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Il Premio DRAGUT nasce grazie alla volontà civile e gratuita di un gruppo di persone che si sono incontrate su internet, coagulate attorno ad un'idea semplice: creare un "evento" che possa contribuire a far “rinascere” la cultura, la coscienza e l’amore verso tutta l'area di Minturno-Scauri. Dragut era un pirata vissuto cinque secoli fa, un sanguinario, un depredatore. Perché assegnare un Premio a suo nome, allora? Perché, semplicemente, “grazie” a lui questo luogo ha saputo trovare le energie per unirsi e per combattere la violenza e lo spoglio della cultura, e ha saputo rinascere. L'intento, quindi, è di far nascere nelle persone uno spirito di condivisione delle proprie cosc...
VINCITORE DEL BELGIOIOSO GIALLO 2010 MIGLIOR COPERTINA AL CREATIVITA’ E SCIENZA 2009 4 RISTAMPE PER LA PRIMA EDIZIONE Nel 1978 il giovane dottor James Grahm, responsabile del Dipartimento di ricerca biologica di un grande ospedale americano, sta operando misteriosi esperimenti sugli embrioni congelati, mettendo a punto una tecnica rivoluzionaria della fecondazione in vitro grazie alla quale milioni di coppie sterili potrebbero avere figli. L'ostetrica suor Mary Ashley ha però forti sospetti sull eticità dei metodi dell'ospedale e indaga alla sua maniera: teme infatti che una notevole parte di quegli embrioni siano impropriamente utilizzati per esperimenti e poi distrutti, così come sosp...
Vincitore del “Belgioioso Giallo” con “Gli Angeli di Rock Castle”, in questa sua seconda opera Artone coniuga magistralmente scienza e fantascienza in una densa ed appassionante vicenda. A Roberto Costa, sedicenne figlio di uno scienziato è stata affidata dal nonno in punto di morte una missione: per portarla a termine deve cercare di ricostruire molti vuoti e misteri della Storia, vivendo da protagonista nei tempi passati in cui viene catapultato, insieme al fratello dodicenne, all'interno di una capsula di concezione avveniristica. Nel contesto delle loro avventurose esperienze in altre epoche, in cui attraversano episodi anche drammatici, come nell’incontro col corsaro Dragut, ...
Io credo che se la democrazia è morta non è per colpa dei partiti, dei cittadini indifferenti, delle costituzioni imperfette, dei corrotti o delle lobbies. Io credo che la democrazia è morta perché non poteva essere altrimenti, perché contiene in sé stessa il germe dell’autodistruzione. C’è una ragione molto profonda che è alla radice del fallimento inesorabile del sistema chiamato democrazia. Non ci credete, eppure ritengo che sia proprio così. Non sono le ragioni esterne alla democrazia a tradirla ma al contrario è la democrazia – per definizione - a non poter soddisfare i bisogni delle persone. E con questo breve pamphlet cercherò di dimostrarvelo. Giuseppe De Renzi Il libro è scritto a più mani, precisamente da: Alfonso Artone, Giuseppe De Renzi, Marco Tarantino, Massimo Penitenti, Maurizio Cassinari. Le illustrazioni sono di Matteo Dorigo.
Leggerezza, riciclabilità, economicità, transitorietà, naturalità, sostenibilità, progettualità, trasformazione, manualità, innovazione, temporaneità. Sono solo alcuni degli attributi utilizzati per descrivere carta, cartone e cartoncino, da sempre parte del nostro vivere quotidiano. Oggi anche le performance di questi prodotti sono cambiate, grazie ad una ricerca - aziendale e universitaria - capace di proporre, verificare, diffondere e sviluppare applicazioni innovative che raccontano, fra l’altro, la creatività del Paese. Interessato da anni al linguaggio e alle tecnologie d’uso dei materiali sia tradizionali che contemporanei, il Lab MD dell’Università di Ferrara ha promosso, in collaborazione con aziende o associazioni e consorzi di produzione, esplorazioni e sperimentazioni sui modi d’impiego consolidati dei materiali a base cellulosica, promuovendone evoluzioni e applicazioni inedite, innovative nella contemporaneità, dal packaging, all’arredamento, al design for children, al fashion design, all’allestimento e all’architettura.
[Italiano]: Il volume ricostruisce per la prima volta la biblioteca che Alfonso d’Aragona e Ippolita Maria Sforza, duchi di Calabria, allestirono in Castel Capuano a Napoli nella seconda metà del secolo XV. Costituita da due collezioni indipendenti, riunite da Alfonso dopo la morte di Ippolita Maria, questa raccolta si caratterizzò come biblioteca principesca. Essa fu, infatti, composta principalmente da manoscritti di lusso, confezionati e miniati in varie città, e risentì fortemente dei valori umanistici e delle ambizioni culturali e politiche dei suoi possessori. Al termine della sua esistenza, segnato dalla caduta della dinastia aragonese e dalla dispersione dei beni a essa apparte...