You may have to Search all our reviewed books and magazines, click the sign up button below to create a free account.
Covid-19, le emergenze sociali, lo smart working, le start-up o il lancio di un prodotto della propria impresa. Contesti e situazioni attraversati da sommatorie comunicative da scomporre, bene che vada da adattare alla domanda di consumo. Una cosa è certa: la comunicazione sociale e strategica oggi o è marketing o è editto e pronunciamento istituzionale basato su logiche normative e di controllo (dissuasive). Che hanno un impatto informativo parziale e strumentale.Però, comunicare vuol dire prima di tutto condividere in maniera chiara saperi, conoscenza, informazioni. Gli scambi dialogici devono essere alla base di una continua produzione di senso che favorisca processi di maturazione e ...
The sixth and fifth centuries BCE were a time of constant re-identifications within Judean communities, both in exile and in the land; it was a time when Babylonian exilic ideologies captured a central position in Judean (Jewish) history and literature at the expense of silencing the voices of any other Judean communities. Proceeding from the later biblical evidence to the earlier, from the Persian period sources (Ezra–Nehemiah, Haggai, Zechariah, and Deutero-Isaiah) to the Neo-Babylonian prophecy of Ezekiel and Jeremiah, Exclusive Inclusivity explores the ideological transformations within these writings using the sociological rubric of exclusivity. Social psychology categories of ethnici...
None
La crescente presenza di persone di origine o di nazionalità straniera che esercitano la prostituzione ordinaria e quella derivante dal traffico di donne è sempre più evidente nel nostro paese così come in altri dell'Europa occidentale. La particolare visibilità del fenomeno tende a connotare in modo crescente il commercio sessuale come una delle facce più evidenti dei flussi migratori provenienti dalle stesse aree geografiche e dagli stessi continenti. Ciò contribuisce non poco alla diffusione degli stereotipi che tendono a rendere più difficoltosi i percorsi di inserimento degli immigrati, anche in contesti nei quali, per altri versi, la loro presenza risponde in tutta evidenza a p...
Il tema è molto interessante per le specifiche caratteristiche della Tunisia, Paese di frontiera del Mediterraneo e del Mondo arabo dove sono iniziate, nell’autunno 2010, parallelamente alla grande manifestazione svoltasi a Gdeim Izik nel territorio saharawi occupato dal Regno del Marocco, quelle che, forse un po' troppo frettolosamente e troppo ottimisticamente furono denominate “primavere arabe”. Veniva rovesciato in tal modo un regime autoritario e corrotto, quello di Ben Ali, che godeva di fortissimi appoggi in Occidente e soprattutto in Francia, al punto che la ministra degli interni francese dell’epoca si spinse ad offrire l’intervento dei CRS per garantire la sopravvivenza del regime. La rivolta dei Tunisini, contro Ben Ali ma anche contro i suoi protettori, aveva la meglio anche grazie alla neutralità delle Forze armate, e dava il via a un effetto domino in tutto il mondo arabo dove pure esistevano giustificati malumori nei confronti di tutti i governi allora al potere. A sette anni di distanza da quegli avvenimenti, il bilancio appare fortemente negativo.