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Directory of foreign diplomatic officers in Washington.
Examining the accuracy of predictions and perceptions about a possible military threat from the Southern Mediterranean world, this book assesses the impact of such a threat on NATO's political and military posture and the Alliance's key options for dealing with the problem.
Why do contemporary art curators define their work as ethnography? How can curation illuminate the practice of contemporary anthropology? Does anthropology risk disappearing as a specific discipline within the general model of the curatorial? The Anthropologist as Curator collects together the research of international scholars working at the intersection of anthropology and contemporary art in order to explore these questions. The essays in the book challenge what it means to do ethnographic work, as well as the very definition of the discipline of anthropology in confrontation with the model of the curatorial. The contributors examine these ideas from a variety of angles, and the book incl...
None
Scholars have traditionally viewed the Italian Renaissance artist as a gifted, but poorly educated craftsman whose complex and demanding works were created with the assistance of a more educated advisor. These assumptions are, in part, based on research that has focused primarily on the artist's social rank and workshop training. In this volume, Angela Dressen explores the range of educational opportunities that were available to the Italian Renaissance artist. Considering artistic formation within the history of education, Dressen focuses on the training of highly skilled, average artists, revealing a general level of learning that was much more substantial than has been assumed. She emphasizes the role of mediators who had a particular interest in augmenting artists' knowledge, and highlights how artists used Latin and vernacular texts to gain additional knowledge that they avidly sought. Dressen's volume brings new insights into a topic at the intersection of early modern intellectual, educational, and art history.
Catalogo della mostra personale di Carlo Nannicola, con la cura di Maurizio Coccia, presso il Museolaboratorio - ex manifattura tabacchi di Città Sant'Angelo - Pescara - Giugno 2018
Gli studi sul paesaggio agrario di Emilio Sereni restano tuttora di grande attualità. La storia dei territori, nel loro intrinseco rapporto tra uomo e natura, è la storia del suolo modellato dal lavoro dei contadini, delle trasformazioni fondiarie, degli ordinamenti colturali, degli insediamenti e delle infrastrutture, ma anche dei rapporti di produzione, con esiti che si caricano di valenze sociali, culturali e visive. I contributi qui presenti raccolgono l’eredità di Emilio Sereni e dimostrano l’attualità della sua lezione, la robustezza delle sue argomentazioni e il fascino che il mondo delle campagne non smette di esercitare. Riprendere oggi a studiare Emilio Sereni ha un significato forte, che richiama i valori dell’antifascismo, della resistenza e le lotte per la giustizia sociale.
In Italia l’alleanza tra l’architettura e una natura plasmata dall’agricoltura ha prodotto un ordine che nei secoli ha determinato la “bellezza” dei paesaggi. Ma negli ultimi 50 anni la sottocultura imperante prodotta da una progressiva banalizzazione degli insegnamenti del Movimento Moderno ha corrotto questa armonia. In memoria di Paolo Portoghesi, recentemente scomparso, e della sua “Strada Novissima” (Biennale 1980), che divenne il manifesto dell’Architettura Post-Moderna, il volume, attraverso una rassegna di esperienze progettuali contemporanee, intende riproporre l’attenzione agli assunti portoghesiani: superare la separazione, creata dal Movimento Moderno, tra nuova e antica tradizione per concepire un’unica tradizione dalla quale attingere forme, esperienze e metodi, nell’intento di recuperare un linguaggio architettonico accessibile a tutti, e da tutti condiviso, attraverso l’interpretazione degli archetipi, patrimonio della memoria collettiva.
Il convegno nazionale “La Critica oggi”, promosso e voluto dall’Accademia Nazionale di San Luca in collaborazione con la Triennale di Milano, è l’occasione di un confronto concreto sul ruolo della critica nei vari ambiti culturali: arte, architettura, letteratura, media, design, cinema, musica, teatro, moda e fotografia. È articolato in due sessioni, ciascuna composta da una giornata – la prima a Roma, nella sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, la seconda alla Triennale di Milano – in cui sono stati invitati ad intervenire storici, architetti, filosofi, scrittori, critici d’arte, artisti, curatori di eventi, sociologi, per discutere e approfondire un concetto della critica che è in continua metamorfosi. Il convegno pone le basi su una serie di riflessioni di studiosi italiani e stranieri che sono state raccolte anticipatamente in un volume, un documento completamente inedito sulla critica contemporanea che contribuisce, non solo fare il punto della situazione attuale, ma soprattutto ne fa ripartire la discussione e ne ridefinisce il concetto.