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The Turkish ceremony in Le Bourgeois gentilhomme has been popular with audiences for almost 350 years and remains one of the bestknown scenes of early modern French theatre. This newly researched volume spotlights the Turkish ceremony in its original technicolor, presenting numerous important discoveries that have never before been published. It shows that even in a field as thoroughly investigated as the collaboration between Molière and Lully at the court of Louis XIV, there is still much new source material to be discovered, and many new connections to be made. As the multidisciplinary essays examine the burlesque Turkish scene from a social, political, textual and iconographic view point they unearth, time and again, flaws, omissions and errors transmitted in earlier scholarship. Ritual Design is a must-have volume that sets the record straight.
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Donne e uomini che con le loro azioni - anche involontariamente - danno forma a una città, a volte essendone travolti. Con le loro diversità, i loro spigoli e le loro passioni. Episodi, volti, sensi, ascese, cadute, speranze, delusioni. Un sentimento che corre attraverso il tempo: Bologna, amata e sopportata, vitale e dormiente, reale e sognante. Madre, sempre e comunque. Ritratti di bolognesi - scritti tra il 1988 e il 2015 - che hanno cambiato la città delle Due Torri negli ultimi trent'anni.
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Questo libro raccoglie gli articoli apparsi dalla fine dell’anno 2008 nella cronaca di Bologna del quotidiano “Il Resto del Carlino” nella rubrica “Cose d’altri tempi”. Sono 122 articoli scritti con l’obiettivo di incuriosire, di offrire pillole di storia di Bologna e di bolognesi, di fare divulgazione delle vicende del nostro passato, nella convinzione che possano essere utili anche per meglio comprendere il presente. Si possono definire frammenti di vita bolognese, ma non sono e non vogliono essere un esercizio di elogio dei “bei tempi passati”: piuttosto si propongono, in una società frenetica, propensa all’oblio e pressata da un’informazione aggressiva, di non far dimenticare, di far riscoprire, di recuperare la memoria storica del territorio in cui viviamo quotidianamente e, in alcuni casi, di far riflettere. Un percorso nei secoli che non è mai frutto di fantasia ma è sempre sorretto da fonti storiche.