You may have to Search all our reviewed books and magazines, click the sign up button below to create a free account.
E' trascorso più di mezzo secolo dal termine del secondo conflitto mondiale, ma i suoi orrori sono sempre vivi nel ricordo di coloro che, attori coatti di un’immane tragedia, li patirono. Nel dopoguerra, anno dopo anno, sono uscite sempre più numerose le pubblicazioni (libri-documento, memoriali, storie romanzate, ecc.) che in molteplici modi attestano la partecipazione, diretta o indiretta, dei loro autori nella storia recente. Io ritengo giusto ed educativo che, al di fuori e a completamento dei testi prettamente storici scritti dagli specialisti, la tematica della guerra sia stata e sia tuttora così ampiamente divulgata. Ben venga perciò quest’altro libro di guerra - o piuttosto d...
Una storia vera. Il racconto di una conquista importante, quella dell’indipendenza dal vizio del fumo. Esempi e mezzi per risolvere un problema che fin dal lontano passato è stato, per il protagonista della vicenda, motivo di afflizione e di disperazione. Aiutato da un’improvvisa reazione egli, in un momento eccezionale, troverà le basi per una spietata lotta contro se stesso nella quale assumeranno molta importanza le testimonianze attinte dal passato.
Chi è, in generale, uno scrittore? Chi può essere effettivamente definito tale? Quale caratteristica deve avere l’uomo-scrittore per essere valevole in ciò che fa? Che nesso esiste tra la frustrazione e la scrittura? E cos’è questa frustrazione? E, infine, cosa realmente la scrittura? In questa breve trattazione cercheremo - in base a quella che è la nostra opinione - di rispondere a queste ed altre domande, al fine di darci un’idea sull’arte dello scrivere in generale e sull’umano ‘sentimento’ della frustrazione.
“In All the Breaths I’ve Taken From You” is the story of William O'Neill, a poor boy of low class origin, born in Louisiana, the Deep South of America. His adolescence is marked by the economic crisis and the Great Depression of 1929. William grows up in the poverty-stricken streets of New Orleans, where jazz and blues are the soundtrack of his youth . When President Roosevelt decides to go to war and mobilizes young Americans, William is assigned to the 116° Infantry Regiment. They land on Omaha Beach and he is shot in the chest, finding himself the only survivor in a sea of mutilated bodies. He will be found and rescued by a French farmer, Maurice Montreau, and led to his farm, Grandcamp-Maisy. This book, far from being just a war novel, is a profound reflection on the meaning of life, love and friendship, but especially on the strange succession of events brought together by fate; the war and the pursuit for happiness, paradoxically represent for Will, an opportunity of love and redemption for mankind.
Un buon sapore di morte è, a partire dallo splendido titolo, un magistrale esempio di docudramma dove la finzione appare tanto reale quanto la cronaca di un telegiornale qualsiasi. Nell’Italietta di malaffare, dove la corruzione è sempre dietro l’angolo, il paese è il cuore pulsante di ogni scandalo borghese: tutti sanno tutto di tutti, ma nessuno, nell’ipocrisia generale, ha il coraggio di proferire mezza parola. La parola d’ordine è «verità». C’è chi la cerca e chi la nasconde. Il romanzo ricorda, sotto tanti aspetti, il cinema d’impegno civile italiano degli anni settanta, quello dei Rosi, dei Petri e dei Vancini. In un certo senso si può tirare in ballo Sciascia. E’ tutto documentato, preciso, cristallino. Sotto il sole del centro Italia un inghippo di quelli che fanno tremare i flaccidi lacchè in poltrona. Brucia come una grattugia sulla pelle nuda.
La vita del piccolo Angelo è scovolta dalla prematura morte della madre. A soli 7 anni dovrà, per colpa di un padre crudele, interrompere bruscamente la sua infanzia e la sua felicità.
Il dolore, la violenza e la disperazione possono spingere chiunque sull'orlo dell'abisso. Oltre l'abisso, il buio, e nel buio un'inevitabile follia. È nel buio che si perdono i protagonisti di “Giustizia”, “Non guardarmi” e “Blackout”, tre storie di violenza, dolore e disperazione. Matt è un giovane condannato a morte. Ha compiuto un terribile delitto di cui si rifiuta di spiegare le ragioni e la sua vita ha da tempo perso ogni senso. Sarah è una donna adulta che si ammala all'improvviso. Gli occhi pieni di pietà di chi la osserva diventano presto un'ossessione terribile, capace persino di far passare in secondo piano la malattia che la affligge. Mike è un padre che ama smis...
Il giovane Mommo, superbo della sua prestanza e della sua intelligenza, è in cerca di rivalsa verso un piccolo sodalizio, snob ed esclusivo, di amici, suoi coetanei, che un tempo lo avevano umiliato negandogli la loro amicizia ed il loro cameratismo. Egli riesce col tempo ad “agganciarli” con il fascino del suo carisma e con la fama dei suoi successi nel rapporto con l’altro sesso. In seno alla società gaudente, dà così avvio al suo piano di annichilimento delle loro personalità e di assoggettamento al suo potere perverso e immorale, irridendo e spregiando l’onore delle loro famiglie e profanando la loro virilità. Durante un incidente, però, al ritorno da una serata in discoteca nel quale periranno nel rogo dell’auto i suoi “amici”, Mommo, anche lui su quella autovettura, vedrà, cosciente, avvicinarsi orrendamente la fine dei suoi giorni incastrato ed immobilizzato tra le lamiere e lambito dalle lingue di fuoco sempre più incombenti e minacciose. Una parte di Mommo morirà per sempre tra quelle fiamme, in quel rogo infernale.
Christabel Page, dopo essersi svegliata da un brutto incubo, si ritrova sul suo letto tutta sudata, mentre fuori è in arrivo una tempesta. È proprio da questo momento però che inizia il vero incubo per la diciassettenne. Assieme alla sua amica Regina si trova costretto ad affrontare delle situazioni anomale all’interno della propria casa che manderanno in crisi tutte le sue certezze.
VIII, in lotta contro gli Aragonesi per il dominio dell’Italia meridionale, assediarono l’imprendibile Tropea alleata con re Ferdinando II d’Aragona. L’assedio durò diversi giorni sino a quando vi fu uno scontro impari e cruento con un drappello di soldati tropeani usciti in avanscoperta dopo essere stati ingannati da una finta ritirata dei Francesi. Quasi tutti i soldati tropeani furono trucidati e i loro corpi giacquero in una gurnèa (che vuol dire pozzanghera) di sangue. Nella prima parte del romanzo “Gurnèa” si inseriscono personaggi realmente vissuti ed altri nati dall’immaginazione dell’autore. La storia narrata, tra fantasia e realtà, è un tentativo per non cancellare l’eroico avvenimento realmente accaduto e conclusosi tragicamente. Nella seconda parte (siamo nel 2095) alcuni personaggi, ‘rinati’ da quella immane tragedia, rivivono e continuano, in un futuro immaginario, una storia d’amore spezzata a testimonianza che solo i grandi sentimenti possono sconfiggere il tempo e lo spazio.