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Torino, domenica 8 ottobre 1893. È il giorno della vita per Anna Demichelis, diciott’anni, bellissima, di umili origini. Si sposa con l’“ammiraglio dell’aria” Giuseppe Charbonnet, grande appassionato di aerostatica che ha promesso a tutta la cittadinanza uno spettacolo sensazionale: dopo la cerimonia spiccherà il volo con la moglie a bordo dell’aerostato Stella. Al grido di “Viva gli sposi aeronauti!”, il pallone si alza, diventa sempre più piccolo fino a sparire nel cielo. Sarà un’odissea, tra tempeste, manovre azzardate, un rovinoso atterraggio su una montagna che nessuno conosce. E poi la discesa lungo ghiacciai inondati di sole e minati da invisibili crepacci. Finché – qualcuno sostiene – interverrà una mano celeste a indicare la via. Il filo di questa storia vera, che occupò le cronache dei giornali per settimane, oggi si unisce con quello lasciato dall’autore durante le ricerche nei luoghi più remoti delle Alpi Graie, dove si svolsero i fatti e si condensò il mistero finale. Ne esce un intreccio narrativo fulgido, sorprendente. Il romanzo di chi la montagna l’ha vissuta, scalata e raccontata.
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Il volume richiama l'attenzione sul rapporto tra genere e sport focalizzandosi sui vissuti e le storie di donne diverse che hanno attraversato lo spazio sportivo, conseguendo risultati di particolare rilevanza e significato. Per fare dello sport un luogo aperto, slegato dai pregiudizi. Come raccontare un'altra storia, un altro modo di fare attività sportiva, dove siano finalmente bandite espressioni del tipo «no, tu no, queste non sono cose da femmina»? Come rimuovere, nello sport, gli ostacoli e i condizionamenti legati al genere, all'identità di genere, all'orientamento sessuale, alla provenienza, all'etnia, alla condizione sociale e personale, all'età, alle opinioni, alle abilità? N...
La Vallée d'Aoste, région francophone d'Italie, est située au cœur des plus hauts sommets des Alpes. Du Mont Blanc au Mont Rose sans oublier le bien nommé Grand Paradis, elle permet des courses à ski d'une grande diversité, réparties dans de nombreuses vallées au caractère bien typé. Entre Valais, Piémont, Vanoise et Mont Blanc, la Vallée d'Aoste a su garder sa culture héritée d'une longue histoire et ses traditions d'accueil.
Prima che un trattato, questo libro è il diario di un viaggio esplorativo nel magico mondo degli alberi. Nel quale, a sorprendere, non è l’infinita, peraltro risaputa varietò delle piante. Sorprende e affascina, invece, tutto un mondo sconosciuto ai più, vero e proprio labirinto per non iniziati ai misteri arborei, nel quale Antonio De Bona guida il lettore con mano sicura, l’occhio esperto del forestale e del naturalista, la sapienza di chi di quel labirinto ha sperimentato gli inesplorati recessi; riformulando l’invito ad “ascoltare gli alberi”, perché solo ascoltandoli è possibile ristabilire il patto tra l’uomo e la natura. Ma l’originalità di questo volume risiede nello scenario di curiosità e impatto emotivo dei temi: dendropsicologia e dendroterapia; numerologia legata alle piante; influenza delle piante sui cicli delle nascite; oroscopo degli alberi; rapporto tra gli alberi e i sogni; alberi fausti e alberi infausti, intelligenza delle piante, per concludere con dendrolatria.
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1907 beschloss der Schweizer Alpen Club, die Frauen aus dem Verein auszuschliessen - ein europäischer Sonderfall. Die Alpen, sakraler Ort heroischer Selbstentfaltung, sollten männliches Territorium bleiben. Als 1863 der Schweizer Alpen Club SAC gegründet wurde, dominierten britische Bergsteiger die Szene. Die Schaffung des SAC kam dem Versuch gleich, die Alpen für die Schweiz zurückzuerobern. Die schweizerische Bergwelt wurde schon bald zum Raum, in dem das staatliche Selbstverständnis bestätigt und der bürgerliche Mann inszeniert werden konnte. Frauen hatten in diesem Raum keinen Platz. Als sie 1907 aus dem SAC ausgeschlossen wurden, emanzipierten sie sich und gründeten eine "kleine Schwester", den Schweizer Frauen Alpenclub SFAC.