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Optical Payloads for Space Missions is a comprehensive collection of optical spacecraft payloads with contributions by leading international rocket-scientists and instrument builders. Covers various applications, including earth observation, communications, navigation, weather, and science satellites and deep space exploration Each chapter covers one or more specific optical payload Contains a review chapter which provides readers with an overview on the background, current status, trends, and future prospects of the optical payloads Provides information on the principles of the optical spacecraft payloads, missions’ background, motivation and challenges, as well as the scientific returns, benefits and applications
This is the first book in the English language to offer an analysis of a conflict that, in so many ways, raised the curtain on the Great War. In September 1911, Italy declared war on the once mighty, transcontinental Ottoman Empire _ but it was an Empire in decline. The ambitious Italy decided to add to her growing African empire by attacking Ottoman-ruled Tripolitania (Libya). The Italian action began the rapid fall of the Ottoman Empire, which would end with its disintegration at the end of the First World War. The day after Ottoman Turkey made peace with Italy in October 1912, the Balkan League attacked in the First Balkan War. The Italo-Ottoman War, as a prelude to the unprecedented host...
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Il volume presenta i risultati di una ricerca su impiegati e quadri nelle grandi imprese del settore metalmeccanico – al centro FCA e Leonardo – condotta secondo una metodologia di ricerca partecipata. Obiettivo dell’indagine è stato l’analisi dei cambiamenti nella professionalità, nell’organizzazione, nella qualità del lavoro e nel rapporto con il sindacato avvenuti negli ultimi anni nelle grandi aree impiegatizie (amministrative, commerciali, di ricerca e sviluppo, di supporto alla produzione), a fronte del progressivo venir meno di una identità professionale e sociale omogenea del mondo impiegatizio e dell’impatto crescente delle nuove tecnologie 4.0. La ricerca è stata condotta con metodi di ricerca qualitativa (interviste e focus) e quantitativa (una survey ai lavoratori) e ha visto momenti di discussione e di confronto tra i ricercatori, gli attori sociali delle imprese coinvolte (sindacalisti e managers) e un gruppo di studiosi che hanno accompagnato tutto il percorso.
La manifattura della lana, insieme al grande commercio e alla finanza internazionale, fu uno dei settori trainanti della Firenze bassomedievale. Il Cinquecento è stato solo sfiorato dagli studi storico-economici, specialmente riguardo l’organizzazione della produzione o del lavoro, forse perché considerato tradizionalmente il secolo della decadenza. Ricerche più recenti hanno invece evidenziato la necessità di ripensare queste conclusioni, dimostrando come il comparto tessile rappresenti un buon punto di osservazione per approfondire le criticità e valutare le prospettive dell’economia della città del Giglio nel Sedicesimo secolo. Affiancando all’analisi di un case study le rielaborazioni critiche di quanto la letteratura offre sui temi di ordine più generale, il libro presenta una visione di lungo periodo del processo di ascesa e declino dell’Arte della Lana di Firenze, reinterpretandola alla luce di nuovi scavi archivistici.
Siamo entrati nell’era digitale: dispositivi computazionali sempre più potenti sono inseriti dappertutto e generano volumi crescenti di informazioni. La digitalizzazione di processi e prodotti implica la combinazione di conoscenze differenti: strutturate, non strutturate, testuali, visive, sonore. Emergono cambiamenti profondi ed estesi: dall’ideazione di un bene o un servizio alla diffusione sui mercati e alle interazioni con i consumatori. Le relazioni tra mondo fisico e virtuale saranno fonte di continue innovazioni grazie alla pervasività di agenti artificiali dotati di capacità prossime a quelle umane: apprendimento, adattabilità, abilità previsionali. È l’‘universo fisico-digitale’, che richiede nuovi strumenti di conoscenza ed innovative strategie decisionali.
Come potrà configurarsi il lavoro in futuro? Quali nuove realtà e valori emergeranno in seguito alle trasformazioni della Quarta Rivoluzione industriale? Quanto la partecipazione dei lavoratori risulterà decisiva per il successo delle organizzazioni? Il libro propone esperienze concrete di partecipazione ‘creativa’ di lavoratori e manager all’interno di aziende impegnate a sviluppare un’organizzazione intelligente. Nella prima parte del libro parlano operai, impiegati o dirigenti che possono avere anche ruoli negoziali in ordine alla contrattazione sindacale, ma che sono soprattutto impegnati affinché tutto funzioni, offrendo opportunità in grado di rigenerare i processi e valorizzare i lavoratori. Nella seconda parte sono contenute riflessioni e proposte su come le esperienze di partecipazione possono sollecitare il mondo accademico, le relazioni sindacali, le politiche e il sistema legislativo ad approfondire e tener conto dei nuovi bisogni del lavoro, al fine di costruire un circolo virtuoso che supporti imprese e lavoratori, direzione e partecipazione nelle sfide complesse poste dall’innovazione e dal mondo competitivo della produzione.
Le ricerche del presente volume si fondano sul nesso tra lavoro e Quarta Rivoluzione industriale. Su questo piano le domande sono numerose. Qual è la natura del lavoro 4.0? Qual è il rapporto tra rivoluzione tecnologica e occupazione? Quali sono i diritti del lavoro nell’epoca dei nuovi modelli di business? L’innovazione può essere implementata senza il superamento della subalternità novecentesca e l’approdo a nuove forme di libertà e responsabilità del lavoro? La digitalizzazione e le nuove forme di organizzazione dell’impresa mutano i rapporti di lavoro e favoriscono nuove forme di collaborazione e di conflitto? La formazione, la qualità e la libertà nel lavoro sono più im...
Il volume, cui hanno collaborato ben trentaquattro studiosi ed esponenti sindacali, ha un duplice scopo: riproporre, nell’attuale fase di trasformazioni sociali e incertezze teoriche, le analisi e le tesi sul significato umano e politico del lavoro contenute nel principale libro di Bruno Trentin, La città del lavoro (II ed., Firenze University Press, 2014); e, nella convinzione che le pagine composte nel 1997 da uno dei massimi esponenti della storia della Cgil rappresentino un ‘classico’ del pensiero politico-sociale del Novecento, promuovere una riflessione che ne saggi la fecondità e attualità al fine di un approfondimento dei processi che hanno aperto il XXI secolo. Il risultato che emerge, per molti versi sorprendente, è la straordinaria ricchezza e capacità di indirizzo politico e sindacale del progetto di Trentin.
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