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Libertà e impegno civile nel Teatro moderno e contemporaneo vuole indagare come il testo e la scena siano stati utilizzati quali strumenti di impegno civile nei differenti contesti storico-culturali, dall’età moderna alla contemporaneità. Il volume raccoglie i contributi di studiosi, professori e ricercatori, ma anche testimonianze di scrittori, registi, operatori teatrali e culturali, che, con diversi approcci metodologici, documentano come il teatro abbia dato voce a tematiche quali libertà, giustizia, diritti, lotta alle disuguaglianze, denuncia, impegno civile.
Il volume prende origine dal tema trattato in occasione del corso di Letteratura italiana intitolato Letteratura, libertà e impegno civile, tenuto da Florinda Nardi nell’anno accademico 2022-2023 presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, con la volontà di far scoprire agli studenti e alle studentesse l’impegno civile dei letterati e degli intellettuali che vivono, descrivono e denunciano la società del proprio tempo, tra la fine del Settecento e la contemporaneità, attraverso gli strumenti in loro possesso: la poesia, la narrativa, la saggistica e la critica letteraria. La miscellanea raccoglie i saggi di studiosi e studiose che dialogano con grandi autori e autri...
Comment une femme pouvait-elle s’affirmer et faire carrière dans le monde du spectacle entre 1650 et 1914 ? Dans une perspective interdisciplinaire, les quinze études réunies dans ce volume apportent des éléments de réponse à travers l’analyse de parcours d’autrices, de compositrices et de performeuses aux profils très variés, actives dans les domaines du théâtre, de la danse et de l’opéra. Ces études proposent une meilleure compréhension et contextualisation des obstacles et préjugés auxquels ces artistes ont dû faire face dans un milieu socio-professionnel majoritairement masculin, ainsi qu’une interprétation analytique des stratégies artistiques et discursives mises en place pour les surmonter. Il en ressort une approche renouvelée et une meilleure connaissance de notre matrimoine culturel.
Il testo analizza le citazioni manzoniane degli ultimi anni (la ricerca si estende specialmente, ma non limitatamente, agli anni 2020-2022) riscontrabili in social network, testate online, blog allo scopo di verificare la portata dei rinvii manzoniani – a 150 anni dalla morte dello scrittore – nel pubblico post-scolastico non specializzato. Dalla stampa online alla cronaca sportiva, fino a tweet di pagine pubbliche e singoli utenti social, la quantità di rimandi, specie ai Promessi sposi e alle frasi più celebri del romanzo, è vastissima. L’appendice mostra, infine, i risultati di un questionario, realizzato su un campione di 263 partecipanti anonimi, atto a verificarne il gradimento e la memoria scolastica, a molti anni di distanza. Questo volume, in definitiva, tratta la spinosa questione manzoniana (un autore moderno da rivalutare o un bigotto obsoleto da cestinare definitivamente?) in una nuova chiave di lettura che si vuole posizionare a metà strada tra la ricerca, la didattica e la divulgazione.
Il volume intende sondare le teorie del comico nella trattatistica del Cinque- Seicento, quando l’incontro (o lo scontro) della tradizione e del canone con l’innovazione dell’attualità sperimentale è registrato nella riflessione teorica, accendendo un dibattito vivace e vivificante nella cultura italiana. Partendo dalla ricezione della Poetica di Aristotele nel Cinquecento, il volume esplora le riflessioni e le polemiche interpretative nonché gli esiti delle integrazioni delle teorie del comico, offrendo una panoramica delle più importanti voci che animarono il dibattito sul tema, da Francesco Robortello a Vincenzo Maggi, passando da Gian Giorgio Trissino, Giovan Battista Giraldi C...
Il testo analizza le citazioni manzoniane degli ultimi anni (la ricerca si estende specialmente, ma non limitatamente, agli anni 2020-2022) riscontrabili in social network, testate online, blog allo scopo di verificare la portata dei rinvii manzoniani – a 150 anni dalla morte dello scrittore – nel pubblico post-scolastico non specializzato. Dalla stampa online alla cronaca sportiva, fino a tweet di pagine pubbliche e singoli utenti social, la quantità di rimandi, specie ai Promessi sposi e alle frasi più celebri del romanzo, è vastissima. L’appendice mostra, infine, i risultati di un questionario, realizzato su un campione di 263 partecipanti anonimi, atto a verificarne il gradimento e la memoria scolastica, a molti anni di distanza. Questo volume, in definitiva, tratta la spinosa questione manzoniana (un autore moderno da rivalutare o un bigotto obsoleto da cestinare definitivamente?) in una nuova chiave di lettura che si vuole posizionare a metà strada tra la ricerca, la didattica e la divulgazione.
This volume offers theoretically informed surveys of topics that have figured prominently in morphosyntactic and syntactic research into Romance languages and dialects. We define syntax as being the linguistic component that assembles linguistic units, such as roots or functional morphemes, into grammatical sentences, and morphosyntax as being an umbrella term for all morphological relations between these linguistic units, which either trigger morphological marking (e.g. explicit case morphemes) or are related to ordering issues (e.g. subjects precede finite verbs whenever there is number agreement between them). All 24 chapters adopt a comparative perspective on these two fields of research, highlighting cross-linguistic grammatical similarities and differences within the Romance language family. In addition, many chapters address issues related to variation observable within individual Romance languages, and grammatical change from Latin to Romance.
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In questo numero: ROSELLA CARLONI, Maestranze specializzate nella Roma del Settecento: i Cartoni, storia di una famiglia di scalpellini LAURA BIANCINI, Ritratto di famiglia: i Raffaelli FRANCESCA DI CASTRO, Via del Babuino 93: dalla Locanda delle Tre Chiavi a Casa Raffaelli CHRISTIAN OMODEO, Vincenzo Camuccini, Pietro Herzog e due ritratti inediti del marchese Tommaso Gargallo di Castel Lentini CARLA BENOCCI, Due progetti di Andrea Busiri Vici per la Villa Celimontana, 1857-1859 LUCIA PIRZIO BIROLI STEFANELLI - GIOVANNA CURIALE, Una raccolta di "impronte" Cades nel Museo di Roma Donazioni MARIA ELISA TITTONI, Un dipinto di Virginio Monti per la chiesa di San Gioacchino ai Prati di Castello A...