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This volume collects the interventions of the post-doctoral fellows and PhD students of the University of Cluj Napoca, the University of Bucharest and the University of Florence (Mediterranean Cultures; Doctoral School of Comparative Languages, Literatures and Cultures, specialisation in Language, Literature, Philology: Intercultural Perspectives) presented in occasion of the seminar Storia, identità e canoni letterari (“History, identity and literary canons”, Florence, 22-23 November 2011). The contributions are centred on the idea of canon, as a cultural construct founding modern national identities. Another trace is the literary and cultural hybridisations between different geographies. For the Romanian context, the contributions pay particular attention to the movements of the avant-garde of the early 1900s. Some contributions account for the most problematic aspects of the contemporary world using interdisciplinary approaches.
Le istanze autobiografiche sono un tratto caratteristico delle letterature scandinave a partire dai grandi autori del passato. Oggi, dopo le sperimentazioni moderniste della costruzione dell’io, si affermano opere narrative e poetiche che mettono in discussione il confine tra verità autobiografica e finzione, stimolando ulteriormente il dibattito sull’autobiografia che nel Nord Europa si sviluppa dagli anni Ottanta del Novecento ed è vivace, innovativo e articolato. I 24 autori del volume – studiosi italiani e scandinavi attivi in Italia o all’estero, ricercatori e scrittori scandinavi interessati all’Italia – illustrano la pluralità e gli usi delle scritture autobiografiche dal Cinquecento a oggi, illuminano zone di un territorio vasto, indagano testi poco studiati o tornano a interrogare i classici.
This volume springs from that fruitful project of scientific cooperation between the humanities departments of Università di Firenze and University of Arizona which was the Forum for the Study of the Literary Cultures of the Southwest (2000-2007). Tri-cultural, at least (Native, Hispanic and Anglo-American), and multi-lingual, today's Southwest presents a complex coexistence of different cultures, the equal of which would be hard to find elsewhere in the United States. Of this virtually inexhaustible object of study, the essays here collected tackle an ample range of themes. While the majority of them are concerned with the literatures of the Southwest, still a good third falls into the fields of history, art history, ethnography, sociology or cultural studies. They are partitioned in four sections, the first three reflecting the chronology of the stratification of the three major cultures and the fourth highlighting one of the most sensitive topics in and about contemporary Southwest - the borderlands/la frontera
Nell’opera di Luigi Meneghello, la rappresentazione del mondo vegetale rimanda a un sottotesto di immagini e simboli: una rete di isotopie botaniche che, nel farsi sistema, autorizza una lettura alternativa e inedita. Dalle pagine di Libera nos a malo (1963), fino alle ‘carte postume’ de L’apprendistato (2012), «l’inframondo verdastro» diviene il punto di partenza per ricostruire una biosfera letteraria, attraversata sempre da un duplice movimento: memoria intertestuale e interazione continua fra lingua italiana, lingua inglese e dialetto vicentino. Il ‘giardino riflesso’ di Meneghello si rivela così in tutta la sua valenza semantica e fa luce su un tema che risulta essere di grande complessità e un oggetto di particolare interesse per l’ecocritica letteraria.
Inquietudine spettrale. Gli uccelli nella concezione poetica di Jacob Grimm tratta un aspetto peculiare della concezione poetica di Jacob Grimm: nel quadro di una natura pervasa da spiritualità, fonte di fascinazione per i suoi segreti difficilmente accessibili, gli uccelli, in qualità di abitatori dell’aria, sono percepiti come creature fantasmatiche, suscettibili di infondere nell’osservatore un senso di inquietudine. I singolari richiami al tema riscontrati in saggi, epistole ed opere avvalorano uno spiccato interesse per questa categoria di animali e costituiscono materiale di analisi nel contesto della vasta produzione grimmiana. Oggetto di ricognizione particolarmente approfondita è la celebre raccolta dei Kinder- und Hausmärchen (nella sua prima e poco nota versione), libro capitale del movimento romantico tedesco, in cui il ruolo liminare dei volatili è riconducibile a miti e credenze popolari arcaiche.
Margarete Susman (1872-1966), figura di rilievo della cultura di lingua tedesca, è stata saggista, Kulturtheoretikerin, filosofa, poetessa e pittrice. La sua vasta produzione – pressoché sconosciuta in Italia – affronta diverse tematiche: dalla critica letteraria al dialogo interreligioso, dallo studio del Romanticismo ai ritratti di grandi personalità del passato e del suo tempo. Questo libro indaga il ‘femminile’ in Susman sotto due punti di vista: da una prospettiva formale, descrive il percorso di una scrittrice che, dai primi anni del Novecento, si muove tra la poesia e il saggio, passando per il confronto con la cultura epistolare; da una prospettiva tematica, prende in esame i saggi in cui Susman si occupa della differenza sessuale e del rapporto tra il ‘maschile’ e il ‘femminile’.
Carlo Battisti (Trento 1882-Empoli 1977) è stato uno dei maggiori linguisti italiani ed è entrato nella storia del cinema come protagonista del film Umberto D. di Vittorio De Sica. La sua lunga e intensissima attività fu per larghi tratti divisa fra la linguistica e la biblioteconomia, fin dagli esordi all’Università di Vienna. A Firenze Battisti ha insegnato Storia comparata delle lingue romanze e Biblioteconomia e Bibliografia alla Scuola per bibliotecari e archivisti paleografi, di cui fu anche direttore. Gli otto studi qui pubblicati ne ricostruiscono il profilo biografico e intellettuale e portano alla luce una serie di documenti inediti. Il volume è completato da un’appendice iconografica.
L’interazione con l’Informatica Umanistica si rivela al giorno d’oggi sempre più fondamentale per gli studi di lessicografia. Questo volume presenta la genesi e la struttura della Banca Dati LBC, strumento informatico di supporto al lavoro sviluppato dell’Unità di ricerca “Lessico multilingue dei Beni Culturali” a cui fa capo l’Università di Firenze, che consente di effettuare ricerche testuali in sei diversi corpora elettronici (francese, inglese, italiano, russo, spagnolo e tedesco). Gli autori di ogni corpus ne illustrano le relative specificità sia per quanto riguarda le scelte delle fonti, sia per le possibilità di uso legate alle attività di lessicografi a e di traduzione, svolte all’interno del progetto.
L’interrogativo sui possibili punti di contatto tra linguistica e studi letterari torna a più riprese nella discussione internazionale di ambito germanistico. Il volume si inserisce in questo dibattito e, valorizzando le specificità di entrambi i settori di studio, intende contribuire alla ricerca di nuove vie di confronto e di scambio scientifico. Gli otto saggi raccolti in questa miscellanea si caratterizzano per la compenetrazione del punto di vista letterario e linguistico e sviluppano percorsi di analisi nei seguenti campi di ricerca: teoria del comico letterario e dei generi letterari; studi linguistici del testo letterario; lingua come oggetto di analisi letteraria; didattica del tedesco L2 (DaF).