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The end of the cold war and the fall of the Soviet empire have had major consequences for Italian politics. Leonard Weinberg explores some of those consequences, focusing on the transformation of the Italian Communist party from a Leninist to a democratic party. He also discusses the relationship between the end of communism and the unfolding of the entire Italian system.The Transformation of Italian Communism has two objectives. First, it calls the reader's attention to the role of international developments, an important but largely overlooked area involved in the study of European party politics. Traditional texts in this area emphasize domestic factors, but Weinberg focuses on the influe...
Religious pluralism is increasing due to progressively more culturally interactive societies and an escalating exchange of migrants. Nevertheless, as this book shows, the situation in Italy is characterized by several distinct features. Statistically, the level of religiosity is noticeably higher than in other European countries, and the majority of the population declares itself Catholic. Within the Catholic world, however, there are distinct differences in the ways and forms of believing, ranging from the convinced and active faithful to the 'occasional' believer, or the development of new forms of 'Catholic.' Catholic sentiment endures although many believers may not agree with the ethica...
Russo Bullaro's collection focuses on Benigni's Oscar winning La vita e bella/Life is Beautiful, a film which has set off continuous and often bitter debate about Holocaust representation and historical consciousness. The topics covered in Russo Bullaro's collection offer insights from critics around the world in a forum for the consideration of the wider issues that Benigni's films provoke.
Countless studies have assessed the dramatic reforms of Mikhail Gorbachev, but their analysis of the impact on European communism has focused overwhelmingly on the Soviet Union and Eastern bloc nations. This ambitious collection takes a much broader view, reconstructing and evaluating the historical trajectories of glasnost and perestroika on both sides of the Iron Curtain. Moving beyond domestic politics and foreign relations narrowly defined, the research gathered here constitutes a transnational survey of these reforms’ collective impact, showing how they were variably received and implemented, and how they shaped the prospects for “proletarian internationalism” in diverse political contexts.
None
Shuttling between cultural comedies and political tragedies, Lawrence Weschler's articles have throughout his long career intrigued readers with his unique insight into everything he examines, from the ordinary to the extraordinary. Uncanny Valley continues the page–turning conversation as Weschler collects the best of his narrative nonfiction from the past fifteen years. The title piece surveys the hapless efforts of digital animators to fashion a credible human face, the endlessly elusive gold standard of the profession. Other highlights include profiles of novelist Mark Salzman, as he wrestles with a hilariously harrowing bout of writer's block; the legendary film and sound editor Walte...
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastan...
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastan...