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Milan, since the period after World War II, has developed its own specific interpretation of modern architecture: a Milanese path to architectural Modernity. In model suburban developments like QT8 (a proving ground for the best solutions formulated by international architectural culture in the 1920s and 1930s), but also in original buildings in the center, like the Torre Velasca and the Pirelli skyscraper, Milan has become a true outdoor museum of modern architecture. The names of the leading figures of this period are Gio Ponti, Piero Bottoni, Ernesto Nathan Rogers, Lodovico Belgiojoso, Ignazio Gardella, Luigi Moretti, Luigi Caccia Dominioni, Vico Magistretti; as well as Vittorio Gregotti,...
Unlike the many magazines that revolve around the architectural world, Ardeth concerns neither with outcomes (architecture) nor with the authors (architects). Ardeth concerns instead with their operational work, i.e. projects. The shift from subjects (their good intentions, as taught in Universities and reclaimed in the profession) to objects (the products of design, at work within the social system that contains them) engenders an analytical and falsifiable elaboration of the complex mechanisms that an open practice such as design involves. Through a process of disciplinary redefinition, Ardeth explores the falsifiability of design hypotheses as the object that allows the project to scientifically confront errors and approximations.
Safe and accessible walking environments are crucial for sustainable urban mobility. However, traditional walkability assessments often overlook how user characteristics, particularly gender, influence perceptions of safety. The STEP UP project, awarded by Fondazione Cariplo (Grant No. 2022-1643), addressed this gap by investigating how women in Milan experience nighttime walkability. Women often navigate cities differently than men due to concerns about safety. Fear of violence or harassment can lead to precautionary behaviors like avoiding certain areas or using alternative modes of transport at night. These safety concerns significantly impact women's mobility and limit their access to essential services and social interactions. The STEP UP project employed a multimodal approach to understand the factors influencing women's perceptions of safety while walking in Milan at night.
In the last fifteen years we witnessed a new ethnographic wave of studies that focused on practising architecture. This body of research aimed at grasping the socio-material dimension of architectural practice. They all relied on the assumption that architecture is collective but it is shared with a variety of nonhumans. These "new ethnographies" generated "thick descriptions" of the knowledge practices of different participants in design. This issue of "Ardeth" collects contributions that will address the ecology of contemporary architectural practice, scrutinizing it as involving actors with variable ontology, scale and politics; exploring empirically different formats of design and reflecting on the importance of ethnography for understanding contemporary architectural practices.
MCM - Milano Capital of the Modern, edited by Lorenzo Degli Esposti, is made up of texts and images from over 300 contributors from Europe and the US, across three generations, involved in the activities of the Padiglione Architettura in EXPO Belle Arti of Vittorio Sgarbi, a programme by the Regione Lombardia hosted in the Grattacielo Pirelli during the EXPO 2015. They investigate the relationships between modern architecture, the city of Milan (Razionalismo, reconstruction, Tendenza, Radical Design, up to current research) and the city in general, between single and specific works and the large scale of the urban territory, in the contradictions between architecture autonomy and its dependence on specific place and historical time. The idea of MCM is that each capital of the Modern brings an original version of modernity in architecture: in the specific Milanese case, this kind of Modern is characterized by the simultaneous presence of abstract, systematic and syntactic features and an ontological conception of both buildings and architectural and urban voids.
Dopo il successo della prima edizione, la Guida alla Architettura di Milano, ritorna in una nuova edizione che include alcuni edifici costruiti in occasione di EXPO ed esempi recenti di architetture milanesi. La guida seleziona edifici e complessi architettonici (dagli anni Cinquanta ad oggi) presenti sia nel comune di Milano che nel suo hinterland, per permettere di affrontare nella loro complessità una serie di questioni centrali (abitazione, scuola, sistema bibliotecario, centri direzionali e polifunzionali, recupero delle aree industriali dismesse, ecosostenibilità, opere infrastrutturali, impianti sportivi e fieristici) con cui, nel corso degli ultimi sessant'anni, si sono confrontati...
Nelle città di tutto il mondo stanno cambiando gli abitanti, i loro desideri e le loro priorità: la casa, lo spazio pubblico, il modello di sostenibilità ambientale, il modo di lavorare. In Europa, come negli Stati Uniti, esiste una visione più o meno condivisa del modo in cui rendere le città più sostenibili, più giuste, più belle. Ed è una visione che si confronta con tante difficoltà, con le abitudini e i conservatorismi non solo della politica e dell’impresa, ma anche dei singoli cittadini: rompere gli equilibri è faticoso. Pierfrancesco Maran, assessore del Comune di Milano alla Mobilità, all’Urbanistica e ora alla Casa, racconta la sua esperienza sul campo in queste pagine che affrontano le sfide e i nodi della trasformazione di una metropoli moderna, tra nuova identità e riscoperta delle tradizioni, all’insegna dell’innovazione nella progettazione del verde, dell’edilizia, della qualità dell’aria, del turismo e dei grandi eventi, della valorizzazione delle periferie e dell’economia della conoscenza. Una riflessione concreta di grande attualità sull’oggi e sul domani dei luoghi del cambiamento attraverso cui passa il futuro del Paese.
Spostarsi con le proprie gambe, senza consumare altro che la propria energia. Assaporare un passo più lento, accorgersi degli alberi, dei negozi, delle persone che incontriamo lungo il tragitto. Arrivare al lavoro svegli e pronti ad affrontare la giornata. Ma anche godersi il silenzio di un sentiero tra i campi, sfogare le emozioni spingendo sui pedali, o sapere che si potrà arrivare direttamente davanti al cinema senza preoccuparsi del parcheggio: sono tante le felicità possibili se si sceglie di vivere una vita a due ruote. In sella a una bicicletta si esplora, si fa amicizia, ci si innamora, si tengono allenati il corpo e la mente, si impara l'empatia e si scoprono i migliori bar in cu...
La città è da millenni la matrice del progresso dell’umanità, ma è anche luogo delle contraddizioni di uno sviluppo senza progresso. E oggi è chiamata ad essere il progetto di futuro per la specie umana in evoluzione dall’Homo sapiens all’Homo urbanus. Il libro affronta l’Antropocene, l’era, iniziata con la rivoluzione industriale, in cui gli esseri umani sono diventati una specie dominante con un’enorme capacità trasformativa in maniera estrattiva e predatoria nei confronti della natura, comportandosi come specie imperfetta ma arrogante nel nascondere la fragilità dentro sistemi urbani troppo minerali, ecologicamente insostenibili e generatori di diseguaglianze. Abbiamo c...