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Changing realities, global power shifts, and societal upheavals are resulting in new tasks and challenges for Foreign Cultural and Educational Policy. In an age of globalisation, digitisation, and growing nationalism, there is a particular need to inquire into the notion of responsibility and available spaces of action: How can strategies and networks for successful international and intercultural cooperation be drawn up, and what role do civil society actors play?
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Quanti chilometri hanno percorso barbatelle e talee di vitigni italiani al seguito dei migranti? Attraverso le immagini della vite che emigra viene raccontato un pezzo della preziosa storia italiana che ha per protagonisti uomini, donne, anziani e bambini che da semplici contadini si sono trasformati dapprima in esploratori e poi in colonizzatori agricoli. Sperimentando innesti e varietà di vitigni, tecniche tradizionali e innovative, orientamenti astronomici e topografici gli italiani migranti hanno trovato e messo a frutto in varie parti del mondo quei terroir dove è stato possibile realizzare vini specifici immediatamente riconducibili al sapore di “casa” e all’identità nazionale...
Importanti studi scientifici ipotizzano che il desiderio di viaggiare e di fare esperienze nuove risieda in un gene del Dna, il Drd4-7R. Ma non è necessario appellarsi a un fattore genetico per comprendere come la mobilità, l’esigenza di viaggiare sia un profondo bisogno di tutti. Lo abbiamo riscontrato durante i lock-down: improvvisamente ci siamo riscoperti runner incalliti, bisognosi di spazi aperti, amanti della natura, sostenitori dell’ambiente, ecologisti oltremisura. La verità è che noi, popolo vocato alla migrazione, non siamo mai riusciti a stare immobili: chi ha potuto non si è fermato, oppure è ritornato, o ancora è in attesa di andare come un velocista sulla linea di p...
Il Mediterraneo è un hot-spot climatico nel quale le criticità già evidenti su scala globale addirittura si rafforzano. E faranno molto male. L’Italia sarà, dunque, la prima vittima: dobbiamo attenderci una maggiore frequenza e intensità di eventi estremi, che poi determineranno inondazioni, con conseguenti danni alle infrastrutture, agli insediamenti urbani, agli ecosistemi e con il rischio aumentato di perdita di vite umane. L’innalzamento marino e l’aumentata frequenza di mareggiate causeranno l’inondazione di aree costiere, che comporteranno danni molto elevati per le persone e gli ecosistemi, anche per la crescente esposizione delle popolazioni che vivono in prossimità del...