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Nel saggio è descritto l’incontro che si verificò nell’Alto Medioevo tra nazioni e popoli di etnie diverse sulle sponde del loro comune mare, il Mediterraneo. L’incontro fu fecondo ed il sinergismo culturale così realizzato portò, tra le altre, alla nascita di una famosa scuola di medicina a Salerno in Campania, proprio al centro del Mediterraneo, la gloriosa Scuola Medica Salernitana. L’ambiente in cui si svolge la narrazione è il Medioevo, quell’epoca ingiustamente definita “buia”, retriva, oscurantista. Il saggio pone in evidenza che, senza quel periodo storico, non avremmo avuto personaggi dello spessore di Dante, Petrarca, Boccaccio, San Francesco, Lorenzo de’ Medic...
Un erbolarium terapeutico che Pastore descrive in fatti essenziali proponendo le virtù di una natura coltivata da provvide mani. Forse tutto questo e molte altre cose attrassero da terre lontane in un giorno scelto dalla storia il latino Salernus, il greco Pontus, l’ebreo Helinus, l’arabo Abdelà. Scelsero e…si mescolarono tra gente che Reicher di Reims scoprì dotata d’ingegno naturale ed esperienza pratica e divennero per incanto carne di questa terra. Ini-zia così “la Grande Meraviglia”.