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Villa Borbone si presenta all’occhio del viaggiatore attento immersa nelle geometrie di un rigoglioso giardino, che sfuma nella motilità del paesaggio costiero. Un insieme di edifici, tra cui la piccola cappella intrisa di suggestioni classiche, va a comporre ancora oggi quella che rappresentava la vasta proprietà della famiglia ducale. Un patrimonio incredibilmente prezioso, di cui questo libro intende dar conto, restituendone la storia, la materialità, ma anche tutta la sua fragilità, per tentare di definire un percorso che possa contribuire alla sua conservazione. Villa Borbone show up to the eye of the attentive traveler immersed in the geometries of a lush garden, fading into the motility of the coastal landscape. A set of buildings, including the small chapel steeped in classical suggestions, is a part of what once constituted the vast property of the ducal family. An incredibly precious heritage, which this book aims to account for, restoring its history, its materiality, but also all its fragility, in an attempt to define a path that can contribute to its preservation.
Seguendo i percorsi di indagine indiziaria, l’autrice intreccia una serie di documenti e spunti per delineare le vicende dei restauri della villa Savoye di Le Corbusier, ma soprattutto indaga il ruolo giocato dai diversi attori coinvolti in questa storia, ancora oggi non chiusa. Da George Everard Kidder Smith al poliedrico Jean-Louis Véret, che diverrà il più accanito conservatore e interprete della villa, a partire dalla stesura del suo Carnet d’identité, una delle fonti più ambigue e affascinanti per la storia del restauro del moderno. Susanna Caccia Gherardini, grazie al periodo di ricerca come Guest Scholar presso il Getty Conservation Institute di Los Angeles, aggiunge così un...
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[English]:Starting from one of the most significant chapters of Leonardo's Libro di Pittura, we hwant to focus on the media - namely on the narrative, descriptive and graphics methodologies together with the techniques adopting during the modern and contemporary age as 'diffusers' of the landscape image - and on the deriving potential models for the enhancement of the historical landscape heritage./ [Italiano]: Partendo dal titolo di uno dei capitoli più significativi del Libro di Pittura di Leonardo, si vuole porre l'attenzione sui media, ossia sulle metodologie e sulle tecniche narrative, descrittive e grafiche adottate, nella storia moderna e contemporanea, quali 'diffusori' dell'immagine del paesaggio, e sui potenziali modelli che ne derivano ai fini della valorizzazione del patrimonio storico paesaggistico.
Il presente lavoro ha inteso ricostruire, attraverso una loro idonea catalogazione, il panorama di riviste scientifiche italiane che, dal Novecento all'attualità, hanno dedicato, interamente o in parte, la propria produzione al restauro architettonico. Prima di tutto si è proceduti alla consultazione dei cataloghi presenti nelle biblioteche Campane che sono state: Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele" di Napoli, Biblioteca Universitaria di Napoli, le Biblioteche dell'Università degli studi di Napoli "Federico II": Biblioteca "Roberto Pane", Biblioteca di Area Architettura, Biblioteca "Marcello Canino", Biblioteca ex DICATA e la Biblioteca di Architettura e Disegno Industriale dell'Univ...
Il ruolo delle immagini nella rappresentazione spaziale è un tema centrale; l’argomento viene trattato qui con uno sguardo multidisciplinare - pianificazione urbana e territoriale e design della comunicazione visiva. Le due discipline interagiscono al fine di restituire una rappresentazione inedita della città in uno scenario in continua evoluzione, dalla cartografia tradizionale fino a modelli contemporanei di visual design. Il libro si propone di ricostruire il processo metodologico della ricerca e di restituire i risultati scientifici in una concettualizzazione del territorio attraverso immagini spaziali che mettano in evidenza caratteri morfologici, articolazione in parti e relazioni di connessione tra esse.
Se si entra oggi in una libreria, è arduo trovare una sezione, anche piccola, dedicata all’architettura e alle sue storie. Non solo, ma quei pochi libri che si trovano sono monografie o studi di esempi particolari e inediti di opere per lo più sconosciute. Ma forse l’architettura non è quella che oggi si presenta. La specializzazione ha creato enclaves che proteggono studiosi accaniti di «particolari», con le loro regole, le loro riviste, spesso un loro linguaggio all’apparenza universale, in generale un inglese quasi primitivo. L’architettura non è questa, e ancor meno lo è la sua storia. Il libro tenta, muovendosi contro le specializzazioni e i loro privilegi, di riportare l...
Sui lungarni di Pisa s’incrociano gli sguardi dei viaggiatori del Grand Tour sullo sfondo del processo ottocentesco di trasformazione delle rive e degli edifici che vi si affacciano contribuendo a definirne la vocazione culturale. Il momento di svolta che innesca nuove dinamiche funzionali coincide col secondo dopoguerra e inizia dalla conversione dell’ex convento di San Matteo in museo nazionale, su progetto di Piero Sanpaolesi. L’intervento s’inquadra nel contesto del dibattito internazionale sulla cultura e la prassi museografica, offrendo importanti argomenti di riflessione sul rapporto tra restauro e musealizzazione, tra musei, città e recupero delle rive fluviali. Con la teoria dei musei, in continuità diacronica e contiguità di percorso (Palazzo Reale, Palazzo Lanfranchi, Palazzo Blu, delle Navi di Pisa e della scienza), prende corpo il concetto di 'sistema', come insieme di più musei, tra loro diversi, ma uniti dal legame col territorio che li accoglie, rappresentato dall’Arno che attraversa la città e la sua storia.