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The book is composed of several articles that explore complexity in its most varied aspects. The solution of contemporary problems, whatever they may be, requires a multifaceted vision, far beyond the reductionist perspective. The study of complex systems, however, does not have the capacity to offer ready answers to the challenges of humanity. On the contrary, it points to the increase in uncertainty, the need to control variables, and uncertainty. This does not mean, therefore, that we should simply ignore the social, economic, and political phenomena that are all around us. What this book demonstrates is the importance of knowledge being disseminated, and it is imperative that different sciences exchange ideas, theories, and breakthroughs.
La società contemporanea ha posto l’individuo di fronte a mille sfide e al crocevia di altrettante sollecitazioni esistenziali. Accade sempre più spesso di registrare casi in cui il minore vive la sua personale condizione di ribellione, che si fa progressivamente trasgressione e insofferenza, due componenti che si intrecciano in un tessuto esistenziale fatto di mille variabili: psicologiche, sociali e culturali. È il fenomeno della devianza, che tanta attenzione ha riscosso nell’ambito degli studi delle scienze sociali. Tra le sue molteplici manifestazioni, il volume affronta il problema dell’uso di droghe e quello del bullismo, entrambi dilaganti, espressione di un disagio giovanile che deve essere indagato in vista di tutti gli interventi possibili.
Il nostro tempo e con esso la società contemporanea sono sempre più influenzati e quasi plasticamente plasmati dai mezzi di comunicazione di massa. Grazie al portentoso sviluppo della tecnologia, di cui il fenomeno Internet rappresenta il più sofisticato dei prodotti, la comunicazione, nelle forme più diversificate, ha raggiunto livelli mai prima sperimentati. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione, culturale prima di ogni altra cosa, i cui effetti si riverberano in ogni ambito della nostra quotidianità. Ne sono artefici e paladini soprattutto le generazioni più giovani, i cosiddetti nativi digitali. Il fenomeno è complesso e complicato; quasi inafferrabile perché continuamente mutevole nelle forme espressive e cangiante nelle modalità del suo stesso manifestarsi. Per conoscerlo fino in fondo e per scovarne gli aspetti più reconditi, è necessario procedere ad un’indagine a tutto tondo, senza pregiudizi od orientamenti ideologici precostituiti. D’altronde, interrogarsi sugli attuali processi comunicativi, significa soprattutto interrogarsi sulla condizione esistenziale dell’uomo nella post-modernità.
L’opera consente al lettore di approfondire tematiche attuali, correlate in primis alla sicurezza, alla comunicazione e al disagio giovanile, tramite un testo di piana e facile lettura, ricco di spunti bibliografici e con un’impostazione del tutto singolare che mira a dare unitarietà a problematiche spesso narrate in maniera frammentata. La prospettiva dell’uomo delle Istituzioni, del colonnello dei Carabinieri, lascia spesso il passo alla persona attenta a salvaguardare “la visione dell’altro”. Ricca di spunti di riflessione derivanti dalla lunga esperienza sul campo, l’opera non disdegna di fornire adeguati strumenti di rigorosa grammatica sociologica, risultando d’interesse sia per un pubblico adulto di “addetti ai lavori”, sia per lettori decisamente più giovani.
Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno «L’Italia e i processi di globalizzazione», tenutosi il 10 maggio 2013 presso l’Università degli Studi Niccolò Cusano - Telematica Roma. Attraverso una trama trasversale, ma al tempo stesso omogenea, i saggi mirano a porre in evidenza gli sviluppi dei diversi processi di globalizzazione esaminati dalla prospettiva italiana. Una prospettiva che non sempre ha visto il nostro Paese capace di fornire delle adeguate risposte alle relative problematiche economiche, istituzionali, storiche che si sono, nel corso del tempo, presentate. Lungi dal volere fornire delle adeguate risposte definitive, il volume accoglie i contributi di studiosi de...
Direzione e redazione: c/o il Laboratorio Multimediale e di Comparazione Giuridica - via G. Chiabrera, 199 - 00145 Roma - Università degli Studi "Roma Tre". Rivista iscritta presso il Tribunale di Roma, n. 373/2011 del 5 dicembre 2011. Periodico riconosciuto dall'ANVUR quale rivista scientifica per l'Area 12 - Scienze giuridiche ai fini dell'Abilitazione Scientifica Nazionale. Indicizzazioni: cataloghi ACNP, ESSPER e DOGI. La rivista prevede una procedura di revisione per il materiale ricevuto; in particolare, salvo diversamente indicato sul singolo contributo, si attua un procedimento di Peer Review affidato ad un comitato anonimo di referee (double blind review). * * * Direttore responsab...
«Democrazia e Sicurezza – Democracy and Security Review», ideata dal prof. Salvatore Bonfiglio, è nata come periodico scientifico dell’Università degli Studi Roma Tre all’interno del PRIN 2008 «Costituzioni e Sicurezza dello Stato: scenari attuali e linee di tendenza» e proseguito con il PRIN 2010-2011 «Istituzioni democratiche e amministrazioni d’Europa: coesione e innovazione al tempo della crisi economica». La rivista intende approfondire il rapporto tra democrazia e sicurezza: esso, se pur a volte conflittuale, non deve mai negare, a maggior ragione in un ordinamento democratico, i diritti fondamentali della persona.
Il volume esplora le pratiche di consumo mediale delle donne, unendo esperienze diverse come la visione di un reality, la navigazione su Pornhub e il binge-watching su Netflix. L’evoluzione delle fruizioni è ricostruita in relazione ai mutamenti del medium televisivo, che oggi si configura come paesaggio mediale articolato su logiche di flusso e on demand, gestite da broadcaster tradizionali, piattaforme satellitari e servizi Over The Top. Una televisione sempre più fatta da contenuti che si espandono su altri media e su altre piattaforme. Oggetti di ricerca come i generi televisivi, l’offerta mediale per bambine, i contenuti pornografici, considerati spesso periferici rispetto alla cultura, si dimostrano centrali e significativi nella vita quotidiana del pubblico femminile.
Quando l’antropologo sociale Karl Polanyi nel 1944 scrisse La grande trasformazione voleva mettere in guardia le generazioni future dal ripetere gli errori che avevano portato alla catastrofe della Seconda guerra mondiale, primo fra tutti la liberalizzazione dei mercati. Proprio questi errori sono stati invece ripetuti a partire dagli anni Ottanta. Così il “Nuovo ordine mondiale” (New World Order), che il presidente americano George H. W. Bush proclamò nel 1990, si sta tramutando sempre più in un “nuovo disordine mondiale”. Dopo la crisi finanziaria del 2008 si è aperto in Germania un ampio dibattito su come è possibile trasformare la società in maniera alternativa, verso la sostenibilità. I problemi non possono essere risolti con le stesse ricette che li hanno provocati. In questo libro viene presentato un modo diverso di intendere la sostenibilità che mette in rilievo la dimensione sociale e culturale. Sulla base dell’esperienza pratica dell’autore in Germania, vengono mostrate strategie per una trasformazione sostenibile e partecipata che parta da una dimensione locale per “democratizzare la democrazia” e riportare il mercato nella società.
- L’opera, curata da Fernanda Vaglio e Maria Grazia Zecca, analizza il contenzioso familiare in Europa. Le Autrici e gli Autori (docenti universitari, giudici, avvocati, pedagogisti, assistenti sociali ed esperti del settore) si muovono all’interno di: normativa, giurisprudenza e dottrina, nazionali, europee ed internazionali, per guidare il giurista nell’individuazione della corretta normativa da applicare alle controversie familiari in Europa.