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"The Project of Autonomy radically rediscusses the concept of autonomy in politics and architecture by tracing a concise and polemical argument about its history in Italy in the 1960's and early 1970's. Architect and educator Pier Vittorio Aureli analyzes the position of the Operaism movement, formed by a group of intellectuals that produced a powerful and rigorous critique of capitalism and its intersections with two of the most radical architectural-urban theories of the day: Aldo Rossi's redefinition of the architecture of the city and Archizoom's No-stop City. Readers are introduced to major figures like Mario Tronti and Raniero Panzieri who have previously been little known in the English-speaking world, especially in an architectural context, and to the political motivations behind the theories of Rossi and Archizoom. The book draws on significant new source material, including recent interviews by the author and untranslated documents."--PUBLISHER'S WEBSITE.
Il libro racconta il dialogo riannodatosi tra un padre e una figlia che si è tolta la vita all’età di 22 anni, ma che ha deciso di aiutare i propri familiari a superare il dolore indicibile per la sua dipartita. Una trascrizione fedele di fatti e parole che testimonia che la «morte» è solo apparenza, perché la vita continua in un’altra dimensione con la medesima intensità e i medesimi affetti. La storia di questa comunicazione tra padre e figlia è un inno alla vita, che deve continuare, un messaggio di speranza e di fede per chiunque abbia bisogno di ridare un senso alla propria esistenza, nella disperazione di aver perso una persona cara, specialmente un figlio.
Maneri, in questo suo secondo libro, prosegue quel dialogo con l'altra dimensione iniziato alcuni anni fa, dopo la prematura scomparsa della figlia, nell'intento di aiutare quelle persone che, pur rassicurate sul fatto che la vita continui in una forma diversa dopo ciò che definiamo morte, sono alla ricerca di risposte che possano in qualche modo restituire un senso alla loro esistenza. Sulla base di una totale e sincera fiducia nella limpidezza di cuore dei tramiti scelti per comunicare con l'Oltre, l'Autore ha semplicemente rivolto domande comuni a tanti genitori che hanno perso i propri figli, ponendosi all'ascolto di ciò che Maestri o anime particolarmente elevate avrebbero voluto risp...
“Molte sono le parole che hai portato e che, come un sentiero di stelle, si accendono e si spengono costantemente: riuscirai a far comprendere, per chi vuole comprendere, che i legami non si possono spezzare e, come esistevano prima, continueranno ad esistere anche dopo. Annullerai il concetto del tempo”. Dopo Ciao papi..., primi “contatti” tra un padre e sua figlia che si era tolta la vita pochi mesi prima, e Scintille di vita, un libro nato nell’intento di dare risposte ai tanti “perché” che affollano la mente di chi resta, anche se convinto che la vita continui dopo la morte, l’Autore ha voluto con questa nuova opera, accompagnare il lettore lungo il proprio cammino di rinascita e trasformazione del dolore in amore verso gli altri. Un viaggio alla ricerca di se stesso, che si snoda delicatamente tra il mondo sottile e quello terreno senza soluzione di continuità; un diario che ha un unico filo conduttore, pur raccontando esperienze che si sono verificate nel corso degli anni; una testimonianza di come sia possibile arrivare alla consapevolezza di sentire ancora vivo accanto a sé, chi se ne è andato.
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