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Otto racconti, uno per classe, tutti corredati da disegni che aiutano la narrazione, otto racconti che hanno uno scopo: quello di salvare il mondo. Vi sembra troppo ambizioso? Credete sia soltanto un’utopia infantile? Beh, leggete queste otto storie e poi riparliamone…I bambini, lo capirete leggendoli, ci hanno voluto lanciare un messaggio comune a tutti noi, noi che abitiamo il mondo degli adulti e che non abbiamo compreso forse appieno quello che David Brower aveva scritto già tanti anni fa: «Non ereditiamo la Terra dai nostri padri: la prendiamo in prestito dai nostri figli».
The Brandenburg Concertos represent a pinnacle in the history of the Baroque concerto. This analysis places the concertos in their historical context, investigates their sources, traces their origins and discusses the changing traditions of performance.
Il 9 maggio 1997 Marta Russo, viene assassinata mentre passeggia con una sua amica dentro l’Università La Sapienza di Roma. Inizialmente si crede sia l’opera di un folle, poi però testimonianze e perizie inchiodano due giovani assistenti della Facoltà di Filosofia del Diritto: Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro. Questo libro, a distanza di più di vent’anni, ripercorre la vicenda giudiziaria che ha portato all’arresto di Ferraro e Scattone, svelando molti particolari inediti di quello che rimane un enigma perché, come scrive Sandro Provvisionato nella sua prefazione “per Marta Russo non è stata fatta giustizia”.
Il 22 febbraio 2000 Francesca Moretti, giovane sociologa marchigiana che vive a Roma nel quartiere di San Lorenzo, arriva in codice rosso al pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni. Ogni tentativo di rianimarla risulta inutile, la ragazza muore poche ore dopo. Com’è morta Francesca? Tutti pensano subito ad uno choc da farmaci, poi però, dopo cinque mesi arriva la risposta dall’Istituto di Medicina Legale: Francesca è morta per avvelenamento da cianuro. Com’è stato possibile? Chi ha somministrato il cianuro a Francesca? Chi poteva volere la morte di una ragazza modello, impegnata nel sociale, circondata da persone che le volevano bene? Ma soprattutto: Francesca è stata davvero uccisa?
Premessa: Raccontare storie. Ecco quello che dalla notte dei tempi l’uomo ha sempre fatto. Per evocare pericoli, per distinguersi dagli altri esseri viventi e per lasciare una traccia di sé, o semplicemente per divertimento. E i bambini, credetemi, ancora lo fanno. Sono rimasti loro ad avere ancora tanta voglia di raccontare storie. Per accendersi di fantasia. Per allenare la fantasia. Questo ho avuto la fortuna di realizzare insieme a loro: fantasticare di viaggi, di incontri, di amici vicini e lontani, di congegni ecologici e miracolosi. È bastato guidarli senza guida, immaginare e condividere per lasciarli scrivere questi quattro racconti pieni di vita. E di amore. DETTO FATTO. Questa la scorciatoia che abbiamo usato per viaggiare da un capo all’altro del gioco, il nostro codice segreto per ridere di noi e di voi. Buona lettura a tutti, a ognuno l’emozione della magia. (Mauro Valentini)
Roma, 7 maggio 1983. Un sabato pomeriggio come tanti. Mirella Gregori, 15 anni appena, è in casa con i suoi genitori. Il suono del citofono, Mirella risponde, parla pochi secondi e poi dice alla mamma che la sta aspettando un amico. Scende le scale e non farà più ritorno. Tutte le ricerche da quel momento non porteranno a nulla e l’angoscia per quella scomparsa accompagnerà per sempre la famiglia Gregori. Il racconto di questo percorso infinito e doloroso diventa in questo libro il romanzo di una famiglia sospesa e di una vita interrotta da una mano criminale. Ma è anche la cronaca di un ricatto contro una famiglia semplice che ha dovuto subire un macabro rituale disseminato di indizi...
“Questo libro arriva dopo anni, mesi e giorni difficili. Arriva in concomitanza con lo scoppio di una guerra che ha smarrito tutti, figuriamoci i bambini. Insieme al corpo docenti che tanto si è prodigato per la riuscita di questo volume, ho cercato di raccontare la solidarietà e la ricerca del bello attraverso queste dieci storie divertenti, strampalate ma scritte e disegnate con tanta passione. Sono loro i protagonisti del nostro presente e del nostro futuro. A loro ho chiesto e ottenuto mille parole in libertà e in pace.”
Il12Aprile1994vienetrovatamortaaRomaAntonellaDiVerolidi47anni,affermataconsulentedellavorochevivevasolanelprestigiosoquartiereTalenti,uccisaconduecolpidipistolaepoichiusainunarmadiosigillatocondellacolla.Unomicidioconmoltipossibilimoventimaconunsoloaccusato,unuomocheavevaavutounarelazioneconladonnaechefuprocessatoeassoltointregradidigiudizioeinunitergiudiziariolungo7anni.MachedonnaeraAntonellaechipotevaodiarlaalpuntodiucciderlacontantadeterminazioneeinquelmodocosìcrudele?Cosaèaccadutodopoquegliultimi40passipercorsidallavittimadalgarageallaportadelsuoappartamentodacuinonusciràpiùviva?Qualimisteriancorasononascosti?MauroValentini,conquestolibroinchiesta,ripercorreletappediunastoriadicronacachehaappassionatol'opinionepubblicaecheigiornalibattezzaronocome"ilcasodelladonnanell'armadio".
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE, IMPOSIZIONE E MENZOGNA. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!