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The book explores the complex, multi-directional connections of the "mobility/security nexus" in the re-ordering of states, empires, and markets in historical perspective. Contributing to a vivid academic debate, the book offers in-depth studies on how mobility and security interplay in the emergence of order beyond the modern state. While mobilities studies, migration studies and critical security studies have focused on particular aspects of this relationship, such as the construction of mobility as a political threat or the role of infrastructure and security, we still lack comprehensive conceptual frameworks to grasp the mobility/security nexus and its role in social, political, and econ...
After fifty years and fifteen editions and reprints in Italy, this classic, groundbreaking work in the field of historical urban studies is now published in English. A masterful, fluent narrative leads the reader through the last two centuries in the history of the Eternal City, capital of the Papal State, then of the united Italy, first under the monarchy and subsequently the republic. Rome’s chaotic growth and often ineffective urban planning, almost invariably overpowered by building speculation, can find an opportunity for future redemption in a vibrant multicultural society and the enhancement of an unequalled archaeological heritage with the ancient Appian Way as its spine. With respect to the last Italian edition of 2011, the volume is updated, enriched in text, indexes, maps and photographs. Historians, urban planners, architects, decision makers, university students, and anyone who is interested in one of the world’s most intriguing cities will enjoy this book.
This book examines the meaning of home through the investigation of a series of public and private spaces recurrent in Italian postcolonial literature. The chapters, by respectively considering Termini train station in Rome, phone centres, the condominium, and the private spaces of the bathroom and the bedroom, investigate how migrant characters inhabit those places and turn them into familiar spaces of belonging. Home, Memory and Belonging in Italian Postcolonial Literature suggests “home spaces” as a possible lens to examine these specific places and a series of practices enacted by their inhabitants in order to feel at home. Drawing on a wide array of sources, this book focuses on the role played by memory in creating transnational connections between present and past locations and on how these connections shape migrants’ sense of self and migrants’ identity.
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DALLA STORIA DI ROBERTO MANCINI LA FICTION RAI IO NON MI ARRENDO CON GIUSEPPE FIORELLO Un uomo sapeva già tutto del disastro ambientale nella cosiddetta Terra dei fuochi. Vent’anni fa conosceva nomi e trame di un sistema criminale composto da una cricca affaristica in combutta con la feccia peggiore della malavita organizzata e con le eminenze grigie della massoneria. Aveva scritto un’informativa rimasta per anni chiusa in un cassetto e ritenuta non degna di approfondimenti, ha continuato il suo impegno depositando, nell’ultimo periodo della sua vita, un’altra informativa (pubblicata per la prima volta in questo libro). Quest’uomo si chiamava Roberto Mancini, è morto il 30 aprile...
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastan...
Come disse il sindaco Giulio Carlo Argan negli anni Settanta: Roma è una città di case senza gente e di gente senza case. Un'immagine perfetta che non si è scolorita con il tempo. Ieri come oggi nella Città Eterna la politica non governa: la rendita e la speculazione edilizia continuano a disegnare la metropoli mentre migliaia di famiglie ogni anno vengono sfrattate dalle proprie abitazioni. Roma è la città dei costruttori, il comune che ospita il Vaticano, la capitale della politica e dell'informazione. Roma è il centro nevralgico degli interessi, convergenti ma anche divergenti. Sullo sfondo le amministrazioni spesso appiattite sui voleri dei "Padroni" della città. Dopo Napoli, Tor...
Dal dolore di una famiglia, la speranza di un riscatto sociale e educativo per i nostri ragazzi. «Questo libro racconta una brutta storia: l’accoltellamento di mio figlio Arturo, lasciato quasi senza vita da quattro ragazzini un pomeriggio di dicembre sotto le luminarie del Natale. Da quell’episodio ho incontrato migliaia di persone. Ho stretto mani istituzionali e mani che odoravano di varechina. Sono stata in televisione e ho visitato territori e incontrato tante comunità, fino a fondare un’associazione per il contrasto alla violenza minorile, che si chiama ARTUR. In queste pagine io racconterò la storia di Arturo per come l’abbiamo vissuta noi, per le cicatrici che ha lasciato ...
Per la prima volta un volume raccoglie tutti gli articoli di Federico Caffè apparsi su «Il Messaggero» di Roma e «L’Ora» di Palermo nel periodo che va da metà degli anni Settanta sino alla vigilia della sua scomparsa, nell’aprile del 1987. Una raccolta unica, in cui è possibile cogliere la straordinaria lungimiranza e capacità di analisi economica e finanziaria di Caffè, oggi tra i più riscoperti studiosi del secolo scorso. Gli scritti proposti in questo volume rappresentano la collaborazione più duratura che Federico Caffè ebbe nel campo pubblicistico, nella funzione di «consigliere del cittadino», come lui stesso amava definirsi. Questa raccolta si avvale inoltre di alcuni saggi critici relativi alla mancata ricostruzione del secondo dopoguerra: un disegno di programmazione democratica e partecipata dal basso a cui il professore dette un importante contributo come capo di gabinetto di Meuccio Ruini, ministro nel governo Parri. Una straordinaria intuizione che fu però messa da parte per far spazio al disegno neoliberista e conservatore di «liberalizzazione senza programmazione », un modello di sviluppo economico di cui oggi l’Italia paga le conseguenze
Sedici anni di commissariamento straordinario. Centonovantadue mesi tra inchieste giudiziarie, rivolte popolari e leggi speciali. È dietro la lunga "emergenza rifiuti" che si sono annidati i poteri forti di Napoli. I poteri che hanno piegato e manipolato a proprio piacimento le amministrazioni che si sono avvicendate durante questo lungo lasso di tempo. E nulla è avvenuto per caso. Chi ha voluto trascinare nel baratro del disastro ambientale un'intera regione? Quali sono gli interessi (economici e criminali) e le responsabilità (politiche) che hanno condizionato le istituzioni partenopee? "Chi comanda Napoli" apre con le rivelazioni dell'ex consigliere provinciale e regionale, Francesco M...