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Sono poche le donne condannate per omicidio ma tra queste ci sono donne che hanno ucciso il partner per difendersi dalla sua violenza reiterata. Nel ripercorrere la vicenda giudiziaria di alcune di esse si comprende quanto distanti siano i giudici dalla realtà vissuta dalla donna vittima di violenza: quella realtà che è stata ben descritta dalla psicologa americana Leonore Walker in sede di elaborazione della c.d. Sindrome della donna maltrattata. La mancata conoscenza del fenomeno della violenza di genere e degli effetti che essa produce sul comportamento di chi la subisce spiega la lettura riduttiva e stereotipata che viene data dell’uccisione del tiranno domestico e quindi le difficoltà che le donne incontrano – e sempre hanno incontrato – a veder riconosciuta a loro favore una situazione di legittima difesa. Non è un caso che a una pronuncia di assoluzione si pervenga solo allorquando si sia rivolta l’attenzione anche al contesto nel quale è intervenuta l’azione difensiva della donna. Non è dunque di nuove norme che abbiamo bisogno, ma di superare stereotipi e pregiudizi per leggere quelle vigenti in maniera adeguata.
Through the critical analyses of various sexual offenses and statistical data, European Perspectives on Attrition in Sexual Offenses demonstrates how cases continue to attrite through their journey from commencement to the finalization within seven different European criminal justice systems.
Carnefici o vittime? Delinquenti stereotipate oppure protagoniste letterarie di una violenza trasgressiva e anti-patriarcale? Sono solo alcuni dei punti di osservazione di questa indagine multidisciplinare sulla criminalità femminile. L’analisi empirica della delinquenza delle donne giudicate nei Tribunali di Milano e Ragusa si confronta con saperi extra-giuridici: dalla storia alla letteratura, dalla sociologia alla criminologia. Attraverso la ricchezza e la varietà dei punti di vista sulle motivazioni e sulla responsabilità delle donne autrici di reato, questo volume cerca di gettare un po’ di luce su un fenomeno poco indagato.
Long neglected by scholars, medieval and Renaissance Bologna is now recognized as a center of economic, political-constitutional, legal, and intellectual innovation, as the city that served as the cultural crossroads of Italy. The city’s distinctive achievements and its transition from medieval commune to second largest city of the Renaissance Papal State is illuminated by essays that present the work of current historians, many made available in English for the first time, from the broadest possible perspective: from the material city with its porticoes, the conflicts that brought bloodshed and turmoil to its streets, the disputations of masters and students, and to the masterpieces of artists who laid the foundations for Baroque art. See inside the book.
In 1638, a small book of no more than 92 pages in octavo was published “appresso Gioanne Calleoni” under the title “Discourse on the State of the Jews and in particular those dwelling in the illustrious city of Venice.” It was dedicated to the Doge of Venice and his counsellors, who are labelled “lovers of Truth.” The author of the book was a certain Simone (Simḥa) Luzzatto, a native of Venice, where he lived and died, serving as rabbi for over fifty years during the course of the seventeenth century. Luzzatto’s political thesis is simple and, at the same time, temerarious, if not revolutionary: Venice can put an end to its political decline, he argues, by offering the Jews a...
Gesù è un contemporaneo, un mio coetaneo, un fratello di latte. Gesù di Nazareth è di tutti.