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Nel 1962 Giuliana Riccioni riportava alla luce il complesso romano delle tre domus nell'area dell'ex Vescovado nel centro di Rimini. In quella situazione di emergenza (l'edificio, bombardato nella Seconda guerra mondiale, sarebbe stato demolito e sostituito da un condominio) le uniche notizie sugli scavi vennero da informazioni sintetiche e da un'unica, ma esauriente, relazione preliminare della Riccioni. L'edizione completa è stata quindi affidata alla cura di Luisa Mazzeo Saracino, che riprende le notizie dell'epoca, integrandole con nuovi importanti ricerche: esame delle strutture architettoniche, rielaborazione di appunti e misurazioni del sito, disegni dei mosaici, revisione dei dati di archivio e delle foto, e infine analisi archeometriche dei materiali più rappresentativi. Con il supporto di un imponente apparato grafico e fotografico, il volume apre nuove prospettive sugli aspetti produttivi, commerciali e quotidiani di Ariminum, grazie all'estremo rigore scientifico della ricerca. Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Dipartimento di Archeologia - Studi e Scavi 21
In the last twenty years scholarship on late antique and early medieval Ravenna has resulted in a certain number of publications mainly focused on the fields of architecture, mosaics and archaeology. On the contrary, much less attention has been paid on labour – both manual and intellectual – as well as the structure of production and objects derived from manufacturing activities, despite the fact that Ravenna is the place which preserves the highest number of historical evidence among all centres of the late Roman Mediterranean. Its cultural heritage is vast and composite, ranging from papyri to inscriptions, from ivories to marbles, as well as luxury objects, pottery, and coins. Starting from concrete typologies of hand-manufactured goods existing in the Ravennate milieu, the book aims at exploring the multifaceted traditions of late antique and early Byzantine handicraft from the fourth to the eighth century AD. Its perspective is to pay attention more on patronage, social taste, acculturation, workers and the economic industry of production which supported the demand, circulation and distribution of artefacts, than on the artistic evaluation of the objects themselves.
Dedicated to the late Sara Santoro, an archaeologist and multifaceted scholar who worked actively in Italy, France and Albania, this volume is divided into Six sections, considering topics that include iconography and philology; Adriatic studies; field research; valorisation and planning in cultural heritage; 'minor' settlements; and more.
Akten/Kongressbericht - Geologie - Keramik/Ton.
Il catalogo presenta la mostra dei reperti caratterizzatisi come contesto di riferimento per la nascita dell’insediamento romano dal quale nascerà l’attuale cittadina di Cattolica (RN). Si tratta di un importante scarico di reperti ceramici (III sec. a. C.) all’interno di un vascone collegato con un antico impianto artigianale. Tale conformazione apre uno squarcio sulla vita di un piccolo insediamento di immigrati romani lungo un itinerario marittimo che collegava Sena Gallica ad Ariminum, prima della costruzione della Flaminia. La mostra ha qunidi permesso di fare ulteriormente luce su un periodo storico fondamentale per lo sviluppo di tutta la Gallia Cispadana.
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Atti del convegno internazionale (Roma 2010) Gli obiettivi del Convegno hanno riguardato l’aggiornamento sulle numerose e importanti scoperte degli ultimi anni e la riflessione sui principali problemi ancora aperti tra i quali la cronologia e le forme della presenza celtica nella Penisola, l'identificazione delle tracce archeologiche di questa presenza, il rapporto con le popolazioni etrusche e italiche, l’elaborazione di una cronologia sufficientemente articolata e correlabile con quella transalpina.
At head of title: Universita degli studi di Ferrara; Provincia di Ferrara, Comune di Ferrara; Ministero per i beni culturali e ambientali, Soprintendenza archeologica dell'Emili-Romagana.
This volume presents a coherent collection of papers presented at an International Workshop (held in Ravenna, 13-14 May 2019) which focussed on the transition between Italic culture and Romanised society in the central Adriatic area – the regions ager Gallicus and Picenum under Roman dominance – from the fourth to the second centuries BCE.