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Building from the level of individual interaction, this book intends to shed light on what the author terms "infrasocial power" and the relation between this individual-actor oriented level and public power. In overviewing the origins of power, the author allows for the disaggregation of the social fabric, thus making it possible to: 1) isolate the “sequence” in which the phenomenon of superordination and subordination materialises; 2) identify the institutional “instruments” which can be used to limit infrasocial power; 3) discriminate between a social position achieved through engagement with others (and what we are capable of doing for them) from one occupied by means of force and deception; 4) explain the birth and function of public power; and 5) analyze the consequences produced by different political regimes.
Forget the stereotype! Giacomo Casanova's (1725-1798) reputation as libertine has sadly eclipsed his talents as scholar, linguist, prolific writer and manqué doctor. Fortunately for us, he wrote his memoirs at the end of his life on the advice of his doctor to control his propensity to depression. Although these often have been harvested for information on political, cultural and social aspects of his time, the insights they give about medical practice and the lived experiences of illness have been largely neglected. This book addresses this deficiency through exploring in detail what Casanova wrote on a variety of conditions that include venereal disease and female complaints, duelling inj...
First multi-year cumulation covers six years: 1965-70.
Includes entries for maps and atlases.
Tra lo scienziato, il medico, lo storico e il detective c’è, dal punto di vista del metodo, aria di famiglia. In tempi recenti, del resto, non pochi epistemologi si sono soffermati a riflettere sui procedimenti logico-metodologici delle loro indagini, cogliendo somiglianze e differenze con il metodo seguito dagli uomini di scienza in laboratorio e dai medici al capezzale dei pazienti. Uno dei più autorevoli scrittori di gialli del nostro secolo, Friedrich Dürrenmatt, ha affermato in un’intervista che “la scienza naturale è il più grande giallo che esista”.Affermazione, questa, già fatta propria molti anni prima, e quasi con le medesime parole, da Albert Einstein e Leopold Infel...
Il testo ripercorre gli aspetti caratterizzanti del pensiero politico islamico del secolo XX nel suo tentativo di rispondere alla riflessione e all’azione politica dell’Occidente. Vengono evidenziati i contenuti del riformismo, del nazionalismo e anche del socialismo islamico sottolineando come, al di là di una terminologia apparentemente simile, l’islamismo ha fornito contenuti in linea con la propria tradizione che spesso, oltre alla questione terminologica, non ha niente a che vedere con quanto elaborato in Europa. Un esempio per tutti può essere quello del riformismo, che in un’ottica esclusivamente “religiosa”, sta più che altro per “riformatore”. Indica quindi il tentativo, tipico di non pochi europei al tempo delle Riforme, di recuperare la purezza originaria dell’Islam per salvaguardarla da ogni possibile contaminazione dalle idee occidentali. Lo studio cerca anche di evidenziare come la speculazione islamica del Novecento cerchi di superare l’idea di un complesso d’inferiorità nei confronti delle culture rivali; per questo, proprio nella politica, trova la ragione del rilancio e la ricerca orgogliosa dell’identità.
L'idea per questo volume celebrativo nasce durante numerose discussioni tra i curatori. Il risultato è una raccolta di scritti di oltre 50 autori di fama internazionale, e lo scopo è quello di celebrare il 70° compleanno di dario Antiseri. Gli antichi romani chiamavano questo tipo di pubblicazione "Liber Amicorum", un libro di amici: infatti tutti i contributi sono scritti da suoi amici e colleghi e spaziano dalla filosofia della scienza all'economia, alla sociologia, alla politica e alla storia.
Vi è in questo libro un ampio spazio per la disamina psicopatologica delle forme morbose che in esso vengono trattate: il campo delle psicosi, quello dell’“arcipelago” depressivo e maniacale, e quello dei disturbi di personalità. Esso è rivolto a Psichiatri, Psicologi, Specializzandi, Tecnici della riabilitazione e a tutti gli operatori dei Servizi di salute mentale, oltre a quanti in ogni caso avessero interesse ad approfondire le problematiche relative agli argomenti di cui esso si occupa.
“Ho avuto una doppia fortuna. La prima: dei genitori che mi hanno spinto a pensare in modo autonomo e indipendente, lasciandomi la libertà delle letture più diverse, dagli albi a fumetti ai romanzi di avventure, e poi ai classici antichi e moderni, senza aver paura di quelli considerati (all’epoca) scandalosi, dall’Asino d’oro di Apuleio a Santuario di William Faulkner, a Lolita di Vladimir Nabokov o all’Ulisse di James Joyce. La seconda fortuna: un incontro già sui banchi del liceo Berchet con Ludovico Geymonat, diventato frequentazione assidua nelle aule della Statale. Filosofo e matematico insieme, ma anche antifascista militante e comandante partigiano, Geymonat aveva fatto ...