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For the first time in English the interviews between French film critic and historian Bernard Eisenschitz and filmmaker Robert Kramer. Includes three of Kramer's essays from the 1980s and 1990s and an updated bibliography and filmography.
A Poetics of Resistance: Narrative and the Writings of Pier Paolo Pasolini examines the writings of the Italian poet, novelist, filmmaker, theorist, and dramaturg.
Filmographie (p. 101-116).
This study considers Italian filmmaking during the Fascist era and offers an original and revealing approach to the interwar years. Steven Ricci directly confronts a long-standing dilemma faced by cultural historians: while made during a period of totalitarian government, these films are neither propagandistic nor openly "Fascist." Instead, the Italian Fascist regime attempted to build ideological consensus by erasing markers of class and regional difference and by circulating terms for an imaginary national identity. Cinema and Fascism investigates the complex relationship between the totalitarian regime and Italian cinema. It looks at the films themselves, the industry, and the role of cinema in daily life, and offers new insights into this important but neglected period in cinema history.
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Mentre ci immedesimiamo con i drammi del Decalogo, lo sguardo di Kieslowski è altrove: su tutta una serie di dettagli inspiegabili, appena percettibili, che creano però, tanto nello spettatore quanto nel personaggio del film un vago malessere. Questi particolari stravaganti, disturbanti, a volte inquietanti, finiscono per rendere opaca la narrazione, per caricarla di una dimensione bizzarra e vagamente minacciosa. Nonostante Kieslowski affermi che essi facciano parte di “una realtà che non si può capire e non si può sistemare in un ordine logico”, noi li consideriamo come sintomi di un discorso nascosto che mira a sovvertire quello manifesto della narrazione. Grazie a questa “altra scena”, vera cifra stilistica di Kieslowski, il Decalogo sfugge a quella falsa testimonianza che ne occulta lo scandalo radicale. Questo scandalo (come ogni vero scandalo) non è immediatamente visibile: bisogna dedurlo dietro la captatio benevolentiae di una petizione “etica” a cui pubblico e critica hanno aderito fin troppo zelantemente. Sandra Puiatti lavora presso il servizio di neuropsichiatria infantile a Pordenone Moreno Manghi è psicanalista a Sacile (PN)
Chi è Satana? Seducente e carismatico, il Diavolo si rivela una figura universale e pervasiva, dalla notte dei tempi a oggi. Un'entità tuttora presente nella cultura e nell'esistenza umane, che travalica i confini religiosi per toccare aspetti assolutamente quotidiani e contemporanei, poiché riguardano il nostro immaginario (si pensi al successo del serial tv targato Netflix, Lucifer), il folclore locale (i "Ponti del Diavolo" in Italia e nel mondo si sprecano), la cronaca nera e nerissima (gli omicidi rituali satanici), le narrazioni ai confini della realtà (le spaventose testimonianze di Gabriele Amorth, l'esorcista per antonomasia), la produzione musicale (il rock satanico)... Questo libro è un vero e proprio viaggio multimediale nell'universo del Principe del Male, di cui gli autori, Danilo Arona e Edoardo Rosati, hanno voluto immortalare i mille volti spaventosi. Un'indagine appassionante come un romanzo, che condurrà il lettore dai Vangeli Sinottici a Dylan Dog, dal Lucifero dantesco al Faust goethiano, dall'iconografia medioevale al capolavoro cinematografico di William Friedkin L'esorcista. Per palati demoniaci.