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Il volume correda un breve percorso espositivo a pannelli (testi e immagini) per presentare i risultati delle ricerche e degli scavi svolti dal 2011 ad oggi nel sito archeologico ‘Antiche Mura’ di Jesolo. ‘In limine’ è una poesia di Eugenio Montale (introduce la raccolta “Ossi di Seppia”). Il titolo, e la poesia stessa, sono sembrati pertinenti a sintetizzare il senso del progetto archeologico sull’antica Equilo, di cui si pubblicano in questo volume i primi risultati. ‘In limine’ significa ‘sulla soglia’: indica cioè un punto di passaggio, un confine; e, nel nostro caso, metaforicamente rimarca il discrimine tra passato e presente, il luogo archeologico dove la mater...
Venice and Its Neighbors from the 8th to 11th Century offers an account of the formation and character of early Venice, drawing on archaeological evidence from Venice and related sites, and written sources. The volume covers topics including: Venice’s role within the Byzantine exarchate of Ravenna during the 7th century; its independence in the mid-8th century; and its position as a dominant European and Mediterranean power. The work also discusses the birth of neighbouring communities of the northern Adriatic zone relevant to the rise of Venice. Contributors are Francesco Borri, Silvia Cadamuro, Alessandra Cianciosi, Elisa Corrò, Stefano Gasparri, Sauro Gelichi, Cecilia Moine, Annamaria Pazienza, Sandra Primon, and Chiara Provesi.
Il volume si occupa essenzialmente delle ricerche svolte in una specifica area dell'antica città abbandonata di Bar, all'interno della città medievale, ma fuori dell'area bizantina. Lo scopo è quello di analizzare l'evoluzione di un'area urbana attraverso le fasi Ottomane (mai pubblicate prima) a aprtire dal periodo iniziale dell'insediamento. Il volume completa ilrapporto preliminare pubblicato nel 2006 mediante lo studio di tutti i reperti provenienti dallo scavo dell'area (inclusa la ceramica), dei resti faunistici e dell'evidenze architettoniche (comprendenti anche la chiesa); riporta inoltre una prima valutazione delle potenzialità di indagine archeologica presenti nelle aree circostanti all'insediamento e un contributo sulla produzione dell'olio di oliva nel periodo Ottomano.
Questo volume è il quinto della serie dedicata alle ricerche svolte dalla missione congiunta italo-montenegrina sul sito di Stari Bar a partire dal 2004. Come i precedenti, è un volume miscellaneo che accoglie una serie di contributi maturati nel quadro di questo progetto. Gran parte del libro è però dedicata all’edizione di scavo di un edificio molto noto in Stari Bar, il c.d. ‘Palazzo del Doge’. Un edificio che unisce al buon grado di conservazione dei suoi resti il fatto di recare indiscutibili segni di venezianità, rappresentati da quei caratteri tipologico-architettonici di matrice tardo gotica che si svilupparono, nel corso del medioevo, in Venezia; e che da qui trasmigraron...
Gli studi sul vetro medievale, nel nostro Paese, hanno goduto, nel tempo, di alterne fortune; ad un ‘basso continuo’ (i resoconti di scavo, dove contesti di vetro vengono pubblicati assieme a tutti gli altri oggetti e le presentazioni di specifiche associazioni o tipologie, in occasione di Congressi, anche dedicati, come quelli dell’AIHV), hanno fatto da contrappunto pochi ‘assolo’, cioè a dire pochi studi di sintesi: tentativi di analizzare i problemi legati alla produzione vetraria e alla circolazione dei manufatti in vetro in un quadro storico sociale, ma anche geografico, che superasse la pur lodevole descrizione ragionata di un singolo caso, di uno specifico ritrovamento. Il ...
Il catalogo accompagna la mostra dedicata all'Isola del Vescovo (Comacchio, sede episcopale fino alla inclusione nel 1986 nella diocesi di Ferrara) e agli scavi archeologici intorno alla Cattedrale, intervento effettuato in occasione di un progetto di riqualificazione urbana, il risanamento e il recupero del sagrato del Duomo. I risultati ottenuti sono particolarmente significativi e hanno permesso l'acquisizione di importanti dati sull'origine dell'insediamento, sulla fondazione dell'episcopio e sulla vita dell'emporio comacchiese nell'Alto medioevo. Da segnalare il ritrovamento di un impianto di produzione vetraria, databile al VII secolo, quando si cominciano a percepire i segni di un insediamento veramente stabile. Catalogo della Mostra Archeologica (Comacchio, FE); testi in italiano e inglese
Il fascicolo è dedicato alle attività della Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia nel 2009. È suddiviso in quattro sezioni: Scavi e ricerche sul territorio, Concessioni di scavo e accordi di ricerca, Paleontologia e Archeobiologia, Attività dei Musei Nazionali della Soprintendenza. Le prime due sezioni sono suddivise in province.
Il volume è dedicato all’attività svolta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della regione nel 2008. È diviso in cinque sezioni: Scavi e ricerche sul territorio, Concessioni di scavo e accordi di ricerca, Revisioni di dati e materiali inediti, Paleontologia e Archeobiologia, Attvità dei Musei Nazionali e della Soprintendenza. Completa il volume una bibliografia aggiornata sulla tematica del paesaggio anche in relazione alla tutela archeologica in calce alla presentazione del volume a firma del soprintendente Luigi Fozzati.
This book discusses the ways in which early modern hagiographic sources can be used to study lived religion and everyday life from the fifteenth to the seventeenth century. For several decades, saints’ lives, other spiritual biographies, miracle narratives, canonisation processes, iconography, and dramas, have been widely utilised in studies on medieval religious practices and social history. This fruitful material has however been overlooked in studies of the early modern period, despite the fact that it witnessed an unprecedented growth in the volume of hagiographic material. The contributors to this volume address this, and illuminate how early modern hagiographic material can be used for the study of topics such as religious life, the social history of medicine, survival strategies, domestic violence, and the religious experience of slaves.
In the last twenty years scholarship on late antique and early medieval Ravenna has resulted in a certain number of publications mainly focused on the fields of architecture, mosaics and archaeology. On the contrary, much less attention has been paid on labour – both manual and intellectual – as well as the structure of production and objects derived from manufacturing activities, despite the fact that Ravenna is the place which preserves the highest number of historical evidence among all centres of the late Roman Mediterranean. Its cultural heritage is vast and composite, ranging from papyri to inscriptions, from ivories to marbles, as well as luxury objects, pottery, and coins. Starting from concrete typologies of hand-manufactured goods existing in the Ravennate milieu, the book aims at exploring the multifaceted traditions of late antique and early Byzantine handicraft from the fourth to the eighth century AD. Its perspective is to pay attention more on patronage, social taste, acculturation, workers and the economic industry of production which supported the demand, circulation and distribution of artefacts, than on the artistic evaluation of the objects themselves.