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This volume retraces the history, art and culture of the city of Florence through three unique festivities: the festival of New Year ab Incarnatione Domini and those celebrating the figures of Saint Anne and of Saint Reparata. All these festivals with their sacred connotations have been characterised, since ancient times, by political, civic or secular values. As Florentine citizens, curious about the world and in love with our city, the authors would like to underline how these values have continued to be vigorously represented up to the present day in new forms, and have also contributed to forming the distinctive character of the city of the lily. In this book, the reader will find both very famous and lesser-known artists and works of art that will allow them to better understand the history of this Tuscan city.
Leading journal in the field of Renaissance and modern Latin As well as presenting articles on Neo-Latin topics, the annual journalHumanistica Lovaniensia is a major source for critical editions of Neo-Latin texts with translations and commentaries. Its systematic bibliography of Neo-Latin studies (Instrumentum bibliographicum Neolatinum), accompanied by critical notes, is the standard annual bibliography of publications in the field. The journal is fully indexed (names, mss., Neo-Latin neologisms).
Every year, the Bibliography catalogues the most important new publications, historiographical monographs, and journal articles throughout the world, extending from prehistory and ancient history to the most recent contemporary historical studies. Within the systematic classification according to epoch, region, and historical discipline, works are also listed according to author’s name and characteristic keywords in their title.
Nel contesto dell’intensa stagione di rinnovamento religioso e sociale avviatasi fra X e XI secolo con la cosiddetta ‘Riforma Gregoriana’, l’Eremo di Camaldoli e il monastero di Santa Maria di Vallombrosa, sorti entrambi nel territorio toscano, diedero origine a due movimenti di riforma ispirati alla spiritualità dei rispettivi fondatori, e divenuti due congregazioni appartenenti alla famiglia benedettina. Nati da istanze simili, gli Ordini camaldolese e vallombrosano furono per molti aspetti affini tra loro, sia in alcuni dei loro caratteri fondamentali, sia nei meccanismi che ne plasmarono le dinamiche di espansione. Proprio partendo da questa considerazione, questo lavoro si prop...
This conference at Rome in December 2006, promoted the use of integrated methodologies in remote sensing archaeology so as to help in the creation of new and sustainable policies in the monitoring, interpretation, fruition and communication of the cultural heritage. Including 67 papers from 10 sessions.
Duemila anni ci separano dall’evento centrale della cristianità, la Resurrezione di Gesù di Nazareth da allora la Sindone si è imposta come la reliquia più preziosa della storia occidentale, testimonianza di un evento unico impresso su un semplice panno di lino. Dopo la trafugazione da Bisanzio e il suo arrivo ad Atene la Sindone scomparve per ben 150 anni, fino a ricomparire ufficialmente nel 1356, in Francia. Gli “anni perduti” della Sindone permettono lo sviluppo di una nuova suggestiva ipotesi: il suo possibile passaggio da Firenze, luogo in cui sarebbe stata segretamente custodita. Antichi affreschi, legami genealogici, intrighi politici e simbolismi esoterici delineano una vi...
«Abbiamo forse smarrito la ragione profonda per cui davvero ci interessiamo al patrimonio culturale e alla storia dell'arte: la forza di liberazione con cui apre i nostri occhi e il nostro cuore a una dimensione "altra".» Così scriveva Tomaso Montanari, e da qui prende le mosse questo libro, che rappresenta prima di tutto l'omaggio di un toscano alla bellezza della propria regione, una terra considerata l'«Italia dell'Italia». Una terra, potremmo dire, in cui tutto è un'espressione della fede cristiana del popolo: non solo i capolavori dei tanti artisti che vi sono nati o che nei secoli l'hanno amata, anche i muri delle città e perfino le vigne e i cipressi che ammiriamo nella sua inc...
L’arrivo e l’esposizione alla Rocca dei Rettori di Benevento del dipinto di San Sebastiano, recuperato dalla Guardia di Finanza e ampiamente riconosciuto come opera di Andrea del Sarto, è un evento di grandissima rilevanza culturale che suscita e susciterà emozioni, riflessioni, intriganti curiosità e raffinate ambizioni a percorsi di approfondimento e discussione. Il fascino dell’intrigo deriva dal fatto che siamo di fronte a un’opera celeberrima che, dalla sua nascita ad oggi, ha avuto un lungo percorso di passaggi di "mano" sprofondato nell’ignoto con una fase di incertezza e buio durata quasi due secoli.
Michail Sergeevič Gorbačëv ha senz’altro rivoluzionato gli equilibri del mondo, favorendo due linee di pensiero: una che lo ritiene una sorta di eroe, un’altra che lo ritiene un politico incapace che ha, sia pure involontariamente, creato le basi di tutti gli attuali conflitti che stanno sconvolgendo il pianeta. Un dibattito interrotto, poiché le convenienze politiche hanno portato quasi a dimenticare. Oggi si parla tanto di Putin e della sua Russia, ma difficilmente si parla di quello che è stato il periodo di incubazione di questa Russia frutto inevitabile di quanto accaduto negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta. Infatti non si può negare che Putin sia in qualche modo un prodotto della politica di Gorbačëv e che la stessa Ucraina sia nata come Stato indipendente il 1 dicembre 1991 quando Gorbačëv era ancora Presidente dell’Urss. Michail Sergeevič Gorbačëv si è spento il 30 agosto 2022 all’età di 91 anni.
Un viaggio tra l’Estremo Oriente e il Vicino Oriente alla ricerca di una storia dimenticata. Quali influenze e contatti ebbe l’India più antica, la civiltà dell’Indo, con i popoli sumeri, gli Hittiti, i Mitanni e il popolo ebraico? Attingendo alle fonti storiche Enrico Baccarini ha tracciato una linea che unisce queste civiltà e le loro conoscenze delineando un quadro che potrebbe riscrivere il nostro passato. Un’ipotesi suffragata dalla storia e dai documenti più antichi dell’umanità, un viaggio attraverso 5000 anni di storia sepolta dal tempo e dalla memoria. Chi fu Abramo, colui che Voltaire stesso indicò come un esule indiano? Perché la cosiddetta Stella di David si trova in India e Giappone secoli prima la sua comparsa in Israele? Da dove proveniva l’oscuro popolo degli Hittiti? Non basta conoscere una lingua, o esser capaci di tradurla, per penetrare nel suo spirito. Non basta essere eruditi di una tradizione o di una “sapienza” per poter dire di conoscerla.