesi i principali elementi caratterizzanti la definizione di “programmazione“ ed il ruolo da essa svolto nel contesto del management aziendale, approfondisce l’analisi delle varie scansioni attuative della programmazione stessa, prendendo come punto di riferimento specifico l’ambito della formazione. Nello specifico, viene analizzato – attraverso un approccio al tempo stesso conoscitivo e metodologico (contenuti – strumenti - “logiche” di processo) – il momento dell’analisi della situazione di partenza sviluppata sia in termini descrittivi che valutativi. Successivamente viene presentato in dettaglio il momento della risposta ai problemi messi in luce dalle emergenze di cui al punto sopra indicato, individuando le scansioni attuative della risposta stessa segmentabile configurativamente nelle fasi della progettazione strategica, della progettazione organizzativa e della progettazione realizzativa. A conclusione del volume viene posta attenzione alla fase della valutazione dei risultati sottolineandone sia la significatività in ordine alla conclusione del processo programmatorio sia indicandone la triplice segmentazione.