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Strange. Beautiful. Shocking. Surreal. International futurists edition! Guest-edited by Francesco Verso. APEX MAGAZINE is a digital dark science fiction and fantasy genre zine that features award-winning short fiction, essays, and interviews. Established in 2009, our fiction has won several Hugo and Nebula Awards. We publish every other month. Issue 128 contains the following short stories, essays, reviews, and interviews. EDITORIAL From the Sense of Wonder to the Sense of Wander by Francesco Verso ORIGINAL FICTION Soil of Our Home, Storm of Our Lives by Renan Bernardo Robin's Last Song by Nina Munteanu Godmother by Cheryl S. Ntumy The synchronism of touch by Gabriela Damián Miravete Dreamp...
Fantasy painting has a long tradition.It went through a stylistic revolution in the 1980s with the widespread adoption of airbrush as a medium of choice. Now, with the emergence of various computer modeling and rendering applications, fantasy painting is going through another revolution. Digital tools and techniques have made it easier for artists to realize their visions and the images they now create are more vivid, more realistic, and more compelling. A must-have book for anyone working in the area of fantasy art and for anyone who admires the work of fantasy illustrators. "Digital Fantasy Painting Workshop" tackles the genre's three main categories-fantasy; science-fiction; and horror-and employs detailed step-by-step walkthroughs to show exactly how the images are produced. Featuring work from some of the world's leading fantasy artists, the book also explores the "tradigital" movement of mixing traditional and digital skills.
Issue #2 is titled "A NEW DAWN. Contemporary Science Fiction from Greece" and its content is: Hephaestion Christopoulos: Editorial Vasso Christou: Dust and Dreams Hephaestion Christopoulos: Sins of the Mother Hephaestion Christopoulos: Lamarck's Ghost II Antony Paschos: The 13% Rule Kostas Charitos: Emotionarium Christine Malapetsa (Angelsdotter): I Soul You Kristi Yakumaku: Akane and the Host Hunter Dimitra Nikolaidou: A Short History of Science Fiction in Greece Hephaestion Christopoulos: Interview With Nebula Nominee Eugenia Triantafyllou
Science Fiction in Translation: Perspectives on the Global Theory and Practice of Translation focuses on the process of translation and its implications. The volume explores the translation of works of science fiction (SF) from one language to another and the translation of SF tropes, terms, and ideas of SF theory into cultures outside the West. Providing a comprehensive examination of the state of translation into English, the essays consider how representative the body of translated work of SF is from the source language/culture. It also considers the social, political, and economic choices in selecting a work to translate. The book illustrates the dramatic growth both in SF production outside the Anglosphere, the translation of works from other languages into English, and the practice of translating English-language SF into other languages. Altogether, the essays map the theory, practice, and business of SF translation around the world.
Die Sorge um eine durch anthropogene Eingriffe in die Erdsysteme bedrohte Zukunft gehört zu den wichtigsten politischen und gesellschaftlichen Belangen der Gegenwart. Auch für die Geistes- und Kulturwissenschaften stellen diese Fragen große Herausforderungen dar. Die Beiträger*innen bündeln Ansätze in diesem Feld und präsentieren erste literarische Reaktionen auf anthropogene Umweltveränderungen in der neugriechischen Literatur. Damit liefern sie im breiten Diskurs um Ecocriticism zentrale Perspektiven aus Griechenland, die bislang kaum Beachtung fanden.
Storie fantastiche, misteriose o semplicemente belle; un richiamo orientale, quasi un sapore o un’essenza che pervade l’antologia senza mai essere davvero protagonista. Una nuova selezione di racconti curata da Gian Filippo Pizzo, una delle colonne della science-fiction italiana, che declina in modo quasi inconsapevole l’antologia perfettamente in sintonia con la linea editoriale Kipple: mondi dello spazio, luoghi remoti della Terra e realtà mentali si fondono, creando quell’essenza che è la narrativa stessa. Storie basate – o, meglio ancora, immerse – nelle culture orientali, nelle loro discipline o dottrine, dall’induismo allo zen, dal confucianesimo al taoismo, al buddismo. Racconti di Monica Serra, Danilo Arona, Antonino Fazio, Lukha B. Kremo, Irene Drago, Franco Ricciardiello, Stefano Carducci, Alessandro Fambrini, Sandro Battisti e Serena M. Barbacetto.
Il Premio Kipple è conosciuto per la sua propensione verso testi con tematiche sociali ed enigmatiche, caratterizzato da uno stile informale o talvolta ardito. Qui trovate la migliore produzione pervenuta nel 2023, che sfrutta tutte le potenzialità della letteratura fantastica, le tematiche speculative, il sense of wonder, le riflessioni sociali e la creatività, coniugate con uno stile lirico e maturo. Sono sette storie, sette perle narrative, distinte per un’idea folgorante o una tematica limite. Difficilmente dimenticherete questi racconti.
Svegliarsi e trovarsi immersi in un sogno lucido dà potenza interiore, guida la vita onirica su un percorso rivelatore che, a volte, può sfiorare e coinvolgere i grandi miti di un passato misconosciuto. Ma se il sogno fosse l'ennesima incapsulatura dimensionale volta verso l'arcaico passato mitizzato, pensereste di aver scatenato forze demoniache oppure decidereste che è il caso di affondare ancora un po' negli abissi onirici?
I migliori racconti brevi e brevissimi di Sandro Battisti, vincitore del Premio Urania 2014, in un’unica edizione dove vengono esplorati tutti i capisaldi della sua prosa, innovativa e sferzante e in grado di illuminare il futuro connesso della postumanità con le energie psichiche invisibili, da sempre presenti nella storia antropica. Una immersione nel futuro interiore e oscuro, corrosivo e acido dove divenire disincarnati è molto più di un’eventualità: un’opportunità. Squarci di un futuro che appare connesso, dove le suggestioni personali sono il tappeto umorale sempre sull’orlo di una trascendenza mai annunciata, ma effettiva; i personaggi racchiusi da questa raccolta di racconti di Battisti si muovono sempre in uno stato trasognato, dove la realtà non è mai davvero ciò che appare, dove dietro ogni curva si apposta un’entità, un’energia che prelude a un’epifania o a una perdizione, in pochi in grado di percepire. Weird e cibernetica, trascendenza e visioni acide si susseguono in un climax che ha aperto una strada inesplorata dalla SF italiana ed estera.
Le vie della fantascienza sono lastricate di tentativi, d’ibridazioni, di sperimentazioni e immaginazioni oltre la quotidianità, d’introspezioni che i nostri sensi umani vorrebbero costantemente porre all’attenzione. Noi siamo il nostro tempo e i nostri ricordi, le emozioni e i bisogni, le paure e le constatazioni, e mai penseremmo che sia possibile rimanere identici nel futuro già incipiente: abbiamo la sensazione che il tempo ci priverà in parte della nostra identità, ma forse è solo perché non abbiamo abbastanza immaginazione per tuffarcisi dentro. “Bio”, vita, e “Kin”, parentela, come la intende Donna Haraway, cioè un legame allargato tra i viventi, una connessione d’intenti che non è una mera bolla, ma un olobioma che vive d’interazioni delle proprie unità biologiche. Il nuovo “flusso” (la quarta antologia delle serie “NeXT-Stream”) è quindi qualcosa di più verticale, non il ripetitivo scorrere dell’acqua di un fiume, ma una corrente piroclastica d’idee senza alcuna intenzione di essere copia, ma con quella di essere origine di altre idee, proprio come la lava di un vulcano forma nuova roccia.