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A ripensarci vi viene da sorridere. La vostra vita è cambiata. Prima di avere un figlio vi spalmavate il pancione di olio di mandorle, giravate per vetrine osservando graziosi completini da neonato, tagliavate la verdura cruda a julienne per far piacere al vostro compagno. Ora di Julien nella vostra vita ce n'è uno solo, ed è il re dei lemuri nel cartone animato Madagascar. Adesso, per far piacere al vostro compagno, nei giorni buoni buttate sul fuoco 4 salti in padella, altrimenti gli urlate di arrangiarsi con una scatoletta di tonno. Per risparmiare tempo non tagliate più le unghie, le mangiate. Le giornate di shopping sono un lontano ricordo. Fare un figlio è come lanciare nel mondo un amo a forma di punto interrogativo. Bisogna essere preparati, raccomanda qualcuno. Per fortuna e purtroppo, per quanto impegno ci si metta, non lo si è mai abbastanza: né a metterlo al mondo, né ad allevarlo quando sarà nato. Ci si sforza di informarsi, confrontarsi, prendere le misure. Ma, come racconta questa divertente guida pratica, quello che si ha in mente prima non corrisponde mai a quello che succederà dopo.
I fratelli Howard trascorsero sul set tanto tempo quanto nei parchi giochi. Ron recitava la parte di Opie contrapposta a quella di Andy Griffith e, più tardi, quella di Richie Cunningham contrapposta a Henry Winkler, il Fonzie di Happy Days. Clint, invece, fu per anni il protagonista, accanto a un orso bruno, della serie Il tenero Ben. Ma anche l’alieno Balok in Star Trek. In The Boys, i fratelli Howard raccontano la storia della propria infanzia tra gli anni Sessanta e Settanta. La loro mamma e il loro papà non erano i tipici genitori di star. Rance e Jean Howard, provenienti dall’Oklahoma rurale, si trasferirono in California per tentare la fortuna nel mondo dello spettacolo. E quand...
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Il colpo di fulmine ti percorre e ti abbaglia: all'inizio di una storia pensi che la vita ti riserverà solo rose e fiori, ma poi è un mazzo di broccoli quel che spesso ti resta in mano. E, in epoca vegan, questo è più vero che mai. Quando Francesco investe Alice con la bicicletta, lei anziché maledirlo ne resta folgorata: rustico ma non tamarro, longilineo ma non evanescente, scolpito ma non minaccioso. "Una di quelle creature aliene" fantastica senza sapere di essere vicina alla realtà "che potrebbero nutrirsi di lupini, alghe e segatura, e restare in forma perfetta." E così, stregata, non coglie i segnali che le preannunciano un futuro di idealismi e rinunce, come il fatto che lui a...
Qual è la musica di cui è fatta la nostra vita? Ce lo racconta Luca Sofri scegliendo quasi tremila brani, che riescono a formare una colonna sonora di cui è impossibile fare a meno. Di ognuno ci dà un particolare, un retroscena, una curiosità, in modo che non siano solo una lettura galleggiante nel nulla. La scelta è molto personale, ovvio. Come diceva Frank Zappa: “Scrivere di musica è come ballare di architettura”. La musica fa leva su sensazioni personali, umori di un momento, ricordi. Il criterio che vorrebbe riunire tutte le canzoni è che siano belle: senza puzza sotto il naso, e sapendo che due buone canzoni nella vita le scrivono tutti e a volte arrivano da dove meno te l’aspetti. Playlist è un manuale di fondamentali, ma anche una lista di suggerimenti e di invito alla condivisione di singole gioie, singole canzoni, magari sfuggite. Alla fine, tutti noi volevamo solo fare il deejay.
Due sono le azioni necessarie per migliorare il nostro approccio complessivo alla vita: la prima è quella di togliere peso, la seconda è acquisire leggerezza. È un percorso di consapevolezza che va intrapreso seguendo questo specifico ordine, poiché è necessario dapprima spogliarsi dei pesi, dei pregiudizi, delle errate convinzioni o degli inevitabili abbagli, per poi avere lo spazio utile dentro di noi per cogliere e accogliere nuove conoscenze, nuovi strumenti e nuove risorse di cui potersi avvalere. Per acquisire più leggerezza (da non confondere con la superficialità) dovremmo imparare (o re imparare) a stupirci. Riuscire a vedere con occhi curiosi ciò che abbiamo intorno e ciò ...
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